‘L’inquilino’ e la realtà introspettiva in scena al Teatro Litta di Milano

Dalla trasposizione teatrale del romanzo de “L’inquilino del terzo piano” di Roland Topor, nasce “L’inquilino”, spettacolo prodotto dall’associazione LAB121 per la regia di Claudio Autelli, in scena al Teatro Litta.

L’inquilino mette in scena, anche attraverso l’abile scelta delle luci e ombre, l’introspezione umana. Il suo protagonista, il Signor Trelkovsky, si trova ad affrontare l’annoso problema della convivenza tra inquilini. Varcando la soglia del suo nuovo appartamento, su cui incombe l’ombra pesante  e ritorta del padrone di casa, il signor Zy, il Signore Trelkovsky si confronta e si scontra con le rigide regole del condominio.

Un vortice fatto di paure, incubi e paranoie porterà Trelkosvsky a mettersi in guardia dalle persone che lo circondano. Complice la sfera estenuante e occlusa del suo appartamento, il protagonista si convince di una presunta congiura, ai suoi danni, perpetuata dai suoi vicini. La realtà si unisce al surreale, la fragilità della mente umana cede alla paura e alla debolezza. Vicini reali e surreali, uomini diventati bestie, camerieri e amanti si unisco, almeno nella sua mente, nell’impresa di trasformare Trelkosvsky nella povera signorina Chloude, precedente inquilina dell’appartamento, morta suicida.  Un gioco di specchi di coscienza e incoscienza renderà il protagonista lucido e pazzo, malato e realista, paranoico e abile giocatore. La linea sottile tra il reale e l’immaginario, tipico della mente umana, rende lo spettacolo vivo, conducendo lo spettatore ad un epilogo inaspettato.

L’inquilino riesce a teatralizzare la realtà, spesso minata da vicissitudini e figure, con l’obiettivo di livellare la diversità, opprimendo la ribellione e creando un fantastico ossimoro di emozioni. La personalità dell’essere viene minata dall’impersonalità del voler essere, adeguandosi alle esigenze altrui portandolo ad una metamorfosi interiore. Una lotta tra il volere e il dovere, tipico cerchio interiore che attraversa qualsiasi generazione e epoca che rende ed esalta  l’Inquilino a classico contemporaneo e storico, allo stesso tempo. Un brillante spettacolo che rende omaggio alla psiche umana, edificatrice di castelli mentali, trasfigurazioni della realtà. L’inquilino lascia e  dona interrogativi introspettivi sull’essere e sull’apparire.

INFORMAZIONI
MTM Teatro Litta corso Magenta, 24
Dal 24 al 29 ottobre
da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30 Biglietti: Intero 24€ – Under26 e convenzioni 16€ – Over65 12€ – Under12 10€ Abbonamento: 6MTMconTE – UNIconTE – MTMdono

BIGLIETTERIA MTM
02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00