Il Teatro San Babila, apre la sua stagione con ‘Nascondino’, uno spettacolo dall’alto valore pedagogico

Si è tenuta ieri, sulla piattaforma Zoom,  la conferenza stampa dello spettacolo “Nascondino” di Tobia Rossi, che sarà in scena dal 18 al 20 febbraio al Teatro San Babila di Milano.

Per inaugurare la sua stagione il direttore artistico Marco Vaccari,  non poteva scegliere  di meglio, dopo due anni di chiusura forzata, dovuta alla pandemia, dalla quale non siamo ancora usciti pienamente, ma che piano piano ci stiamo lasciando alle spalle.

Alla Conferenza il direttore artistico, prendendo la parola confermava di aver scelto convintamente questo spettacolo per il suo profondo valore educativo. Aggiungeva che secondo lui meriterebbe di stare in scena molto più tempo che solo per poche repliche e si augura che possa andare sui palchi di molti teatri ancora per  tanto tempo, a tal punto che i due protagonisti crescano e abbiano bisogno di essere sostituiti da altri adolescenti.

Anche  il regista Fabio Marchisio,  nel suo intervento ne tratteggiava i contenuti dello spettacolo e delle difficoltà incontrate per andare in scena a causa della pandemia, ma che i risultati ottenuti fino ad adesso fanno ben sperare.

Molto positivo anche Giuseppe Di Falco, produttore dello spettacolo, che tra le altre cose precisava che sta lavorando con diversi assessorati alla cultura, affinchè l’opera teatrale possa raggiungere con il suo messaggio più  giovani possibili nelle scuole.

Intervenivano pure i due giovani protagonisti Andrea Manuel Pagella (15 anni) e Luca Vernillo De Santis (16 anni), molto soddisfatti dei loro ruoli.  I due adolescenti, nonostante la giovane età, hanno già a loro attivo diverse esperienze artistiche e riferivano di aver ricevuto molto da questa esperienza. Luca in particolare, affermava di essere sicuro che lo spettacolo “spaccherà”  e di non vedere l’ora di essere sul palco del San Babila e incontare il pubblico, ma soprattutto fare appello ai suoi coetani di venire a teatro.

Di questo spettacolo  ne avevamo  già parlato in occasione del suo debutto, in prima nazionale, lo scorso autunno,  al Teatro Santa Giulia di Brescia – leggi qui

Il Trailer video: https://youtu.be/vQxAGklqvEc

SINOSSI DELLO SPETTACOLO
Nascondino parla di Gio, un adolescente fermamente convinto che nessuno lo ami. Non i suoi genitori o i suoi insegnanti, per non parlare dei suoi compagni di scuola, che lo scherniscono costantemente e lo affliggono con umilianti torture e violenze crudeli.
Decide, quindi, di fuggire da quel mondo ostile e nascondersi nel suo rifugio segreto. Tutti lo cercano per giorni senza successo, finché Mirko, uno dei suoi compagni di classe, più vicino al gruppo dei bulli, lo trova per caso durante una passeggiata. Gio lo prega di non rivelare il suo segreto, rendendolo complice del suo piano, e costringendo la loro relazione a prendere una svolta inaspettata.

LA DRAMMATURGIA
Il testo di Tobia Rossi, si lega al mondo della riflessione pedagogica sull’adolescenza, diventando un potente strumento di comunicazione, formazione e denuncia sociale, attraverso un progetto pedagogico e formativo, pensato e sviluppato per gli studenti, ma anche (e soprattutto) per il pubblico adulto.

Partendo da questi presupposti, “Nascondino” mette in scena la storia di due adolescenti accomunati dal desiderio di fuga, di rivalsa e di amore. Un racconto delicato ma potente e profondamente attuale per i suoi temi ancora troppo scomodi e non del tutto metabolizzati. Un viaggio alla scoperta del mondo emotivo degli adolescenti, del fenomeno del bullismo, della più comune dipendenza dai social, del rapporto con il loro corpo e il sesso, con la scuola, il tutto nel contesto sociale in cui vivono.

PER SAPERNE DI PIU’
“Nascondino” è una favola nera sulla difficoltà di essere sé stessi all’interno di un tessuto sociale dominato dalle logiche della violenza, dalla promozione della paura, dal machismo interiorizzato, dalla mancanza di comunicazione che genera solitudine.

