Verbania: incontriano la sua cultura, diffusa dai musei alle chiese

Proseguendo il viaggio nel territorio verbano, del quale vi abbiamo fatto partecipi nei precedenti tre articoli, e che vi invitiamo leggere a ritroso cliccando qui, ci addentriamo nella ricchezza dell’arte, tra musei e chiese:

Palazzo Viani DugnaniMuseo del Paesaggio: dal 1914 il palazzo Viani Dugnani ospita il Museo del Paesaggio, fondato nel 1909 dal Prof. Antonio Massara, la più importante istituzione culturale della città. Il Professore aveva individuato nel paesaggio il maggior valore del territorio del Verbano e riteneva che fosse indispensabile difenderlo “dal basso”, con la presa di coscienza del suo valore da parte della popolazione. Attualmente il museo è organizzato in cinque sezioni dedicate a pittura (con una ricchissima collezione che comprende anche opere di Luigi Litta, Daniele Ranzoni, Carlo Fornara, Eugenio Gignous, Guido Cinotti, Mario Tozzi e moltissimi altri), scultura (con 22 opere di Giulio Branca e 53 di Arturo Martini), gipsoteca Troubetzkoy (con 300 gessi dello scultore, russo di origine, ma intrese di nascita), archeologia e fotografia.

Casa Resistenza

La Casa della Resistenza: è stata costruita a Verbania nel luogo in cui, il 20 giugno 1944, sono stati uccisi 42 partigiani dalle SS-Polizei. Adiacente alla costruzione si trova l’area monumentale denominata Parco della Memoria e della Pace, che ospita il memoriale dedicato ai morti per la libertà e la democrazia: un lungo muro su cui sono incisi i nomi di più di 1200 persone che sono cadute durante la lotta di liberazione nei territori attorno al Verbano. Oggi, l’Associazione che gestisce la Casa della Resistenza, svolge attività di studio e di ricerca ed è impegnata nella trasmissione delle memorie, specialmente alle nuove generazioni, anche tramite l’organizzazione di “Tour della Memoria”, passeggiata guidata attraverso i luoghi del lago toccati dalla Seconda Guerra Mondiale. La biblioteca “Aldo Aniasi”, ubicata all’interno della Casa, raccoglie, archivia e cataloga la documentazione storica e culturale relativa al periodo.

Istituto di Ricerca sulle Acque – CNR: fondata nel 1938 come Istituto Italiano di Idrobiologia Dott. Marco De Marchi per onorare le volontà testamentarie dell’omonimo appassionato naturalista milanese, con i suoi 82 anni di storia è una delle stazioni limnologiche più antiche d’Europa. Dopo la ristrutturazione del 2001, l’Istituto è diventato parte di una rete più ampia di Istituti, che comprende anche Firenze, Pisa e Sassari; la sede di Verbania conta circa quaranta impiegati tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo, tutti impegnati nella ricerca di base e applicata, dall’ecologia delle acque dolci alla limnologia, dalla teoria ecologica agli studi sulle deposizioni atmosferiche e molto altro.

Casa del Lago: museo interattivo dedicato al lago, raccontandone i segreti e insegnando a viverlo con visite guidate, laboratori didattici per bambini di tutte le età di carattere scientifico ma anche artistico, culturale e tecnologico. L’idea di costruire questo museo è nata nel 1997 dal Consiglio Comunale dei Ragazzi e, oltre alla parte museale, conta anche due laboratori di chimica e biologia, dotati dei mezzi più moderni, che raccolgono e analizzano campioni ambientali. Si trova all’interno di Villa Simonetta, prestigiosa dimora che nel 1862 ha ospitato Giuseppe Garibaldi.

Basilica di San Vittore: costruita nel XVIII secolo in sostituzione della chiesa romanica preesistente, è stata consacrata nel 1752 non ancora terminata. La facciata, la cupola, il campanile e il pronao sono stati costruiti tutti in epoche successive; restauri recenti hanno ridato vita agli affreschi settecenteschi che decorano tutta la superficie interna della chiesa. In una cappella, inoltre, è conservato un dipinto giovanile di Daniele Ranzoni.

Chiesa di San Leonardo: costruita in un luogo dove prima sorgeva un’altra chiesa, è caratterizzata da un sagrato ampio e scenografico. L’edifico, consacrato nel 1950, conserva quattro tele del pittore Tanzio da Varallo e un quadretto venerato come miracoloso raffigurante S. Carlo; il campanile della chiesa, con i suoi 65 metri, è il più alto di tutto il lago.

Villa San Remigio – foto Massimiliano Bonino.jpg

Oratorio di San Remigio: l’edificio, uno degli esempi più significativi di architettura romanica sul territorio, viene citato per la prima volta in una bolla papale del 1132. L’Oratorio presenta tracce di differenti fasi costruttive, tutte tra l’XI e il XII secolo; al suo interno conserva pregevoli affreschi medievali, come un Cristo benedicente dell’XI secolo nell’abside.

Chiesa di Madonna di Campagna: suddivisa in tre navate, sormontate da un tiburio ottagonale a loggiato, può vantare affreschi realizzati da Aurelio Luini e Carlo Urbini a decorazione delle sue tre absidi. La cappella della Madonna delle Grazie, invece, ospita un affresco del XV secolo e tele dipinte da Camillo Procaccini. Il pulpito e il coro, in legno, risalgono alla fine del Cinquecento.

Oratorio dei Ss. Fabiano e Sebastiano: posto in cima a una scalinata molto scenografica che conduce alla riva del lago, l’edificio presenta ancora alcune tracce della primitiva costruzione romanica, risalente all’ultimo quarto del XII secolo. Recenti restauri hanno riportato alla luce frammenti di affreschi risalenti al Quattro e Cinquecento.

San Pietro Trobaso

Chiesa di S. Pietro: situata all’imbocco delle valli che si aprono alle spalle della città, viene ricostruita tra il XVI e il XVII secolo seguendo lo stile rinascimentale; di particolare interesse è il tabernacolo piramidale costruito dall’intagliatore Bartolomeo Tiberino e i pulpiti di Antonio Pino. Gli ultimi restauri stanno tutt’ora portando alla luce tracce di affreschi realizzati intorno alla prima metà del Cinquecento. La sua esistenza è attestata dal 1031 e oggi rimangono il campanile e alcune tracce nella muratura.

Chiesa di Santa Lucia: conserva al suo interno gli otto tondi dipinti a olio da Mario Tozzi che, per i personaggi rappresentati, si è ispirato a parenti e abitanti del luogo. Nato e cresciuto sul lago, resta legato alla sua frazione (Verbania Suna) per tutta la vita: suo è anche il progetto del Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, di fronte alla facciata della chiesa.

Sul prossimo ed ultimo articolo vi  faremo conoscere la cucina e i sapori del territorio, così chi ama viaggiare, dpcm permettendo, potrete visitare questi luoghi e assaporare non solo la cultura ma anche i suoi piatti della tradizione.