Un amore illecito e passionale: Lancillotto e Ginevra al Teatro Franco Parenti  fino al 20 novembre

Lancillotto e Ginevra

L’amor cortese di “Lancillotto e Ginevra”, in scena fino al 20 novembre, nell’intima sala Tre del Teatro Franco Parenti è l’ultimo spettacolo firmato da Giovanni Ortoleva, giovane regista del panorama italiano, destinatario della menzione speciale nel “Registi Under 30” della Biennale di Venezia nel 2018 dove, nel 2019 e 2020, ha presentato due sue produzioni.

Per altre informazioni sullo spettacolo, date orari e prezzi vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione.

RECENSIONE
Nella scrittura di Favaro e Ortoleva, Edoardo Sorgente in Lancillotto, il cavaliere più valoroso della tavola rotonda, e Leda Kreider in Ginevra, la moglie del re Artù, interpretano e danno vita ad un amore romantico e drammatico.

La scenografia è buia, avvolta in una profonda oscurità, interrotta solamente da fasci di luce che sottolineano le ombre e le luci dell’amore romantico. Un cumulo di armature, unico richiamo al poema cavalleresco, simboleggia le battaglie, la morte e l’epilogo della tavola rotonda che ne scaturisce dall’amore tra i due amanti che pongono fine al regno di Artù. La musica, di evocazione elettronica, di Pietro Guarracino accompagna il viaggio di Lancillotto verso la sua amante, scandendone le scene e diventando parte integrante della scenografia.

L’amore adultero è raccontato in maniera frazionata con un susseguirsi di scene, magistralmente interpretate con il solo uso del corpo, del linguaggio e del tono, private di colori e abiti di scena. Un teatro nuovo che rappresenta in maniera contemporanea un mondo lontano, genesi degli ideali che oggi ci rappresentano.

Gli abiti scuri e contemporanei fanno scomparire la scena visiva, richiamando il profondo, l’animo, l’abisso con un pathos crescente.

I due amanti del ciclo arturiano diventano carne, sentimento, passione struggente in una tensione crescente che si conclude nel dramma e nel buio.