E Johnny prese il fucile, in scena al Teatro Litta fino al 5 novembre

Recensione “prima” del 31 Ottobre 2017.

Con, E  Jonny prese il fucile, debuttato al Teatro Litta di Milano lo scorso 31 ottobre, il teatro incontra la radio, i gesti e le parole che fondono con la musica.

Un opera tratta dal romanzo di Dalton Trumbo, adattamento e regia Sergio Ferrentino, con Sax Nicosia, Alessandro Castellucci, Deborah Morese, musiche originali Gianluigi Carlonea.

Joe Bonham è un giovane soldato americano partito per il fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Nell’ultimo giorno del conflitto viene colpito da una cannonata e scampa alla morte grazie ad un prodigioso intervento chirurgico. A causa dell’esplosione perde parte della faccia e con essa l’udito, l’olfatto, la vista e la parola e gli vengono amputate entrambe le braccia e le gambe. Quello che resta di lui è “un ammasso di carne pensante”, un troncone umano senza possibilità di interagire con il mondo esterno.

E, Jonny prese il fucile è, dunque  il  dramma di un giovane che in guerra si ritrova così:

Senza vista né olfatto. Senza braccia. Senza gambe. Senza più nulla !!

Si trova in un connubio, un  corpo vivo e  la morte , cosa resta al soldato Johnny per credere di essere ancora vivo? La voce interiore della coscienza e le sensazioni che prova sulla pelle quando altri esseri lo toccano.

Fonderia Mercury  coinvolge  il pubblico nell’universo di Johnny fatto di angoscia e isolamento, la scelta  è  stata quella di rappresentare la storia tragica di uno dei tanti giovani vittime dei massacri della prima guerra mondiale, narrata nel romanzo del celebre sceneggiatore holliwoodiano , Dalton Trumbo, come un audiodramma che gli spettatori ascoltano in tempo reale attraverso l’ausilio di apposite radiocuffie.

Del palcoscenico ciò che rimane da guardare sul palco sono solo i movimenti dei tre interpreti (bravissimi )  Sax Nicosia, Alessandro Castellucci e Deborah Morese che, seguendo le tradizionali procedure di registrazione di un radiodramma, accompagnano il pubblico nell’universo solipsistico del protagonista al quale non resta più altro che il dialogo con sé stesso, la forza dei ricordi e un enorme desiderio di comunicare col mondo circostante.

Ascoltare un audiodramma in teatro, potrebbe sembrare impossibile, anche perché il  teatro dovrebbe essere il luogo ideale, dove il legame tra attore e spettatore risulti mai  mediato da alcunché di diverso che dal “corpo” di entrambi.

Nel caso di E Johnny prese il fucile, tuttavia, la scelta di appoggiarsi al medium tecnologico, è stata vincente, si è riusciti ad avvicinare lo spettatore alla dimensione percettiva di Johnny, separato dal mondo esterno da un muro apparentemente invalicabile della sua compromissione sensoriale.

Un lavoro che merita di essere definito “meraviglioso”, soprattutto nella conclusione, quando   un insperato spiraglio di luce si apre per il protagonista, che grazie alla sua determinazione ristabilirà un contatto con gli altri, per arrivare però a scoprire che il solo vero e più grande muro è quello dell’indifferenza….

Gli applausi finali sono stati caldi , numerosi e ripetuti fino a quando  gli spettatori sono usciti  dalla sala colpiti da tanto dolore ma anche poi un po’ sollevati con il  pensiero che poi Jonny ha trovato finalmente un modo per comunicare con il mondo esterno …!

Lo spettacolo è in scena a dal 31 ottobre al 5 novembre ed abbraccia idealmente le celebrazioni del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Trama:
E Johnny prese il fucile è incentrato sul flusso di coscienza di un giovane soldato americano durante la Prima Guerra Mondiale, con contenuti, dal punto di vista teatrale per un dolorosissimo monologo, ma, che da un punto di vista radiofonico mette in campo suoni ed effetti che solo l’ascolto in cuffia rende possibili.

Ricordare, e raccontare, il dramma della guerra.

