Al teatro Arcimboldi la trasposizione de ‘L’Attimo Fuggente’ – pluripremiato film con Robbie Williams, prodotto da STM e interpretato da Ettore Bassi

Al TAM Teatro Arcimboldi di Milano  è in scena,  ma ancora solo fino a stasera, lo spettacolo “L’ATTIMO FUGGENTE“, prodotto da STM – Scuola del Teatro Musicale, che porta in scena la trasposizione teatrale del film cult interpretato da un indimenticabile Robin Williams e che quest’anno compie il trentaduesimo anniversario dalla consacrazione sul grande schermo dove ha primeggiato con l’Oscar per la miglior sceneggiatura nel 1990.

Per altre notizie sullo spettacolo, cast, orari e prezzi, vi rimandiamo al nostro nostro articolo di presentazione

LA TRAMA
Nel 1959 l’insegnate di letteratura John Keating viene trasferito al collegio maschile “Welton”. John è un professore molto diverso dai soliti insegnanti: vuole che i ragazzi acquisiscano i veri valori della vita, insegnando loro a vivere momento per momento, perché ogni secondo che passa è un secondo che non tornerà mai più. Cogliere l’attimo è ciò che veramente conta, e vivere senza rimpianti. L’entusiasmo di Keating conquista lo studente Neil Perry componente della setta segreta “I poeti estinti” di cui fa parte anche Charlie Dalton.

LA RECENSIONE
Una riscrittura ritmata, con energetici dialoghi fluidi che, come nello stesso film, lascia trapelare una forzata targhettizzazione della formazione e un’esagerata omologazione voluta ed imposta sugli studenti del college maschile Welton Academy. Il cast porta in scena la trasposizione del film di successo, ma sono evidenti le capacità attoriali e l’ottima intesa sulla scena, frutto di attente prove, con un risultato dinamico e zeppo di un ritmo curato anche nelle pause, ma soprattutto nei controcampi attoriali.

Una delle anime della sceneggiatura porta il messaggio importantissimo che è la poesia, l’attenzione nei confronti dell’arte e di conseguenza all’amore che è vivo negli adolescenti e, fiorisce ancora di più, in soggetti giovani. Questo è il messaggio primario che, se stimolato e acceso da qualcuno, in questo specifico caso dal prof Keating, interpretato da Ettore Bassi, può permanere per sempre ed essere fondamentale per la crescita personale e della comunità, sia che si vive, ma anche, che si viene a creare grazie alla ricerca artistica.

Straordinario il cambio di intensità e di tensione scenica che si vive ad un certo punto dello spettacolo, ma non è il caso di spoilerare troppo per evitare di far perdere il gusto della scoperta a chi andrà a vedere questo capolavoro.

Quello che invece va detto è che l’intera platea del teatro Arcimboldi, ha vissuto il gelo, la rabbia, il dolore, e tutte le emozioni generate dal teatro, sia per la trama, ma soprattutto per la bravura di tutto il cast di attori, che per le azzeccate scenografie  e le suggestive musiche, così come il sapiente uso delle luci penombre che rendono questo spettacolo  intenso  e profondo.