Fonicap: un convegno nazionale a Verona per combattere e vincere il tumore al polmone

Ogni anno, in Italia, 41mila persone si ammalano di tumore al polmone. 33mila muoiono. Solo il 14 per cento degli uomini e il 18 per cento delle donne possono sperare di sopravvivere alla malattia nei cinque anni successivi! Il 40 per cento dei pazienti non ha accesso alle cure  e alle buone pratiche di ultima generazione!

Per contrastare questi dati allarmanti Fonicap, la Forza operativa nazionale interdisciplinare contro il tumore al polmone, presieduta dal dottor Antonio Santo (www.fonicap.it) ha invitato per il primo dicembre alle 17.00 nell’Auditorium Domus Mercatorum della  Camera di Commercio di Verona i Presidenti delle principali Società scientifiche oncopneumologiche, del Tribunale del Malato e della Lega Italiana per la lotta ai tumori,  con l’obiettivo di siglare un protocollo di intesa che li porti a collaborare  all’insegna della multidisciplinarietà e a individuare o favorire la nascita di più Unità Funzionali o Strutturali multidisciplinari di Oncopneumologia  (assimilabili ai GIOF) in ogni regione d’Italia in base a precisi criteri epidemiologici di incidenza delle neoplasie toraco-polmonari. Invitata, con una lettera aperta, anche la Ministra alla Salute, Beatrice Lorenzin.

L’evento sarà il momento più importante del XIII Convegno nazionale Fonicap che inizierà giovedì, 30 novembre, alle 14.00, e si concluderà sabato 2 dicembre nel tardo pomeriggio. Una tre giorni di dibattiti e relazion  i sulle più interessanti novità in merito alla diagnosi e cura dell’oncologia polmonare. Previsto anche un PREMIO per i tre migliori contributi scientifici in Oncopneumologia di giovani ricercatori sotto i 40 anni.

“Meglio essere co-protagonisti di una grande vittoria, piuttosto che i protagonisti  unici di una grande sconfitta”, esordisce il presidente di Fonicap, Antonio Santo.

“Poiché la ministra Lorenzin oltre un anno fa ha invitato le varie Società scientifiche a presentare progetti o idee innovative, noi siamo scesi in campo con una proposta molto concreta: creare l’Alleanza italiana contro le neoplasie toraco polmonari che veda insieme tutte le maggiori associazioni medico scientifiche italiane nel principale interesse del paziente, il quale ha diritto ad avere cure gratuite e agli stessi standard di eccellenza, in ogni parte d’Italia. Vogliamo sottoporre ai Presidenti delle società la firma di un protocollo di intesa e condividere con le loro Società Scientifiche la piattaforma FONICAP (migliorandola o modificandola dove riterranno opportuno) già diffusa in tutta Italia attraverso i Giof, i Gruppi interdisciplinari oncopneumologici Fonicap (dove vengono già garantiti ai malati, che vi si rivolgono, l’impiego di farmaci di ultima generazione e le buone pratiche nel diagnosticare, curare al meglio  il tumore al polmone).

Sul sito Fonicap (www.fonicap.it) è disponibile la mappa di tutti i centri GIOF sparsi in Italia.

Invitati i presidenti di AIMN, l’Associazione italiana di medicina nucleare e di imaging molecolare, AIPO, Associazione Italiana pneuomologi ospedalieri, AIRO, Associazione italiana di radioterapia oncologica, SIAPEC IAP, Società italiana anatomia patologica e citologia, SICT, Società italiana chirurgia toracica, SIRM, Società italiana radiologia medica, AIOM, Associazione italiana di oncologia medica. Hanno assicurato la propria presenza il presidente del Tribunale del Malato dottor Aceti e il presidente della Lilt, Lega Italiana Lotta ai tumori, dottor Schittulli.

L’analisi del dottor Santo è serrata: “Il 60% dei pazienti con Tumore polmonare sul territorio nazionale non viene trattato in centri specialistici adeguati, dotati della necessaria expertise, spesso manca un approccio multidisciplinare e, di conseguenza, i pazienti non ricevono i migliori trattamenti possibili”.

“Nonostante il notevole miglioramento delle tecniche chirurgiche/anestesiologiche, delle nuove tecniche radioterapiche sempre  più efficaci e soprattutto dei nuovi farmaci oncologici (chemioterapici di ultima generazione/ Target therapy/ immunoterapia) LA SOPRAVVIVENZA a cinque anni dei pazienti con cancro al polmone è solo modestamente aumentata dal 12 al 14 per cento negli uomini e dal 14 al 18 per cento nelle donne!”

“A questo punto diventa prioritario, per migliorare decisamente le curve di sopravvivenza con le nuove armi a disposizione, indirizzare la maggioranza dei pazienti in centri di riferimento adeguati per expertise e per la disponibilità dei migliori trattamenti integrati attualmente disponibili”

“In pratica sarebbe necessario istituzionalizzare Lung Unit strutturali o anche funzionali (in un primo tempo) su tutto il territorio nazionale, pianificate in base ai dati epidemiologici di incidenza delle neoplasie polmonari nelle varie regioni, sulla scia di quanto avvenuto con le Breast Unit … (per ottimizzare la diagnosi/terapia delle neoplasie mammarie)”.

“Il nuovo percorso”, conclude il dottor Santo, “più che a fianco va costruito in funzione del paziente.  Dati così allarmanti ci obbligano a unire le forze per diventare tutti più forti”.

 

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