La scorsa domenica 10 marzo, dopo solo 4 repliche, La Divina Commedia Opera Musical ha lasciato Milano, registrando un enorme successo di pubblico e confermando ancora una volta il successo delle precedenti stagioni, nelle quali si è avuto oltre un milione e mezzo di spettatori.
Questa edizione è stata ulteriormente arricchita da molte novità e con una nuova veste scenica, che hanno fatto del poema di Dante Alighieri un’opera di grande valore capace di accompagnare il pubblico in un’avvincente viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, senza annoiare, ma coinvolgendo gli spettatori in un continuo susseguirsi di scenografie immersive, grazie all’avanzato sistema di videoproiezioni animate in 3D, effetti speciali e musiche emozionanti, a volte struggenti di Marco Frisina.
Tutto prende forma su un palco modulare automatico con sollevamento di piani, dove, oltre agli elementi scenici di grande impatto, si aggiunge il talento degli artisti tutti e il pregio dell’interpretazione esclusiva di Giancarlo Giannini come voce narrante, che rappresenta la maturità di Dante.
La sapiente regia di Andrea Ortis, che è anche coautore dei testi ha reso la Divina Commedia ancora più attuale e fruibile da tutti, grazie all’alchimia creata che è capace di rendere in scena un’opera fresca e comprensibile, mentre spesso risulta ostica e noiosa.
I protagonisti principali sono Antonello Angiolillo nel ruolo di Dante; Andrea Ortis nel ruolo di Virgilio; Myriam Somma nel ruolo di Beatrice; Manuela Zanier nei ruoli di Francesca e Matelda; Angelo Minoli nei ruoli di Ulisse e Guido Guinizzelli; Francesco Iaia nei ruoli di Caronte, Ugolino, Cesare e San Bernardo; Mariacarmen Iafigliola nei ruoli di Pia dei Tolomei e La Donna; Brian Boccuni nei ruoli di Catone, L’Uomo e San Tommaso sul finale; Daniele Venturini nei ruoli di Pier delle Vigne, Arnaut Daniel e L’Uomo; Noemi Bordi nel ruolo di Maria.
Ottima l’idea, nel pre-spettacolo, di proiettare il video in cui ogni attore si presenta e parla de suo personaggio: sarà più facile ritrovarli poi i scena.
Lo spettacolo, anzi il viaggio, inizia e fin da subito cominciano le emozioni nel sentire declamare i versi del poema, che penetrano nell’anima.
Andrea Ortis nel ruolo di Virgilio riesce a trasmettere al pubblico l’essenza dei luoghi in cui si muovono i due viaggiatori ed è molto emozionante sentire le parole che rassicurano Dante e la fiducia che quest’ultimo ripone nel poeta che egli riconosce come suo maestro. Entrambi camminano indossando un mantello, che spesso è simbolo di regalità, ma in questo caso è simbolo di protezione in un mondo pieno di avversità ed è per questo che Virgilio lo offre al suo scortato.
Antonello Angiolillo, nei panni di Dante è perfetto: ha talmente introitato il personaggio che lo si vede recitare e cantare toccando con mano le sue evidenti emozioni, generate dal suo talento artistico in continua ascesa, capace di trasmetterle al pubblico.
Myiam Somma, interpreta con estrema forza e dolcezza insieme il suo personaggio, evidenziando una sensibilità non comune che la fa emergere, nonostante la sua spiccata umiltà fuori dalla scena.
Brian Boccuni, è molto cresciuto artisticamente in questi anni e conferma sempre più la sua poliedricità che lo fa sentire spontaneamente padrone della scena.
Manuela Zanier all’altezza di entrambi i suoi ruoli, grazie anche al suo talento vocale emoziona non poco.
Brian Boccuni, è molto cresciuto artisticamente e conferma sempre più la sua poliedricità che lo fa sentire spontaneamente padrone della scena.
Daniele Venturini nel ruolo di Pier delle Vigne emoziona all’inverosimile e la sua potenza epressiva arriva alle giunture delle ossa.
Meritano altrettanti elogi il resto dei cast, nessuno escluso, tutti di grande professionalità e come le note di un pentagramma vibrano e creano un armonia perfetta.
In definitiva diremo che è un grande cast di 24 cantanti-attori quello che si muove sul palco, oltre ai talentuosi ballerini e acrobati: insieme uniti portano avanti questo progetto dalla grande valenza non solo artistica, ma anche culturale.
E proprio per questo motivo meriterebbe di essere patrocinato dal Mibac o dalle grandi città metropolitane italiane per trovare residenza ed essere in scena per molto più tempo di quello che può permettersi una produzione sia pure solida. Questo darebbe la possibilità alle scuole del territorio nazionale, di organizzarsi meglio per portare gli studenti a teatro e indurli ad amare quest’Opera fuori dai banchi di scuola, perchè bisogna riconoscere che fa parte della nostra cultura nella quale il mondo ci identifica.
Le prossime tappe del tour La Divina Commedia Opera Musical toccheranno altre principali città italiane: BRESCIA – Pala Gt Morato (22 e 23 marzo 2019), FIRENZE – Teatro Verdi (30 e 31 marzo 2019), ROMA – Teatro Brancaccio (dal 2 al 7 aprile 2019).
Infine al Comune di Milano rinnoviamo l’invito – già lanciato in occasione di un altro grande spettacolo ospitato dal Ciack, allora appena ultimato – affinchè, nell’orario di spettacolo, colleghi meglio il teatro con la MM3 poco distante. Da allora e fino ad oggi l’unica possibilità consiste nell’attraversare con grande rischio lo stradone al fine di portarsi alla fermata de bus 84 posto di fronte. Agli assessori competenti e il sindaco si ricorda che per proteggere la sicurezza dei suoi cittadini, che si muovono a quell’ora con i mezzi pubblici, non basta un nastro bianco e rosso, che con tanta “furbizia” è stato posto.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.