La grande occasione, chissà se va: uno spettacolo brillante e divertente, al Teatro Martinitt fino al 27 novembre

Ha debuttato lo scorso 11 novembre al Teatro Martinitt di Milano, lo spettacolo “La grande occasione, chissà se va” e replicherà fino al 27 novembre per divertire e rendere più leggere le serate dei milanesi.

Per altre info sullo spettacolo, date orari e prezzi, vedi il nostro articolo di presentazione.

RECENSIONE
La grande occasione, chissà se va”: non solo un titolo , ma un incipit per addentrarsi in una trama semplice di per se stessa, ma ricca di entrate trionfali da varietà o da arabesque, soffocate da sospiri d’amore inespresso, appartenente al più vivido teatro o, addirittura metateatro, condito con canzoni da musical e balli individuali o di scena.

Eh sì, non manca il corpo di ballo che, come dice Stefano Masciarelli (Alberto), il pubblico vede più come corpo, grazie alla scelta dei costumi di Graziella Pera, che sottolineano il passaggio tra i vari ambienti dello spettacolo. E’ infatti un susseguirsi veloce di momenti della rappresentazione vera e propria, spiragli di dietro le quinte, angoli sentimentali, righe di rancori e sottili ironie competitive.

Complice una scenografia rapidamente modificata da camerino di attori e attrici a balconcini modello Giulietta e Romeo, scalinate da Festival di Sanremo (grazie ad Alessandro Chiti e Maura Paparo), la “grande occasione” si presenta chiaramente: un politico innamorato della prima donna Jessica (Maria Carla Rodomonte, attrice e produttrice) potrebbe diventare il trampolino per tutti i membri della compagnia teatrale. Inizia il turbine delle richieste a Jessica per poter far parte di uno spettacolo ancora solo posto nei sogni, più che nella realtà… Ines (Cristina Pensiero) fingerà addirittura un malore per attirare le grazie di Jessica, oltre che suo amato Alberto, per il quale rinuncerebbe alla grande opportunità che le si è presentata.

Interessante l’espediente di far credere che lo spettacolo sia già cominciato… Possibile pensare di essere in ritardo e di aver perso qualcosa… nulla di tutto questo: tutto viene recuperato.

Le paure, le delusioni davanti a un “le faremo sapere” esprimono al meglio ciò che noi non vediamo nei sorrisi del capocomico (Mimmo Mignemi) e nel dolce revival tra Berta la sarta, collante tra tutti i personaggi (una brillantissima e versatile Fioretta Mari) e Remo (Daniele Derogatis), oppure nella capacità recitativa e musicale di Gigi (Matteo Tugnoli) compresse in un persecutorio senso di inferiorità; e non perdiamo Lilly (Giuditta Sin) nella sua spregiudicata ed elegante nudità.

Tanti attori, tante attrici, camaleontici, volubili, versatili… Tanti ballerini e tante ballerini, cornice o focus di molti momenti, accompagnati da un sapiente supporto musicale (grazie a Pino Perris). Un palcoscenico occupato totalmente da figure in movimento, da arredi, da luci, da colori e dall’amore per il teatro… Lo spettacolo deve continuare, con o senza il supporto del politico.
Altrettanto nella vita, più che nella finzione!!

Consigliato per una serata divertente!