Gl’innamorati, il ‘musicarello’ giocoso e allegro da vedere anche per iniziare bene il nuovo anno

E’ in scena dal 17 dicembre 2019  al Teatro Litta di Milano lo spettacolo  “Gl’innamorati” tratto da Carlo Goldoni  e prodotto da  MTM Manifatture Teatrali Milanesi, già presentato nel nostro precedente articolo e a cui vi rimandiamo per altre informazioni su trama, cast, date e prezzi,  ricordandovi che replica fino al 19 gennaio 2020, con una replica straordinaria a fine anno.

Lo abbiamo visto per voi ed ecco la nostra recensione:

Inaspettata, la scena si apre su una cucina vintage: un frigorifero anni ’60 fa da padrone nella sua solida presenza. Tavolo, sedie, piani d’appoggio… tutto retrò… tutto prestato da un’altra ambientazione teatrale, che accoglie gli attori pronti a rappresentare l’opera che li vede protagonisti.

Anche Carlo Goldoni è in prestito: la sua fantasia in tre atti è solo la rete di supporto per una felice rielaborazione di Valeria Cavalli e Debora Virello, con la regia di Pietro De Pascalis; le ghette dei suoi personaggi conservano l’indice degli argomenti amorosi e i pizzi che bordano le maniche riportano agli intrighi economici nel gioco tra povertà e ricchezza, tra umiltà e nobiltà.

E’ una commedia nella commedia: i personaggi goldoniani sono i precursori di figure nuove, moderne, attuali… non solo. Il Musicarello (genere cinematografico a carattere popolare degli anni Cinquanta e Sessanta) porta in vita canzoni che hanno espresso i desideri, gli amori di una generazione che ha raggiunto velocemente l’oggi che viviamo e conosciamo. Questo è il cuore: battere le mani a tempo (a volte fuori tempo), cantare “Stasera mi butto”, “Non son degno di te”, partecipare al buon umore e al contrasto interiore di uomini e donne che acquisiscono man mano una vicinanza affettiva con gli spettatori.

Beatrice e Leonardo si amano? Forse. Passano tempi di stuzzicanti provocazioni, alternati a furibonde liti, scatenate dalla gelosia di lei per ogni minima distrazione del compagno, rivisitazione di spasimante, in veste di ricercata comparsa cinematografica. Un cellulare che suona insistentemente lo fa oscillare dall’amore passionale all’ intraprendenza, costruita per l’assegnazione di un qualsiasi ruolo.

Eleonora, sorella di Beatrice, vedova, grillo parlante e consigliere nelle vicende di tutti; cerca una sua identità al di fuori dello stretto personaggio della commedia dell’arte; sgomita e si fa spazio non solo in scena, ma anche nella storia che trascorre sotto i suoi occhi inquieti e agitati.

Carlo (regista) e Ambrogio (amministratore, sì ma di una esigua economia), 2 facce della stessa medaglia: il primo traduce Goldoni in chiave musical scatenando le passioni; il secondo caldeggia il classicismo teatrale. In evidenza la particolare scelta dei costumi, “pescati” da un repertorio infinito di teatro e capace di dare anche ai personaggi assenti una vitalità e una partecipazione reale.

E Gianni? Jolly della situazione, problem solving, giocherà una carta inaspettata. Alla fuga di Leonardo dalla gelosia asfissiante di Beatrice, contrappone la rivelazione di fine spettacolo: non è amore per lui o per lei…è Amore, con A maiuscola, Amore che travolge, Amore per l’arte, Amore per la musica, Amore per chi potrà portare al successo una piccola compagnia (ospiti attesi per un ingaggio) e, infine, Amore tra chi per due anni ha condiviso gioie e dolori, senza darne abbastanza valore. Gianni svelerà il suo piccolo segreto….

Proposta teatrale giocosa, allegra, conviviale. Che dire? Proposta ideale per iniziare l’Anno Nuovo cantando… magari ironizzando, sapendo che … “Canta che ti passa”…

 

One thought on “Gl’innamorati, il ‘musicarello’ giocoso e allegro da vedere anche per iniziare bene il nuovo anno”

  1. Fresco e originale, ottima rivisitazione del classico di Goldoni. Bravissimi gli attori anche nelle esibizioni canore. Da vedere !