Si mescolano i generi, dal thriller al melò, dalla black comedy al racconto di formazione e si evocano immaginari pop dal mondo delle serie tv, della letteratura e del cinema (Tobia Rossi).

“Ci sono storie che devono essere raccontate ad una platea più ampia.

Il teatro assolve il compito di rappresentare la realtà, sottolineando spaccati di vita che fotografano la società di oggi. Storie autentiche che meritano attenzione e approfondimento che restituiscono consapevolezza e coscienza. Il teatro supera il teatro e si lega alla pedagogia come strumento di crescita, di formazione e di grandi riflessioni.”

Questo il pensiero di Giuseppe Di Falco, produttore dello spettacolo con la Montessori Brescia Società Cooperativa Onlus, che raccoglie la sfida in un momento delicato per tutti.

Rosa Giudetti dice:Sono molto contenta che come Cooperativa Montessori Brescia siamo riuscite a co-produrre questo spettacolo e che Brescia sia capofila di un progetto teatrale e pedagogico di questa portata. Ringrazio l’Amministrazione comunale, in particolare l’Assessora Roberta Morelli, per aver creduto in questa iniziativa. La storia di Gio e Mirko può aiutarci a comprendere quanto delicato sia il mondo emotivo degli adolescenti e quanto profondo possa essere l’abisso che si cela dietro i loro silenzi. Un aiuto importante che come adulti potremo ricevere grazie ad un’impalcatura pedagogica di grande valore che accompagnerà il Progetto in ogni sua fase.

Lo spettacolo, infatti, si avvale della prestigiosa firma del prof. Raffaele Mantegazza, docente di Scienze umane e pedagogiche dell’Università Bicocca di Milano, che ne cura gli aspetti formativi e
pedagogici del progetto, affermando:
Due ragazzi che condividono uno spazio ristretto, i loro corpi, i loro odori, i loro pregiudizi e le loro sofferenze. Quello che si mostra nello spazio di questo spettacolo è un microcosmo dell’adolescenza e di tutte le sue difficoltà in un mondo che giudica, etichetta, condanna ma non capisce e forse soprattutto non ama. Una piccola grande tragedia che unisce e divide due sensibilità attraverso la carnalità delle loro presenze, recuperata e persa al di là dell’invasione degli schermi”.

L’opera, inedita in Italia, con l’attenta ed empatica regia di Fabio Marchisio e la colonna sonora, inedita, in surround 4.1 dal gusto cinematografico di Eleonora Beddini, ha vinto il primo premio del Mario Fratti Award 2019 , presentato a New York City, presso l’Italian Cultura.

LA MOSTRA
In occasione delle repliche milanesi, sarà allestita nel foyer del teatro San Babila la mostra fotografica Being Gio e Mirko. Il lavoro di reportage, svoltosi tra settembre e ottobre 2021, ha visto l’autore, Marco Foglia (vincitore di “Edition 365”, il concorso indetto da 1854 e dal The The British Journal of Photography in collaborazione con NewArt.City), alle prese con la documentazione di ogni aspetto di Nascondino, al fine di creare un racconto che potesse parlare sia del progetto pedagogico-teatrale che dell’adolescenza ai giorni nostri.

A conferma del valore teatrale, sociale e pedagogico, Nascondino, oltre ad aver ricevuto il primo premio Mario Fratti Award 2019, è patrocinato dal Comune di Brescia, dalla Città metropolitana di Bologna e dal Centro Pedagogico “Officina EducAzione”.

NASCONDINO
Teatro San Babila
Corso Venezia, 2/A, 20121 Milano

Calendario degli spettacoli
18 febbraio 2022 ore 20.30
19 febbraio 2022 ore 15.30 e ore 20.30
20 febbraio 2022 ore 15.30

Biglietti online: https://bit.ly/3uHaudK
Biglietteria telefonica:
02 46513734 – dal martedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17

BIGLIETTI
(inclusa prevendita)
Intero – € 27
Over 65 – € 25
Studenti – € 12
Under30 – € 20
Insegnanti di ruolo – € 20
www.nascondinolospettacolo.it
info@teatrosanbabilamilano.it
Trailer video: https://youtu.be/vQxAGklqvEc