Vista e recensita da Carlo Tomeo il 20 dicembre 2018
Singles
Commedia di Rodolphe Sand e David Talbot
regia Rodolphe Sand
con Marco Cavallaro, Antonio Grosso, Claudia Ferri
voce fuori campo Paola Cortellesi
in collaborazione con Claire Lemaréscial
traduzione e adattamento di Giulia Bernardini,
Alexia Murray e Nick Nicolosi
scene Rossella Inzillo
costumi Giusy Nicoletti
musiche Mariano Perrella
luci Stefano Valentini
aiuto regia Lilla Vancheri
foto Patrizio Cocco
produzione La Bilancia
Sono tre amici di vecchia data (Giuliana, Antonio e Bruno) i tre singles protagonisti dell’omonima commedia che il Teatro Martinitt propone per questo periodo natalizio e che si ritrovano ai festeggiamenti dei matrimoni dei loro ex compagni di scuola. Matrimoni che aumentano sempre di più e che accrescono la loro frustrazione, sia pure non palesata apertamente, di ritrovarsi soli, senza poter vivere “l’ebbrezza” di una vita a due.
Veramente le occasioni non mancano almeno a uno dei tre, Bruno (interpretato dall’attore Antonio Grosso), uomo in carriera e dall’aspetto fisico molto attraente, che riesce ad avere diverse storie sentimentali ma poi si dimostrano tutte di breve durata perché viene puntualmente lasciato dalla compagna di turno. Quando entra in scena, infatti, è appena reduce da una relazione conclusasi da poco e che si arrabbia quando l’amica Giuliana si mostra dispiaciuta che sia stato lasciato, perché lui ama compiacersi di raccontare di essere sempre lui a dare termine alle avventure che gli capitano, e non il contrario. In realtà Giuliana ha ragione e lui, pur negando di essere tornato single non per causa sua, è segretamente avvilito di questo ennesimo fallimento sentimentale.
Antonio (l’attore Marco Cavallaro), a differenza di Bruno, è uno studente un po’ “cresciutello”, timido e impacciato, segretamente innamorato di Giuliana ma completamente sprovvisto di sex appeal: già dalla sua prima entrata in scena si mostra vestito in maniera sciatta e con calzini bianchi indossati sotto un paio di sandali, tutto il contrario di Bruno che è vestito all’ultima moda.
Giuliana (l’attrice Claudia Ferri) e una scialba bibliotecaria alla perenne ricerca dell’amore.
Finalmente, dopo aver assistito all’ennesimo matrimonio di due suoi amici, decidono che restare singles non è per niente appagante e che qualche misero “pro” potrebbe dimostrarsi molto inferiore di più numerosi “contri”): quindi decidono di cacciarsi in situazioni che potrebbero ribaltare la loro piatta esistenza.
E allora eccoli frequentare discoteche, palestre speciali, gite in montagna per partecipare a una caccia al tesoro che, se è vero che “chi trova un amico trova un tesoro”chissà mai che chi trova un tesoro non trovi un amico…
E tutto questo tra una battuta comica travolgente, un continuo punzecchiarsi che suscitano ilarità, una promessa di uscire dalla crisi abbandonandosi a esperienza più ridanciane, costuituiscono i più salienti due atti della commedia (il secondo più vivace e divertente), mentre la famosa canzone “Tous Les Garçon et les Filles de mon àge”è sempre in agguato e viene fatta ascoltare senza pudore proprio a ribadire il concetto essenziale della vita del singolo. Ma per fortuna non sarà sempre così perché il finale a sorpresa, e che è proprio quello che lo spettatore non immaginerebbe mai, sconvolgerà i piani di almeno uno dei tre protagonisti.
Gli attori sono bravissimi nei vari ruoli che si inventano per nascondere il vero carattere che ciascuno di loro porta dentro e che li renderebbe poco affascinanti.
La scena è vuota con un pannello sul fondale che, grazie al gioco di luci di Stefano Valentini, fa apparire diversi ambienti dove avvengono le varie azioni.
La voce fuori campo di Paola Cortellesi si ascolta quando vengono annunciati i vari matrimoni.
La commedia, scritta nel 2008, è diventata negli anni un piccolo cult in Francia e Belgio e la regia di uno degli autori (Rodolphe Sand) si mostra vincente anche in Italia, grazie ai contributi di Giulia Bernardini, Alexia Murray e Nick Nicolosi per la loro traduzione impeccabile e l’adattamento al nostro tipo di pubblico.
Sala piena alla prima e pubblico apparso molto divertito con diverse le chiamate degli attori al proscenio.
Per chi desidera trascorrere in allegria il Capodanno a teatro, questa commedia potrebbe essere una scelta ideale.
GIORNI DI SPETTACOLO
giovedì e venerdì: ore 21,00
sabato: ore 17,30 e ore 21,00
domenica: ore 18,00
Carlo Tomeo, ex responsabile amministrativo in scuole pubbliche statali. I suoi interessi spaziano tra la letteratura e teatro, l’arte, il cinema e la musica leggera. Da circa cinque anni ha scritto, per diverse testate, recensioni teatrali, di letteratura e musicali, oltre a notizie di eventi di carattere culturale. È bene introdotto nella maggior parte dei teatri milanesi, da cui riceve regolarmente comunicati stampa che pubblica sulla sua pagina personale di Facebook.