In Grigna! Il 27 settembre evento di cultura della montagna al Rifugio Rosalba

Domenica 27 settembre al Rifugio Rosalba torna la cultura di montagna con un evento che ospiterà appuntamenti letterari e incontri inediti. Dopo il successo di In Grigna! Festival che si è tenuto a settembre 2019, il Rifugio Rosalba, con la collaborazione di Campsirago Residenza e la partecipazione dei Ragni di Lecco, organizza quest’anno una giornata dedicata alla letteratura di montagna e agli alpinisti che hanno scalato e scalano ancora oggi queste meravigliose rocce, rinnovano così la volontà di valorizzare e raccontare lo spettacolare territorio della Grignetta e la sua storia.

Proseguendo dall’omaggio a Riccardo Cassin del 2019, con l’evento di quest’anno si vuole invitare il pubblico a salire al rifugio e condividere con ospiti d’eccezione il racconto e l’esplorazione della storia della Grignetta, delle sue rocce e quella dello stesso rifugio Rosalba: dal racconto di Ivano Zanetti della richiodatura della via dedicata ad Achille Pasini, storico rifugista della Grigna e gestore del Rosalba; alla presentazione attraverso video e immagini inedite e d’archivio di Serafino Ripamonti che ripercorrerà la storia dei Ragni di Lecco e presenterà il suo libro dedicato proprio all’intramontabile gruppo alpinistico. Ma anche la storia intima e personale di un grande giornalista e scrittore: torna infatti al Rosalba Marco Albino Ferrari per presentare l’ultimo suo romanzo, anch’esso, come quello di Ripamonti, uscito prima dell’estate.

Aprirà la giornata, alle ore 11.00, proprio Marco Albino Ferrari che presenterà Mia sconosciuta, edito il 23 luglio 2020 per Ponte delle Grazie. Come è nello stile di Ferrari, l’autore darà vita a un dialogo in rapporto diretto con il pubblico, rivelando anche i segreti del suo libro più personale e le motivazioni che lo hanno portato a scrivere in prima persona un intimo racconto su sua madre. In Mia sconosciuta l’autore ricerca e ricostruisce il volto e il corpo di sua madre, il suo aspetto più privato, di madre e donna. Prende forma così un romanzo che mette al centro la relazione tra madre e figlio: attraverso lo sguardo e la preziosa prospettiva dell’autore, sempre sincera e coraggiosa, si percorre la sua personale ricerca della verità materna quella più profonda, attraverso un costante sguardo di amore e di comprensione. Le montagne, al centro di tutti i libri di Marco Albino Ferrari, sono qui non solo passione condivisa tra madre e figlio, ma diventano durante la seconda guerra mondiale anche rifugio di amori segreti e traiettorie clandestine della Resistenza Partigiana: la passione per i ghiacciai, per gli alberi pionieri, per la grande montagna, l’insospettabile vita a Courmayeur durante la guerra; l’unione segreta con Edi Consolo, agente segreto della Resistenza; le notti senza luci della Milano della Ricostruzione.

Marco Albino Ferrari leggerà alcuni passi del libro per poi concedersi completamente al pubblico, raccontando la genesi del libro e rispondendo alle domande degli spettatori, senza filtri né mediazioni.

Alle 13.30 Rifugio Rosalba alpinista, giornalista e autore del libro I ragni di Lecco, racconterà, attraverso video e immagini inedite, le vicende e gli aneddoti dell’infinita storia d’amore fra i Maglioni Rossi e la montagna che ha visto nascere e crescere sui suoi torrioni di calcare la meglio gioventù dell’alpinismo lombardo e italiano. Una storia fatta di piccole e grandi imprese, di memorabili momenti di amicizia e goliardia, di personaggi celeberrimi e di semplici appassionati che, oggi come cento anni fa, continuano a sognare i sentieri, le creste, le guglie e i canaloni della montagna “ripida e ferrigna”. Il libro, uscito in tutte le librerie italiane il 23 giugno 2020 con la casa editrice Rizzoli, ripercorre la storia di 70 anni di vita dei Ragni di Lecco, uno dei più prestigiosi gruppi alpinistici del panorama internazionale, dalle origini sino alle recenti avventure in Patagonia e al Bhagirathi IV. Quella di Serafino Ripamonti al Rifugio Rosalba, non sarà una presentazione tout court del libro, ma ricostruirà, avvalendosi anche di immagini storiche e di materiali video inediti appartenerti gli archivi storici dei Ragni e non solo, la storia dell’arrampicata in Grignetta. Sul solco dell’omaggio a Cassin di In Grigna! Festival, Serafino Ripamonti riprende simbolicamente il racconto e svela la Grigna degli anni Trenta e narra in profondità l’eccezionale generazione alpinistica del dopoguerra, da Bonatti a Mauri. Attraverso l’alternanza di parola e immagine, racconti e filmati inediti, l’autore porterà il pubblico alla scoperta del mondo leggendario del gruppo di alpinisti che ha fatto la storia della Grigna e dell’arrampicata mondiale, svelando gli aneddoti più divertenti e le storie più epiche. Insieme con l’autore il pubblico percorrerà i passaggi generazionali e le trasformazioni del mondo alpinistico, esplorando il meno conosciuto Alpinismo invernale in Grigna e il presente delle imprese dei Ragni di Lecco nei luoghi più remoti del mondo.

