Il Teatro Nuovo di Milano si prepara ad una nuova produzione, il cui debutto è previsto il 29 marzo con la collaudata regia di Claudio Insegno che mette in scena TOC TOC, una commedia di Laurent Baffie, ricca di humor e già applaudita in Spagna, Francia, Belgio e Portogallo, raccogliendo un indiscutibile successo.
Noi siamo riusciti ad intervistare Massimiliano Vado, uno dei protagonisti che indossa i panni di Emilio. Un attore/regista a tutto tondo con una vasta esperienza artistica, al quale abbiamo posto alcune domande.
Domanda – Le sue esperienze teatrali sono quasi tutte di testi classici o comunque impegnati, ora la partecipazione a questo spettacolo che è decisamemte più leggero. Un caso oppure una precisa scelta?
Risposta – Se non si accetta di poter variare se stessi e l’estensione delle proprie esperienze siamo artisti finiti: l’alternanza è necessaria.
Aggiungo: senza preparazione classica anche il più leggero dei testi è impossibile da fare; per quanto ondivaghi possiamo essere, il teatro è un’arte seria.
Domanda – Cosa rappresenta per lei essere stato scelto dal regista come Claudio Insegno per questo spettacolo?
Risposta – Una opportunità. Io e Claudio ci stimiamo da tempo. Era il momento giusto per dirselo…
Domanda – La presenza di Sandra Milo tra i protagonisti è una cosa che le da particolare emozione e ha un valore particolare per lei?
Risposta – Se non avesse valore non sarei qui!
Dopo Ornella Muti, Juliette Binoche, Laura Lattuada, Paila Pavese e Stefania Sandrelli, mi mancava solo lei, con cui lavorare. I miti sono imprescindibili.
Domanda: Lei conosceva artisticamente la Milo e aveva già avuto modo di lavorarci insieme?
Risposta – Se non conoscessi artisticamente la signora Milo dovrei, con ogni probabilità, cambiare mestiere.
La chiave di volta per sapere quanto fosse adorabile, però, me l’ha fornita il documentario realizzato su di lei da Giorgia Wurth: un gioiellino.
Domanda – Può dirci qualcosa dello spettacolo e del suo personaggio?
Risposta: – Emilio, il mio personaggio, è un tassista, con il gusto della battuta, aritmomaniaco, forse un po’ sbruffone, separato per necessità e accumulatore compulsivo. Si ritrova nella sala d’aspetto di uno psicanalista con persone che, forse, stanno messe peggio di lui. Una scatola comica teatrale molto efficace.
Domanda – Quali sono i suoi prossimi progetti o sogni nel cassetto?
Risposta – A novembre uscirà un film a cui tengo molto: “Brave Ragazze”, con la regia di Michela Andreozzi in cui recito accanto a Ambra e Serena Rossi. Mentre a teatro sono ancora in scena un po’ di spettacoli di cui ho curato la regia: “Figlie di Eva” con Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere, Michela Andreozzi e Marco Zingaro, “In tre” con Ladyvette, “Qualche estate fa” con Claudia Gerini e i Solis Quartet, “A night in Hollywood” con Sarah Biacchi e “Tutto da sola” un monologo di Giulia Nervi. Mentre a breve debutteranno. “L’amore è una scusa” con Maria Carolina Salomè, Alessandro Molinari e Federico Scribani, “La strategia del Colibrì” di Roberta Calandra con Barbara Mazzoni, Valentina Ghetti e Livio Beshir e “La gabbia” con Massimiliano Frateschi e Federico Tolardo.
Il mio sogno, nemmeno troppo nascosto nel cassetto, è di scegliere di poter continuare a lavorare con le persone che mi piacciono.
Grazie a Massimiliano Vado per il tempo che ci ha dedicato e non ci rimane che andarlo a vedere e applaudire al Teatro Nuovo di Milano dal 29 marzo al 7 aprile 2019.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.