“I Miti del Rock”, con un doppio appuntamento, saranno presto in scena al Teatro Nuovo di Milano il 14 e 15 gennaio 2020 e metteranno in risalto le figure di due icone del rock: Jimi Hendrix e Elvis Presley.
I due spettacoli fanno parte dei progetti della giovane agenzia We4show, fondata da Fabiana Palama e Riccardo Locatelli, che lo scorso 27 novembre hanno presentato a Milano.
Per altri dettagli vi rimandiamo al nostro precedente articolo.
Abbiamo voluto fare qualche domanda a Joe Ontario, che veste i panni di Elvis, e Andrea Cervetto, che porta in scena la musica immortale di Jimi Hendrix, perchè possiate entusiasmarvi e incuriosirvi ancora di più.
Joe Ontario:
Domanda: Elvis Presley è ancora oggi un icona del rock, qual’è il segreto che lo rende immortale?
Risposta: Oltre ad averci lasciato molto giovane, credo che la musica di Elvis in generale sia ancora moderna; certe volte credo che sia addirittura una musica che funzionerà anche in un lontano futuro. Basta ascoltare Suspicious Minds, ad esempio, registrata nel 1969, sembra incisa la settimana scorsa. Certo morire giovani fa crescere di più la legenda, ma vendere dischi, ascoltare le sue canzoni in radio e vederlo spesso in TV dopo 42 anni dalla sua morte, sembra per me incredibile. Per non parlare poi della sua bellezza. In tutta sincerità, mi sento di poter dire di non avere ancora visto un uomo più bello di Elvis Presley.
Domanda: Cosa lo ha spinto ad impersonare il Re del rock e quali sono le emozioni che si provano nell’interpretare i suoi brani?
Risposta: Come spesso dico, io non ho conosciuto Elvis ad una certa età, ma ho iniziato ad ascoltarlo quando ero ancora nel grembo di mamma. Tuttavia, mi reputo principalmente un cantante e ho sempre cantato musica nord americana essendo io italo-canadese, ma cantare Elvis è diverso. Il blues, il gospel, il country, sono un pò la base della mia musica e questo mi ha inevitabilmente avvicinato a lui. Il fatto di avere poi una voce che gli si assomiglia mi ha dato una mano. Io sono sempre emozionato quando canto qualunque canzone; quelle di Elvis mi toccano più delle altre e quando vedo centinaia di persone commuoversi mentre canto, mi fa capire il perché le canzoni di Elvis emozionano anche me.
Andrea Cervetto – The Jimi Hendrix Revolution:
Domanda: Il vostro spettacolo richiama sempre un pubblico numeroso, pensate di riproporlo anche nei prossimi anni e con quale novità?
Risposta: Si l’idea è quello di proporlo anche nei prossimi anni, per quanto riguarda le novità, ovviamente ci abbiamo pensato ed eravamo tentati di inserirle già per la data a Milano, ma siccome non è facile toccare uno spettacolo studiato nei minimi dettagli anche se le “novità” la avevamo già collocate e strutturate siamo quasi certi di proporle più avanti fatta eccezione per una. Ovviamente non dico la news per non rovinare la sorpresa a chi verrà il 15 gennaio a Milano al Teatro Nuovo.
Domanda: Quali sono i brani di Jimi Hendrix che non possono mancare nel vostro spettacolo e per quale motivo?
Risposta: Dobbiamo precisare che la discografia di Hendrix non è così vasta, purtroppo, vista la sua breve vita però siccome lo spettacolo è pensato per far conoscere anche l’uomo e non solo l’artista Jimi Hendrix, per cui abbiamo inserito alcune cover che lui esegui in alcuni momenti importanti della sua carriera strettamente legati alle parole di alcune sue lettere/interviste/
Noi ringraziamo per le gentili risposte ottenute, che sicuramente ci hanno aggiunto qualche notizia in di più sugli spettacoli e a voi voi non rimane che prenotare il vostro biglietto per lasciarvi entusiasmare da questa musica che non tramonta mai.
INFO:
Prevendita on line:
www.ticketone.it
www.teatronuovo.it
www.happyticket.it
Biglietto singolo a partire da: € 28,00
Abbonamento alle due serate a partire da: € 40,00
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.