E’ in scena dal 15 novembre al Teatro Nazionale CheBanca! il musical Singin’ in the Rain – Cantando Sotto la Pioggia con la regia di Chiara Noschese e prodotto da Stage Entertainment Italia, tratto dal film capolavoro di Stanley Donen del 1952 con Gene Kelly, uno dei musical più belli visti al cinema e ancora oggi espressione di musica, arte, talento e anche poesia.
Lo spettacolo replicherà fino all’11 gennaio 2020 e per altre informazioni vi rimandiamo al nostro precedente articolo di presentazione.
Singin’ in the Rain, ambientato negli anni ’20, catapulta lo spettatore nell’atmosfera di quel periodo in cui il cinema sperimentava il passaggio dal muto al sonoro facendolo immergere nei retroscena di Hollywood, non solo tutto lustrini e paillettes, ma anche rivalse suscitate da gelosie e invidie che, allora più di adesso, caratterizzavano quel mondo.
Parlando dello spettacolo, diciamo fin da subito che per gli addetti ai lavori e gli appassionati del musical non si può non ricordare Manuel Frattini, recentemente e pramaturamente scomparso, che nella precedente edizione del 1995 era Cosmo Brown.
La stessa Chiara Noschese – Lina Lamont nell’edizione del ’95 – si emoziona a questo ricordo e ha preparato questo spettacolo, insieme a tutto il suo cast, con ancora maggior rispetto, sicura che Manuel da lassù non solo sarà felice nel vedere questa nuova realizzazione ma farà sicuramente da angelo custode.
Lo spettacolo, con semplicità e naturalezza, mette in evidenza un mondo lontano da noi attraverso un cast staordinario di 24 performer che si trova ad affrontare una sfida non semplice in cui si recita, si canta e si balla. A questo proposito sono da segnalare 13 numeri coreografici eccezionali di Fabrizio Angelini, tra cui ben 6 di tip-tap, alcuni dei quali sotto una vera pioggia che cade sul palco (vengono versate circa 400 litri di acqua per ogni rappresentazione), da far meritare lo slogan sul cartellone “Pioggia live on stage!”.
Ma oltre alla spettacolarità della pioggia, dei cambi scena d’impatto di Lele Moreschi, dei sontuosi e colorati costumi di Ivan Stefanutti, il disegno luci di Francesco Vignati, lo spettacolo riserva una parentesi molto divertente quando gli attori in scena si esibiscono in uno scioglilingua che servirà ad imparare la dizione richiesta dal cinema sonoro. Per l’ilarità che produce questo momento è molto apprezzato dal pubblico, soprattutto quello dei bambini che tranquillamente possono seguire i genitori, meglio se nelle repliche pomeridiane.
LA TRAMA
Don Lockwood è una stella del cinema muto e, insieme a Lina Lamont, rappresentano una delle coppie più ammirate del cinema. L’avvento del sonoro provoca dei problem sia a Don che e al produttore R.F. Simpson perchè la voce di Lina è del tutto sgraziata e risulta inadeguata. In suo aiuto arriva, casualmente, Kathy Selden, che forse è meno appariscente di Lina, ma sicuramente molto più talentuosa. Così viene presa la decisione di doppiare Lina con la voce di Kathy. Quando Lina scopre quanto deciso dal produttore in accordo con Don, già ingelosita del fatto che quest’utlimo si era innamorato di Kathy, metterà in atto diversi dispetti per mettere in difficoltà la sua antagonista. Ma alla fine tutto si ritorcerà contro di lei quando, alla prima del film “Il Cavaliere della Danza”, viene smascherata e sbeffeggiata in modo esilarante dalla platea e dalla stampa intervenuta per l’importante evento.
LA REGIA
Ancora una volta bisogna constatare l’estro e l’innegabile talento di Chiara Noschese, già apprezzata in altri musical come Flashdance, A Chorus line e, ultimamente, Balliamo sul Mondo, che consegna al pubblico uno spettacolo originale, fresco, mai banale e non volgare, pur rimanendo fedele al film a cui si ispira. Tutte le canzoni sono in italiano tranne “Singin’ in the rain” che viene eseguita in lingua originale.
Non possiamo soffermarci su ognuno del cast artistico per questioni di spazio, ma segnalazioni doverose vanno fatte sugli interpreti principali a cominciare da Giuseppe Verzicco, che nel ruolo di DON LOCKWOOD conferma sempre di più il suo talento così come ha fatto in altri lavori come An American in Paris, Dirty Dancing – The Classic Story On Stage, La Febbre del Sabato Sera, A Chorus Line.
Sicuri e convinti apprezzamenti per Martina Lunghi, che è stata già apprezzata in altri musical come Footloose, Hairspray, Kinky Boots e A Chorus Line, qui nel ruolo di LINA LAMONT che è un vero spasso per simpatia con la sua voce stridula e la ridicola dizione che trasforma ogni battuta in qualcosa di esilarante, facendo scattare la risata e il mormorio tra il pubblico che ripete i suoi strafalcioni. Non meno brava Gea Andreotti nel ruolo di KATHY SELDEN che affronta con sicurezza e spontaneità da grande star. Anche lei si è fatta notare già in Billy Elliot, Mamma Mia! e A Chorus Line. Rimane poi Mauro Simone nel ruolo di COSMO BROWN che, con molta umiltà lasciando i panni del regista e docente, affronta il suo bizzarro e complesso personaggio dando una sua personale intepretazione, dove non imita nessuno ma lo caratterizza con molto talento in tutte le espressioni richieste dal suo ruolo. Mauro Simone è stato apprezzato in musical come Pinocchio, Il Grande Musical, A Chorus Line e Frankestein Junior,
Non vi rimane che prenotare il vostro posto per andare a vedere lo spettacolo che è una bella storia di amicizia e d’amore che vi riporterà indietro nel tempo e vi farà trascorrere due ore e mezza di evasione (intervallo compreso).
Orari spettacolo:
Da Mercoledì a Sabato ore 20.45
Sabato e Domenica pomeriggio ore 15.30
Domenica sera ore 19.30
Repliche speciali: 26/12 h 17.00 – 31/12 h 21.00 – 06/01 h 15.30
Prezzi dei biglietti: da 64 a 29 euro
vendita online TicketOne
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata, coordinando anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.