Trainspotting: un cult del cimema arriva la Teatro i di Milano dal 21 al 26 marzo

Finalmente arriva a Milano, a Teatro i, dal 21 al 26 marzo, Trainspotting, un titolo cult, affresco di un’epoca, quella degli anni ‘90, di una generazione alla deriva tra disoccupazione, eroina e AIDS.

Trainspotting è conosciuto al grande pubblico come il film di Danny Boyle, uscito nel 1993, e interpretato da Ewan McGregor; ma Trainspotting è soprattutto un romanzo scritto da Irvine Welsh poi adattato per il teatro, che è stato poi tradotto in francese e adattato dall’autore di origine libanese Wajdi Mouawad, qui tradotto da Emanuele Aldrovandi.

La storia di Trainspotting è la storia di quattro ragazzi e una ragazza.

Mark Renton (Michele Di Giacomo), disoccupato come la maggior parte dei giovani scozzesi della sua generazione, ha trascinato nella dedizione a ogni tipo di droga i suoi amici d’infanzia: Sick Boy, un appassionato di cinema e sciupafemmine, Begbie (Marco Bellocchio), un pericoloso outsider sempre alla ricerca della rissa, Tommy (Riccardo Festa), un seguace del bodybuilding, e Alison (Valentina Cardinale) fidanzata di Sick Boy, che cerca di conciliare la sua dipendenza dalla droga con il suo ruolo di madre. Per ingannare la noia, i personaggi rubano, e si distruggono di eroina, tutti tranne Tommy, che vive un’altra forma di dipendenza.

Abbiamo deciso di realizzare questo spettacolo per mettere in scena persone che l’uomo medio non vuole vedere; perché i personaggi di questo romanzo ci costringono a farci domande sul funzionamento della nostra società. I personaggi di Trainspotting passano il tempo fuggendo le loro responsabilità: non lavorano, ricevono sussidi di disoccupazione che spendono in droghe e alcool, perché la realtà della vita non li interessa. Al di là della questione della definizione di identità, onnipresente in scena, è la questione della dipendenza. [dalle note di regia]

Teatro i
dal 21 al 26 marzo 2018
TRAINSPOTTING
di Irvine Welsh
versione di Wajdi Mouawad
traduzione di Emanuele Aldrovandi
uno spettacolo di Sandro Mabellini
con Michele Di Giacomo, Riccardo Festa, Valentina Cardinali, Marco Bellocchio
costumi Chiara Amaltea Ciarelli
drammaturgia scenica Riccardo Festa, Michele Di Giacomo, Marco Bellocchio, Valentina Cardinali
coproduzione Viola Produzioni S.r.l. – Accademia degli Artefatti