I Poeti Maledetti di Francesca Macrì e Andrea Trapani, al TeatroBasilica dal 14 giugno

14 – 17 giugno:
I POETI MALEDETTI _ N.1 IO E BAUDELAIRE _WHO WANTS TO LIVE FOREVER?
Un progetto di compagnia Biancofango con Andrea Trapani
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
traduzione dal francese Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
luci Gianni Staropoli
consulenza al pianoforte Irene Ninno
direzione tecnica Massimiliano Chinelli
produzione Fattore K
Ore 20.30

I Poeti Maledetti _ N.1 Io E Baudelaire _Who Wants To Live Forever? un progetto di compagnia Biancofango con Andrea Trapani sarà in scena al TeatroBasilica dal 14 al 17 giugno alle 20,30; drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani, regia Francesca Macrì.

Fa quasi paura leggere oggi i poeti maledetti, questa combriccola di creature angeliche e ostinate, schiacciati da tragiche urgenze. Fa paura vederli e immaginarli in preda all’odio per i contemporanei, non più giovani – e cosa allora? – a ragionare con la precisione di un orefice sulla parola oscura, in balia sì degli eccessi, ma più di tutto di una fecondità e di un’intransigenza stilistica assolute. Ne avremmo bisogno oggi più che mai. Ma nel moto dell’anima che la commozione ci dona quando le parole ci incantano e ci tramortiscono, ci pugnalano e ci stupiscono, abbiamo più volte pensato che esistesse un legame anomalo, forse maleducato, fra pianoforte e verso. E così abbiamo deciso di attraversarlo, di provare a indagarlo. Fra il corpo del pianoforte, impetuoso e imponente, e il corpo della parola, saettante e tagliente, noi abbiamo messo il corpo dell’attore. Si muove fra musica e verso, s’insedia in quella solitudine di cui sono e siamo, tutti, portatori, e si mostra sul palcoscenico. Si rende disponibile ad attraversare e a essere attraversato. Si fa strada nella notte, si fa canto alla luna, si fa cielo tetro e greve, si fa albatro e prova a volare. Maldestramente, maleducatamente, forsennatamente, devotamente. Un attore, il suo pianoforte e Baudelaire. Io e Baudelaire, primo passo di una trilogia dedicata ai poeti maledetti, è un richiamo, un’invocazione alla poesia, la direzione di un ritorno. È un dialogo con se stessi, è la ricerca delle parole, è stare sulle parole e accettare che siano importanti. Io e Baudelaire è una domanda banale, semplice, autentica: ma se uno da piccolo vuole essere come Baudelaire, da grande che cos’è? Ma se uno, da piccolo, legge di nascosto le poesie, da grande cosa può diventare? Esiste un bambino che in un tema, a scuola, abbia scritto: io da grande voglio fare il poeta? Che cos’è un poeta? Baudelaire: il poeta maledetto, il poeta da cartolina, da tazza souvenir dopo un viaggio a Parigi, da poesiola da studiare a memoria prendendo l’autobus a sedici anni, il poeta delle puttane, dei vicoli la notte, il poeta delle ossessioni, delle 865 lettere alla madre, il poeta delle contraddizioni, non voluto, non riconosciuto quando ne avrebbe avuto davvero bisogno, non amato, senza un soldo e soprattutto solo, solo, solo. È sconfinata la solitudine che ci butta addosso. Ma che cos’è un poeta? Non molti anni fa qualcuno cantava davanti a migliaia di persone: Who wants to live forever? Forse Baudelaire se lo avesse sentito gli avrebbe voluto rispondere. Ma vogliamo davvero vivere per sempre?

Prenotazione obbligatoria.
Biglietto prezzo unico 15 Euro
TeatroBasilica Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 – info@teatrobasilica.com

Marketing: comunicazione@teatrobasilica.com

Direzione: direzione@teatrobasilica.com

Biglietti 15 euro
Orario spettacoli 20|23 maggio 19.00 – 4|6 giugno e 14|17 giugno ore 20.30

Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19

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