Trova il tuo Mito al Mythos Festival, fino al 12 novembre al Teatro San Babila

E in corso al Teatro San Babila di Milano la seconda edizione di Mythos Festival che sarà in scena dal 6 al 12 novembre per celebrare il Mito che per tutta la programmazione sarà il protagonista assoluto.

Dopo la conversazione introduttiva con Maddalena Giovannelli e Sotera Fornaro di ieri sera lunedì 6 novembre, questa sera è staa la volta della commedia di Aristofane LE NUVOLE, diretta da Vittorio Vaccaro – produzione Coperte Strette-Teatro San Babila Milano, che sarà in scena il 7 e 8 novembre ore 20.30.

Vittorio Vaccaro

La commedia narra in chiave ironica e satirica, come nello stile del commediografo greco, dando però spazio non solo al divertimento fine a se stesso, ma ponendo in risalto il significato nascosto che diventa educativo per il pubblico di allora come quello di oggi. Si affronta così il tema del cambiamento della società, quindi di tutti gli usi e le tradizioni e della resistenza che incontriamo nell’accettare il cambiamento. Il concetto filosofico, se compreso, può diventare lo strumento per meglio dialogare, ma a quale prezzo?

Il racconto di NUVOLE inizia con un monologo di un tal Strepsiade che ha perso la pace ed il sonno per il pensiero dei debiti accumulati per un prestito, e dopo tanto pensare decide di mandare il figlio Filippide a scuola dal filosofo Socrate (nella commedia Socrate è presentato come un chiacchierone perdigiorno, che dal suo «pensatoio» a mezz’aria, in direzione delle nuvole, infonde insegnamenti corruttori ai giovani dabbene, negando gli dèi patri), perché impari a fare bei discorsi in modo da imbrogliare i creditori. Al rifiuto del figlio, pur di perseguire il suo piano è costretto egli stesso a frequentare la scuola del filosofo pensatore, ma dopo alcune peripezie, rinuncia e riesce a convincere il figlio a prendere il suo posto per imparare l’arte dell’oratoria. L’operazione riesce sin troppo bene: i creditori vengono sì cacciati via, ma l’allegria del genitore per l’effimero successo dura poco. Infatti, venuto a diverbio con il figlio per futili motivi, Strepsiade ne riceve una solenne bastonatura e una dimostrazione ineccepibile del diritto di Fidippide a picchiare il padre.

Una messa in scena molto semplice, necessaria, nulla viene nascosto allo spettatore che assiste all’artificio teatrale puro, come uno spettacolo di commedia dell’arte. I personaggi si muovono in un piccolo palco rialzato, muovendosi su delle geometrie precise creando luoghi e atmosfere, attraverso un codice espressivo codificato che accompagna lo spettatore alla risata e al contempo alla riflessione.

Aristofane vuole infatti far riflettere su come l’influenza di altri, attraverso dei discorsi che riteniamo di non conoscere, possono avere la prevalenza su quelli che possono essere i nostri pensieri. Quindi è l’arte del parlare a cambiare apparentemente il senso delle cose per farci credere anche cose che non sono. Poi ci si accorge che tutto questo ci si può ritorcere contro e avere delle conseguenze non sempre piacevoli.

L’essenza del Festival.
Mythos Festival nasce dalla necessità e dalla voglia di raccontare, attraverso il teatro, la nascita del mito, tramandare attraverso suoni, immagini ed emozioni, le origini dell’uomo. Raccontare il mito vuol dire ripercorrere la storia umana nella sua interezza, sociale e politica, significa soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o risposte a interrogativi sull’esistenza e sul cosmo, arrivati fino al tempo presente. Vuol dire, anche e soprattutto, indagare quelle zone nascoste dell’uomo che si rivelano quando è posto dinnanzi ai più antichi misteri dell’esistenza. La direzione artistica di Mythos Festival è affidata al regista e attore Vittorio Vaccaro che oltre ad avere sviluppato l’idea sulla rassegna terrà un master estivo per attori professionisti, sulla verità dell’attore e sul significato del Mito ai giorni nostri. Gli attori selezionati lavoreranno sul concetto del Caos e del vuoto, quel luogo a noi immaginario ma dove tutto nasce, dove tutto si crea.

 

Dopo NUVOLE, ecco il successivo programma:

Giovedì 9 e venerdì 10 novembre, ore 20.30: L’angelo nato da un sogno (la condizione di Pietro), spettacolo di e con Enzo Cecchi, produzione Piccolo Parallelo Cecchi-Zappalaglio (biglietto 10 euro).

Sabato 11 e domenica 12 novembre, ore 20.30: La signora del vento, spettacolo di Rocco D’Onghia, regia di Lorena Nocera, produzione Teatro Crystal-Compagnia Olive a Parte (biglietto 10 euro).

info:
TEATRO SAN BABILA Corso Venezia 2/A – Milano – Tel. 02 798010 info@teatrosanbabilamilano.it www.teatrosanbabilamilano.it biglietteria da martedì a sabato dalle ore 10 alle ore 17

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