Alle 15.00 il terzo incontro, assolutamente inedito: Ivano Zanetti, storico chiodatore della Grigna che negli anni Ottanta ha aperto diverse vie, presenterà in prima assoluta la richiodatura di una via sulla vicina Piramide Casati dedicata ad Achille Pasini, storico gestore del Rifugio Rosalba. Il desiderio di Ivano Zanetti- all’interno di un progetto più ampio di rivalorizzazione delle vie della Grigna, alcune delle quali rimaste irripetute perché chiodate in modo tradizionale– è infatti quello di rendere la via Achille Pasini accessibile agli amanti della Grigna. Attraverso foto e video raccolti durante il lavoro in parete e il suo racconto il pubblico potrà riscoprire una via quasi dimenticata e conoscere il lavoro che c’è dietro alla chiodatura di una via alpinistica di notevoli difficoltà (la via Achille Pasini, è una via di 6 tiri di circa 280 metri, un 7b – 6b+ obbl., molto varia, con tiri di placca e placca strapiombante). Il rifugista Achille Pasini, uomo carismatico e appassionato, stroncato dalla leucemia nel 2006, era negli anni ’70 e ’80 un punto di riferimento per gli alpinisti della Grigna della sua generazione: sapeva aggregare le persone attorno alla passione per la montagna, diventando un padre dei giovani alpinisti, a cui forniva appoggio e sostegno negli anni di apertura e di scoperta delle vie più dure ed inaccessibili della Grigna. Proprio con Achille Pasini, Ivano Zanetti era salito negli anni ’70 per la prima volta sulla stessa parete sullo Spigolo Vallepiana e proprio a lui dedica la richiodatura della via Pasini. L’incontro sarà anche l’occasione per raccontare gli anni Settanta vissuti dai due alpinisti in Grigna. Con Ivano Zanetti dialogheranno Serafino Ripamonti e il fotografo, filmmaker e scrittore Manrico Dell’Angola, il cui libro Uomini fuori posto è stato da poco riedito da Idea Montagna Edizioni.

Al tramonto tornano al Rifugio Rosalba i danzatori Alice Beatrice Carrino e Giuseppe Morello che chiuderanno la giornata con una suggestiva improvvisazione di danza sulla cresta della montagna, palcoscenico naturale dell’evento In Grigna!

Tutti gli incontri e la performance sono a ingresso gratuito. Dopo questa giornata di cultura e valorizzazione della montagna, il Rifugio Rosalba e Campsirago Residenza danno appuntamento al 2021 con la seconda edizione del festival In Grigna!

L’evento In Grigna! è organizzato dal Rifugio Rosalba con la collaborazione di Campsirago Residenza e la partecipazione dei Ragni di Lecco. Ha il patrocinio del CAI, sezione Milano.

Direzione artistica e organizzativa:
Alex Torricini e Mattia Tettamanzi, gestori del rifugio Brioschi e del rifugio Rosalba.

Chiara Brambilla, filmmaker e autrice di documentari. Tra i suoi documentari Lo Zio Sem & il Sogno Bosniaco e Divine andati in onda in Italia su Rai3/5, in Finlandia, Canada, Argentina e Australia. Realizza Sciare in salita, documentario sullo scialpinismo, prodotto dal CAI di Milano, che partecipa a diversi festival, tra cui il Trento Film Festival e Ushuaia Shh Mountain Film Festival. Realizza documentari per aziende, tv e varie realtà culturali italiane. Collabora con case di produzione milanesi e diversi festival del cinema documentario, tra cui  il Filmmakerfestival di Milano.