L’Esorcista, uno spettacolo che mette alla prova la tua fede! Al Teatro Nuovo fino al 10 novembre

Lo scorso 18 ottobre sul palco del Teatro Nuovo di Milano ha debuttato, in Prima Nazionale L’ESORCISTA, uno spettacolo teatrale di John Pielmeier tratto dal romanzo di William Peter Blatty  dal quale era nato il celebre film di William Friedkin.  Per questa edizione teatrale italiana la firma è di Alberto Ferrari.

Per altre notizie sullo spettacolo vi rimandiamo al nostro precedente articolo di presentazione.

L’opera, è meglio definirla così,  ha il suo focus su Regan, una giovane ragazza che improvvisamente ha dei comportamenti strani e, dopo aver escluso che i sintomi possano essere riferiti a patologie neurologiche e che la medicina non riesce a fornire alcuna risposta, la madre si rivolge a un prete per chiedere aiuto.

Ma non è una cosa facile perchè padre Damien, in un primo momento scettico, pur arrivando alla conclusione che si tratti di possessione demoniaca, non è in grado da solo di affrontare  l’entità che si trova davanti, perchè a sua volta è alle prese con un problema che riguarda la sua fede in Dio.

Interviene così padre Merrin, un famoso e anziano esorcista, che affronta insieme a padre Damien la battaglia, che si concluderà con la liberazione della giovane vittima con un epilogo drammatico.

Il testo coinvolge in pieno lo spettatore e lo mette continuamente in relazione con le sue paure, così come fanno i personaggi in scena. Si tratta di una vera battaglia per sfuggire al mentitore, il demonio, che mescolando bugie e verità insinua nelle nostre menti i pensieri più malvagi, manipolando i nostri segreti inconfessabili più intimi.

Lo spettacolo, che non è sicuramente una commedia, può appartenere al genere “horror”, ma per il tema affrontato se ne distanzia ed è molto particolare. Bisogna tuttavia riconoscere che il testo è molto ben costruito e mette a nudo la fragile natura umana e il nostro lato più oscuro.

La messa in scena di questo spettacolo ha  richiesto uno sforzo registico non indifferente perchè necessita mettere in luce i travagli interiori dei vari personaggi e la regia di Alberto Ferrari ci è riuscita alla perfezione. Per queste ragioni, a parte la comprensibile curiosità, andarlo a vedere a teatro rappresenta un’occasione unica, per la quale bisogna ringraziare la produzione di Lorenzo Vitali.

Tutti gli attori in scena rendono credibile il loro personaggio con una recitazione convincente, dal ritmo quasi cimematografico, capace di trasferire le emozioni e il pathos del dramma che si svolge sul palco, facendolo vivere intensamente al pubblico in sala che, contrariamente a quanto si possa pensare, non è affatto terrorizzato ma affascinato e incline alla riflessione.

Di particolare rilievo i ruoli di Gianni Garko Andrea Carli, ma soprattutto di Claudia Campolongo, interprete di Regan, che affronta il suo personaggio, anzi i suoi personaggi, con un grande talento artistico non comune, perchè contemporaneamente è l’adolescente posseduta e il demonio, alternando i dialoghi ora dell’uno ora dell’altro personaggio cambiando espressione alla sua voce, sia pure quella del “demonio” venga prodotta con l’ausilio di un sintetizzatore.

Molto ad effetto i sapienti giochi di luce, le proiezioni, gli effetti acustici e le scene su più livelli per dare spazio ad un effetto scenico d’impatto che rendono più immediato lo svolgersi delle scene.

Concludendo L’Esorcista è uno spettacolo, non per tutti, ma  che consigliamo di vedere a chi voglia scoprire la forza della propria fede. Al Teatro Nuovo fino al 10 Novembre.