Il sipario del Baretti riapre con ‘Un tram che si chiama Desiderio’ – in streaming domenica 21 marzo

UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO
domenica 21 marzo 2021 ore 20.00 streaming  @cineteatrobaretti
con: Olivia Manescalchi, Riccardo Livermore, Federica Dordei e Marcello Spinetta
testo di Tennessee Williams
regia Giulio Maria Cavallini
scene e costumi Eleonora De Leo
progetto sonoro Alessio Foglia
luci Alberto Giolitti
assistente alla regia Lidia Margiotta
e le voci di
Maria Grazia Solano, Giancarlo Judica Cordiglia, Marco Imparato, Elena Cascino, Leonardo Filoni

Grazie a un immenso sforzo delle compagnie, degli attori e delle maestranze al completo il sipario del Baretti riapre e domenica 21 marzo andrà in scena “Un tram che si chiama Desiderio“, il nuovo spettacolo della stagione 2021 diretta da Rosa Mogliasso. 

Torna lo streaming con un classico teatrale che rappresenta sicuramente una sfida “pericolosa”, una scelta dettata dal desiderio di sottolineare i temi che incredibilmente, a quasi ottanta anni di distanza, sono ancora attuali: secondo l’ultimo report della Polizia di Stato nel 2019 ogni giorno 88 donne sono state vittime di atti di violenza fisica e psichica, una ogni 15 minuti.

Non è solo la violenza coniugale a essere ancora attuale, ma anche l’atteggiamento remissivo e complice della donna che spesso ai giorni i nostri si comporta ancora come Stella negli anni ’40 trovando delle scusanti per giustificare il compagno aggressivo e violento. La forza di Un tram che si chiama desideriè stata quella di affrontare temi scottanti come l’omosessualità, la pedofilia e il disagio mentale, una forza che scosse il mondo teatrale del dopoguerra e che ancora fa riflettere.

Tra le righe si trovano potenti spunti di riflessione che portano a osservare con occhi più consapevoli i rapporti di forza tra i due sessi e la loro deriva: la tensione del testo gioca sulla fragile linea di confine tra la crisi di coppia e la follia. Far rivivere Blanche significa quindi cercare di decifrare i tormenti di una donna alla ricerca di un riscatto impossibile. L’ ossessione di Tennessee Williams per la figura femminile e le sue molteplici sfaccettature psicologiche gioca a favore di una rivisitazione in chiave contemporanea della difficoltà di sviscerare dinamiche estremamente complesse.

La scelta di ridurre il cast ai quattro personaggi nasce per enfatizzare quanto sia difficile trovare la persona giusta a cui chiedere aiuto nelle difficoltà: coloro ai quali Blanche tenta di aggrapparsi sono in realtà quelli che determinano il precipitare degli eventi. I personaggi “altri” dell’opera saranno quindi solo voci, ombre che Blanche cerca di allontanare col terrore che il passato possa ripresentarsi. Il passato però ritorna con i suoi fantasmi resi più spaventosi dal trascorrere del tempo e dalla consapevolezza frustrante di un destino che sembra essere inevitabile e non modificabile.

L’intenzione di questa regia è far riflettere sul rapporto dell’autore con la condizione della sorella Rose, vittima di una società che l’ha etichettata come pazza anziché prendersene cura, e sottolineare quanto il bisogno di affetto e il terrore della solitudine di Blanche sono i sentimenti che ci accomunano nel difficile periodo che stiamo vivendo.

Rose rivive in Blanche, una donna alla ricerca di un riscatto impossibile di cui cerchiamo di decifrare i tormenti e i passi falsi in una società in cui quello che dovrebbe essere il porto naturale, la famiglia, si rivela essere il luogo del “giudizio”.
La famiglia rappresenta l’ultima speranza fino a quando la forza del passato sovrasta il presente rendendo impossibile un futuro diverso.

“Chiunque lei sia, mi sono sempre affidata al buon cuore degli estranei”

Altre info per collegarsi su questo link: https://www.cineteatrobaretti.it/