Al Teatro Martinitt, la commedia ‘Una stanza al buio’ sbalordisce il pubblico

Recensione di Gabriella Papa.

In scena fino al  20 febbraio al teatro Martinitt “Una stanza al buio”, una particolare commedia ‘noir’ che con ironico disincanto fa incuriosire e sbalordire il pubblico.

Lo spettacolo nasce  dal testo del commediografo-drammaturgo Giuseppe Manfridi e diretto da Francesco Branchetti, vede in scena Alessia Fabiani e Claudio Zarlocchi. 

Per altre notizie, date orario e cast  vi rimandiamo all’articolo di presentazione.

LA RECENSIONE:
I due personaggi si trovano in una garconnière e, intorno a una sagoma di gesso sul pavimento che indica il luogo di un crimine, dibattono intensamente in un’aria tossica e insostenibile per la macabra e sconveniente situazione che si crea nella stanza.

La discussione tra i due inizialmente innocua, diventa sempre più imprudente e folle con lei fortemente supponente laddove in contrapposizione lui supplichevole e oppresso.

I protagonisti oscillano maliziosamente e impietosamente tra l’interpretazione e le molteplici poetiche e astruse parole, in un’agghiacciante ed ermetica dinamica di interrogatorio e imbroglio.

La recita è densa di sagaci macchinazioni, reciproche accuse, tra insinuazioni, indovinelli, pesanti sfoghi e rivelazioni.

Su artistiche e assurde battute l’uomo e la donna, si destreggiano abilmente sulla scena del crimine e “nella stanza al buio” lasciandola finalmente e completamente avvolta dal mistero.

Consigliato per trascorrere qualche ora di intelligente  e divertente evasione.