In modo unico e di forte impatto emotivo.

Il monologo è amplificato nella sua potenza dall’impiego di un microfono binaurale, che porta all’ascolto del pubblico ogni respiro e pensiero del protagonista Joe Bonham, in sala ogni spettatore viene dotato di radio cuffia attraverso cui ascoltare voci, suoni e rumori prodotti sul palco.

La combinazione di questi due strumenti crea una vera e propria immagine acustica.

Nel conflitto, Joe viene colpito da una granata.

Ridotto in un tronco umano, continua a “vivere”: pensa e questo dà vita alla sua storia. Ore, giorni, anni, scanditi dal battito del cuore, dal pulsare del cervello, dal sibilo del respiro, dal rimbombo dei passi di medici e infermieri.

Dopo anni di isolamento psico-fisico, Joe riesce a comunicare con il mondo esterno e a ricevere risposta.

Joe è ancora in battaglia e dalla trincea grida il suo SOS di vita.

Sergio Ferrentino.
Autore e conduttore radiofonico, tra il 1981 e il 1996 crea e dirige programmi per Radio Popolare, tra cui “BorderLine” e “Bar Sport”. Nel 1997 il suo passaggio in Rai, dove condurrà “Caterpillar” e “Catersport”. All’attività di conduttore affianca quella di scrittore e drammaturgo. Da 15 anni collabora con la Rete Due di RSI, la Radio Svizzera Italiana, con cui ha condotto sperimentazioni e realizzato diverse produzioni tra cui Svergognando la morte e Ascolta! Parla Leningrado… Leningrado suona (dei quali e stata tratta una versione teatrale) e i radiodrammi di Beckett Radio I e Radio II. Ha insegnato teorie e tecniche di linguaggio e drammaturgia radiofonica presso la Scuola Holden di Torino, lo IULM di Milano e altri atenei. Nel 2011 fonda Fonderia Mercury.

Fonderia Mercury.
Fondata nel febbraio 2011 da Sergio Ferrentino, Fonderia Mercury è un luogo di fusione e contaminazione di linguaggi, dove radiofonia, teatro, letteratura e web si incontrano per narrare nuove storie. Nel febbraio 2012 Fonderia coinvolge autori come Lucarelli, Carlotto, Dazieri, Bajani, Bucciarelli e Corrias e produce “AutoreVole: audiodrammi in teatro”: il progetto coniuga la drammaturgia radiofonica, il teatro e il web. Feltrinelli e Salani sono partner editoriali, distribuendo rispettivamente la collana cartacea ed ebook e quella in cd audio. Nel 2014, E Johnny prese il fucile debutta come radiodramma sulla Rete Due di RSI (la Radio Televisione Svizzera) e nella sua versione teatrale al Festival della Letteratura di Mantova. Nel 2016 Fonderia, in coproduzione con Audible, realizza Olimpicamente, serie di audiostorie olimpiche trasmessa da RSI. L’adattamento teatrale di Olimpicamente ha debuttato nel giugno del 2016. La collaborazione tra Fonderia Mercury, RSI e Audible prosegue con la produzione della prima web serie audio italiana, Lovers Hotel, scritta da Massimo Carlotto e Piergiorgio Pulixi e di Igiene dell’assassino (2017), dal romanzo di Amelie Nothomb; entrambe le produzioni sono adattate e dirette da Sergio Ferrentino.

 

INFORMAZIONI
Dal 31 ottobre al 5 novembre / MTM Teatro Litta

Fonderia Mercury

E JOHNNY PRESE IL FUCILE tratto dal romanzo di Dalton Trumbo
adattamento e regia Sergio Ferrentino
con Sax Nicosia, Alessandro Castellucci, Deborah Morese
musiche originali Gianluigi Carlone
durata 1 ora e 15 minuti

MTM Teatro Litta
Corso Magenta, 24 da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16.30 Biglietti: Intero 24€ – Under26 e convenzioni 16€ – Over65 12€ – Under12 10€ Abbonamento: 6MTMconTE – UNIconTE – MTMdono

BIGLIETTERIA MTM
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00
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