Campagna ‘cardio protetti’: il Municipio 9 ha ora un defibrillatore per il primo soccorso

È stato posato oggi il defibrillatore salvavita di ultima generazione donato al Municipio 9 dall’associazione “In campo con il Cuore”, che già aveva fatto lo stesso per gli altri otto municipi.

Alla cerimonia, che chiude le iniziative della Settimana europea per la rianimazione cardiopolmonare, hanno partecipato il Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè, il Presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri, il direttore di AREU118 Niguarda Giovanni Sesana e i vertici di “In Campo con il Cuore”.

Il defibrillatore è stato posizionato all’ingresso della direzione del Municipio, accompagnato da una grafica in italiano e in inglese che illustra le fasi di manovra del soccorso cardiopolmonare.

Tutti i municipi di Milano sono ora “cardio protetti”: un passo in avanti nella campagna di sensibilizzazione sull’importanza del primo soccorso e della diffusione dei defibrillatori in tutti i luoghi di grande flusso.

“Grazie a questa campagna – commenta il Presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolé – Milano sta diventando una città più sensibile, informata e preparata al primo soccorso, la cui precocità di intervento è decisiva per salvare la vita a chi ha un malore dovuto a problemi cardiovascolari. In questo senso è molto importante anche la formazione dei dipendenti comunali che lavorano nei municipi e negli uffici dotati di defibrillatori. Sono convinto che questa iniziativa stia rendendo un grande servizio a nostri concittadini”.

“Ad oggi sono stati donati alla Città e posati oltre 20 defibrillatori tra cui il recente totem telecontrollato 24 ore al giorno al Parco Sempione – afferma il Presidente dell’Associazione In campo con il Cuore, Gianfranco Fasan – Siamo orgogliosi con oggi di aver cardio protetto tutti i municipi di Milano che costituiscono il primo elemento territoriale di partecipazione del cittadino con l’auspicio che  possa sentirsi coinvolto in una presa di coscienza e di solidarietà e che salvare una vita si può”