Un focus spassionato, ma non superficiale, sulla crisi e ritorno di fiamma della coppia

Ricordatevi che rompere un rapporto è una tragedia per entrambi…
Partendo dal riverbero di un vecchio consiglio di un amico, che tutti potremmo potenzialmente avere, proviamo a dire la nostra sulle separazioni coniugali, cioè il rompere quel contratto di vita con il quale ci si promette reciproco amore e assistenza che, se sugellato davanti a un  ministro di una qualsiasi fede, diventa più o meno “finchè morte non ci separi“.

Questo però è solo la teoria, perchè nella pratica,  di etermo ci sta ben poco. Infatti, specie negli ultimi 30 anni, pare vada  sempre più di moda separarsi per poi divorziare, e si fa con tanta leggerezza, che a volte rasenta l’incoscienza.

Quando prima lo vedavamo nei film americani ci si meravigliava con quanta leggerezza e con quale rapidità ci si sposava e ci si separava.

Ora se solo analizziamo i dati statici scopriamo che oggi, ci sarebbero 48 divorzi ogni 100 matrimoni che un matrimonio su due finisce con la separazione.  Non si può neanche dare la colpa alla legge sul divorzio che è stata introdotta in Italia il 1° dicembre del 1970, perchè è stata sicuramente una legge di civiltà, così come lo è stata quella recente sulla regolazione delle unioni civili, infatti  cinque anni  dopo, su 100 persone sposate non si raggiungevano 3 divorziati. E allora cosa è successo?

Semplicemente siamo cambiati noi e non sempre i cambiamenti sono in meglio: sia l’uomo che la donna hanno cominciato a  confondere i loro ruoli sempre di più. Oggi la donna non fa più la donna e l’uomo non fa l’uomo, così come lo aveva pensato la natura e come per secoli in tutte le culture è stato.

E’ un vantaggio, uno svantaggio?
Ai posteri l’ardua sentenza, si suol dire in questi casi!

Però i risultati dell’odierna società, della famiglia in particolare sono sotto i nostri occhi e nessuno può dire che siano ottimali. Poi se si vuole si può dare colpa ai servizi sociali, alla politica della famiglia o al welfare: stressati dal bisogni continui di produrre sempre più denaro per stare sempre meglio e soddisfare sempre più necessità, il più delle volte inesistenti, perchè rispondono solo alle logiche del consumismo.

Per fare un discorso obiettivo però c’è anche da dire che cercare di ricucire ciò che ormai è finito è molto complicato. Per farlo il metodo più sbagliato è quello di cercare ragioni nell’una o nell’altra parte,  ma se esiste ancora un dialogo, serve invece riuscire insieme a gettare definitivamente la chiave del passato, cancellare ogni cosa e ricominciare con il massimo rispetto reciproco e magari da fratello e sorella, fino quando non si ritrova quella complicità perduta.

Questo non è facile ma, forse, l’unica strada percorribile se si vuole tenere fede al contratto e al giuramento d’amore, non fosse altro che   che per i figli frutto di questo amore.

A cosa serve, di volta in volta, urlarsi addosso tutti i difetti, anche violentandosi  verbalmente e talune volte fisicamente? Tanto  la tranquillità non la si trova così e allora tanto vale chiudere subito e ognuno ricominciare daccapo per la propria strada, con tutte quelle difficoltà che ci saranno e che scoprirete dopo e,  sicuramente, pentirsi per non aver fatto prima quello che  ancora si poteva fare ma che si reputava impossibile.

Poi, sicuramente accecati dai mille piccoli problemi, difficilmente spiegabili e riconoscibili, ma che si  ingigantiscono nell’animo provato di ognuno e, non volendo più neanche riconoserli, saranno difficili da tradurre e risolverli.

Dipende quindi da voi e, se sarete capaci di ricominciare senza scorie passate, ma con vita nuova e sicuramente servirà ingoiare qualche rospo.

Se questo avverrà  i vostri problemi si dissolveranno come neve al sole e risboccerà l’amore, fatto anche di ascolti reciproci, di silenzi per poi arrivare ad una maggior serenità  che non faccia male.

Ma queste sono solo parole e spesso le parole vanno al vento ed è difficile ascoltarle….