Al Teatro Delfino la band dei Rimbamband ha stupito la platea milanese con lo spettacolo ‘Il sol ci ha dato alla testa’

Quello della “Rimbamband“, spettacolo che abbiamo presentato nel nostro precedente articolo,  è stato un approdo da veri mattatori, per la prima volta a Milano, hanno stravolto sin dal primo attimo dello spettacolo le dinamiche ritmiche ed umoristiche del Teatro Delfino, che ha accolto, con un modo sempre più in linea con gli alti regimi dei teatri nazionali, un numeroso e caloroso pubblico voglioso di ridere e di farsi trascinare dallo spettacolo del quintetto di strepitosi musicisti.

Sul palcoscenico hanno utilizzato tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo: clown, mimo, tip tap, rumorismo, parodie musicali ma soprattutto riescono a “rompere il quarto muro”, coinvolgendo e ascoltando il pubblico e facendolo sentire parte attiva dello show, creando una cosa che non tutti sanno fare, rendere unico lo spettacolo, perché il pubblico sarà sempre diverso, ed in questo caso gli artisti percepiscono e rubano l’energia dalla platea per gestirla, giocarci e ridonarla dando emozioni che rimangono uniche spettacolo per spettacolo, in una sola parola, improvvisazione pura e mai invasiva.

La Rimbamband è un gruppo comico e teatral-musicale pugliese formatosi nel 2006 e composto da: Raffaello Tullo alla voce, Renato Ciardo alla batteria, Francesco Pagliarulo al pianoforte , Vittorio Bruno al contrabbasso e Nicolò Pantaleo ai sassofoni, attori e musicisti che raccontano la storia di cinque musicisti: un sassofonista rubato alla banda del paese, un contrabbassista stralunato, un pianista virtuoso, un batterista rompiscatole, un capobanda. Cinque professionisti, un po’ suonati, ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano provocano e giocano.
La peculiarità maggiore dello spettacolo “Il sol ci ha dato alla testa“, è quella di giocare e stravolgere pezzi noti di caratura nazionale ed internazionale, sorprendendo così il pubblico con gag musicali, mimiche, tranelli ed una cura attenta sulla caratterizzazione personale di ognuno di loro, che non rimangono più “semplici” musicisti, ma diventano quasi attori di un copione scritto da loro stessi. Non un caso, ma è visibilissima la cura attenta dei movimenti scenici, degli oggetti, della mimica anche facciale. Per coronare il tutto poi, con un’ottima padronanza ritmica, strumentale e vocale, questo, frutto di ore e ore di prove.

La Rimbamband, oltre alla sua attività dal vivo che l’ha portata in tutta Italia, ha partecipato negli anni a molte trasmissioni televisive e radiofoniche. Fra le altre ricordiamo: Maurizio Costanzo Show, Stella con Maurizio Costanzo (SKY vivo); 610 (Sei uno zero) con Lillo & Greg (Radio 2); Barbareschi Sciock (La 7) – in veste di band residente per 12 puntate; Zelig off (Italia 1); Italia coast2coast (Rai 2).

Biografia
Uno è Raffaello Tullo: ha la capa pelata, balla il tip tap, suona, canta. Chiamatelo capobanda.
Poi c’è Renato Ciardo: suona una strana batteria, ha una testa enorme, uno spiccato accento barese ed una storia d’amore segreta (mica tanto) con Tony Dallara.
E che dire di Vittorio Bruno? Suona il contrabbasso ma non ha ancora ben capito chi è e da dove viene. Anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre.
C’è anche un sassofonista: pensate che è ancora convinto di suonare nella banda di Capurso. È Nicolò Pantaleo, anima talentuosa, gentile, matematica, quadrata.
E poi c’è “il rosso”, Francesco Pagliarulo: anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle vene. Il pianista virtuoso, “cocco” del capo.