Un fantastico viaggio nelle terre del Salento, tra ulivi, viti, mare e storia

La stagione estiva è finita, ma non finisce la voglia di viaggiare e se la meta è il Salento in Puglia, lì è poesia tuto l’anno. Soggiornare in quelle località anche in questa stagione è una cosa più che piacevole e tutto è reso più facile dalle offerte turistiche vantaggiose che non vi lascia altro che l’imbarazzo della scellta. Vi suggeriamo qualche percorso che vi incanterà e vi farà restare pienamente soddisfatti.

Il nostro viaggio parte dai vigneti del Salice Salentino doc, a Salice Salentino, a Nord di Lecce e distante appena venti chilometri dall’aeroporto di Brindisi. Un’immensa distesa di vigneti tra ulivi e fichi d’india si adagia per tutte le campagne. Principe è il negro amaro, vitigno a bacca nera il cui nome deriva dal termine greco (maros) e dal latino niger e vuol dire due volte nero, che dà vita a vini ad alta gradazione alcolica e di grande spessore.


Ci lasciamo tentare da una serie di soste golose. Partiamo dalla storica cantina Leone De Castris, la più antica di Puglia: affonda le sue radici nel XVII secolo, quando il suo antenato, il conte spagnolo Oronzo, Arcangelo Maria dei Conti di Lemos vende le sue proprietà in Spagna e reinveste il denaro per acquistare terreni a Salice. Ma è a cavallo tra il XIX e il XX secolo che nasce l’azienda moderna con Piero e Lisetta de Castris che nel 1925 imbottigliano il primo vino e nel ’43 producono il primo rosato d’Italia, il Five Roses ideato per fornire buon vino alle truppe americane. Nel ’54 l’azienda dà vita al primo vino Salice Salentino doc e Salvatore De Castris si batte e ottiene il riconoscimento del Salice Salentino doc, la prima doc del Salento, divenuta la più famosa al mondo, nata da negroamaro e malvasia nera di Lecce.


Oggi l’azienda, guidata da Piernicola De Castris produce pregati vini, esportati e conosciuti in tutto il mondo e intorno al Five Roses è nato addirittura un Club di appassionati ed estimatori!

Da non perdere una visita al Museo del Vino “Piero e Salvatore De Castris”, dove è possibile prenotarsi anche per le degustazioni.

E per vivere a tutto tondo l’esperienza vino&terroir, l’ideale è soggiornare nel Wine Hotel Donna Lisa, che sorge accanto alla cantina: camere ampie ed eleganti, piscina e raffinato ristorante gourmet à la carte: Ristorante Milo, con ampia sala adatta anche a cerimonie.

Il nostro tour fa ora tappa nella Cantina cooperativa Salice Salentino, che, nata nel ’60, raggruppa ben 900 soci e produce l’ottimo vino rosso, rosato e bianco Terre Neure oltre che gli spumanti. Esporta in Europa, ma cresce di giorno in giorno la vendita al dettaglio nel Salento e nel resto d’Italia.

E’ giovane e promette bene l’azienda agricola cantina dei fratelli Casilli, presente sui mercati con le etichette Igt Gioia e Feudo Pezza. L’azienda, condotta dai fratelli Salvatore, Giovanni e Daniele si distingue anche per la produzione di prodotti tipici come legumi, fave, pomodori essiccati. In particolare ha ricevuto il Premio Oscar 2017 della Coldiretti e Giovani Imprese perché ha inventato una tecnica innovativa per l’essiccazione degli ortaggi, che vengono essiccati con vento caldo e non all’aria aperta o nei forni! Premio Oscar anche nel 2015 per l’invenzione del Parco Salento in miniatura che incontreremo più avanti.


Si ispira a un famoso personaggio della letteratura classica francese l’etichetta di vini rosso e rosato dell’Azienda Mogavero. Ecco Pantagruel, un Salice Salentino doc rosso e rosato, che fa bella mostra di sé accanto all’etichetta di alta gamma Nero Vero. L’azienda è giovane e in forte espansione, dopo aver ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in tutta Italia.

Ma guai a lasciare Salice Salentino senza aver prima visitato il suo centro storico, la chiesa madre che si affaccia sull’ariosa piazza e il convento, destinato a divenire un centro culturale-biblioteca.

Una tappa è d’obbligo nel parco “Salento in miniatura”, dove è possibile vedere una riproduzione della penisola salentina. Tra 1500 bonsai: fichi d’india, ulivi e alberelli della macchia mediterranea, spiccano le riproduzioni dei monumenti più celebri: la Basilica di Santa Croce di Lecce, il castello di Copertino, il faro dell’isola Sant’Andrea a Gallipoli, il faro della Palascia a Otranto, le luminarie della Festa delle luci più grande al mondo, a Scorrano in onore di Santa Domenica.

Molto ricercato per i matrimoni italiani e internazionali è infine Castello Monaci, un castello alla periferia di Salice, circondato da giardini e vigneti, dove quasi ogni giorno vengono organizzati matrimoni e grandi eventi. Qui è possibile celebrare il rito civile nella stessa location e ospitare gli invitati nell’agriturismo B&B di chàrme Le Scuderie, ricavato, come dice il nome stesso, dalle scuderie del castello, grazie ad un restauro elegante e raffinato.

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IL SALENTO E IL SUO MARE
Il mare verde dei vigneti sconfina nell’azzurro mare e si intreccia con il bosco degli ulivi secolari. Le spiagge e la trasparenza del mare hanno reso il Salento famoso al mondo. Imperdibile una tappa nelle Marine di Melendugno: cinque morbide e bianche spiagge si susseguono, intervallate dalla scogliera, ora bassa, ora a picco sul mare, nelle località di Torre Specchia Ruggeri, San Foca, Roca, Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea.

All’ombra della Torre di Guardia, Torre Specchia Ruggeri si caratterizza per le sue calette. San Foca offre ampie spiagge che vanno da San Basilio fino alle Fontanelle fino a Li Marangi. Ha inoltre un porto turistico che ospita fino a 500 imbarcazioni.

Roca è divenuta famosa perché ospita la Grotta della Poesia, definita dai lettori e dai giornalisti tra le dieci piscine naturali più belle al mondo. E’ anche un importante sito archeologico sul mare abitato dall’età del bronzo fino all’alto Medioevo dove si conducono interessanti campagne di scavo. Roca era la Micene del Salento, un importante approdo proteso sul Mediterraneo.


Infine la baia di Torre dell’Orso incanta per la sua ampia pineta, una chioma verde adagiata sulle dune. Vista mozzafiato sui faraglioni di Sant’Andrea, chiamati dai locali lu Pepe a forma di arco e lo Stivale a forma di Italia. Nella piccola baia ecco uno scoglio a forma di Sfinge che richiama la curiosità di tantissimi turisti.

Le spiagge sono precedute da un’immenso bosco: gli ulivi! Melendugno detiene il 4 per cento della produzione di olio extravergine di oliva in tutta la Regione Puglia. Qui si produce ottimo olio extravergine di oliva! Spenti i riflettori sulle spiagge affollate, l’autunno inverno è la stagione ideale per coccolarsi tra i profumi e i colori dei vigneti, l’olio, il vino e l’azzurro mare del Salento. Vino, olio, mare e piccoli borghi sono i quattro pilastri sui quali si fonda la bellezza del Salento, una meta molto amata dagli italiani, ma che inizia ad essere molto apprezzata anche dagli stranieri.