Il Prestito di Jordi Galceran, uno spaccato di quotidianità, al Teatro Martinitt solo fino a domani

Sarà in scena solo fino a domani 16 ottobre 2022 lo spettacolo de “IL PRESTITO” di Jordi Galceran, affidato all’interpretazione di due validissimi attori,  Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti per la regia di Giampiero Solari, che ha aperto la stagione di prosa  del Teatro Martinitt di Milano.

Per altre info sullo spettacolo vedi il nostro articolo di presentazione.

RECENSIONE:
Inizio divertente, leggero, attuale e coinvolgente al Martinitt, con la commedia “Il prestito” di Jordi Galceran, nella cui trama  ritroviamo uno spaccato di vissuto quotidiano, di una economia sempre in difetto.

Una scena minimal, habitat ideale per l’incontro dei protagonisti: Pino Quartullo, il bancario ostile e contrario a elargire un prestito tanto minimo quanto urgente a Gianluca Ramazzotti, uomo che si qualifica onesto e che può addurre come garanzia solo la “sua parola”, dicitura ormai in disuso, passepartout di rapporti passati tra finanza e umanità.

Recitazione fluente, accattivante, ricca di termini specifici, ognuno ricercato per tagliare persone e situazioni, circostanziando gli eventi presenti e futuri.

Un’apertura apparentemente banale fa da sfondo a due linee tematiche parallele: da una parte, l’uomo onesto che si trasforma in millantatore professionista, capace di far credere alla sua capacità seduttiva come metodo “punitivo” davanti al rifiuto del prestito. E’ certo di catturare l’attenzione, e non solo, della moglie del bancario e di ridurre lo stesso alla miseria, tanto da trasferirsi in un quartiere desolato, in un appartamento fatiscente… sorte già vissuta dal fratello musicista.

Dall’altra, il bancario, sicuro di sé, della sua famiglia, del suo lavoro, viene messo davanti alla fragilità delle sue certezze: una moglie data per scontata, della quale non è in grado di definire neanche un tratto particolare; una figlia incurante delle reazioni paterne, puntata solo alla risoluzione dei suoi problemi organizzativi; un lavoro che da tecnico si trasforma in lama a doppio taglio; non ultimo, un fratello sfrattato dalla moglie, preludio al colpo di scena finale.

Divertenti scambi di battute, sempre più serrati, man mano che le problematiche emergono. Quanto vale il denaro? E quanto i rapporti, le relazioni? Non basta la bilancia a stabilire la disuguaglianza dei due fattori, ci vuole un vissuto capitato all’improvviso… allora sì che ciò che era ovvio diventa irraggiungibile; ciò che si desiderava rimbalza nella vita altrui, come scivolato dalle mani…

Sicurezza e fragilità cambiano “proprietario”: uno scambio di ruoli, un intreccio paradossale che da divertente diventa ironico, cinico. Nessuna morale, nessun consiglio eticamente corretto, ma il susseguirsi di dinamiche umane, cariche dei problemi che si affrontano ogni giorno, attraverso la lente di ingrandimento di chi ha colto il lato essenziale della vita: le relazioni, i contatti, le condivisioni che danno un senso a una umanità che ormai tenderebbe a un’autistica chiusura protettiva e limitante.

Da vedere… può far riflettere, ma a nche no… solo divertire, in modo intelligente!

 

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