Orchestra Sinfonica di Milano: La Patetica di Čajkovskij, il 19-20-22 gennaio all’Auditorium di Milano

Giovedì 19 gennaio 2023 ore 20.30
Venerdì 20 gennaio 2023 ore 20.00
Domenica 22 gennaio 2023 ore 16.00
Francis Poulenc
Concert champêtre per clavicembalo e orchestra
Petr Il’ič Čajkovskij
Sinfonia n. 6 in Si minore op. 74 “Patetica
Orchestra Sinfonica di Milano
Jean Rondeau Clavicembalo
Tarmo Peltokoski Direttore

Di Tarmo Peltokoski la stampa di settore è rimasta subito molto colpita. “Ecco a voi un genio! Peltokoski non solo ha una tecnica fenomenale, ma possiede un’energia, un istinto musicale e una chiarezza espressiva e stilistica che lasciano senza parole”.  Una dichiarazione comparsa sulle colonne della rivista francese Diapason, che rendono grazia a colui che a soli 22 anni si aggiudica per primo nella storia il ruolo di Direttore Principale Ospite della splendida Deutsche Kammerphilharmonie di Brema, per la prima volta in 42 anni.

Peltokoski arriva anche in Italia, sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano, giovedì 19 gennaio (ore 20.30), venerdì 20 gennaio (ore 20.00) e domenica 22 gennaio (ore 16.00). Un debutto in grande stile nell’ambito della Stagione Sinfonica di Largo Mahler, che lo vede alle prese con la Sinfonia n.6 in si minore op.74 di Petr Il’ič Čajkovskij “Patetica”, l’ultima delle sinfonie del compositore russo, e lo splendido Concert champêtre per clavicembalo e orchestra di Francis Poulenc, affrontato dal funambolico Jean Rondeau.

Descritto dal Washington Post come “uno dei talenti naturali più interessanti che si possano ascoltare in questi giorni su un palcoscenico di musica classica”, Jean Rondeau può considerarsi un vero “ambasciatore” del suo strumento. Il suo eccezionale talento e il suo approccio al repertorio clavicembalistico sono stati particolarmente apprezzati dalla critica musicale che lo accredita come uno dei principali clavicembalisti di oggi. Per l’occasione, una pagina novecentesca dedicata al clavicembalo, il Concert champêtre, considerato il più importante e più eseguito concerto per clavicembalo al di fuori di quelli di epoca barocca. Poulenc lo scrisse dopo aver conosciuto la leggendaria clavicembalista Wanda Landowska, e si ispira a un “antenato musicale” di Poulenc e di tutti i compositori francesi del Novecento: il grande François Couperin. Nonostante questo riferimento stilistico, il clima del pezzo rimanda immediatamente agli anni ’20 del Novecento, e per questo necessita di essere eseguito su un clavicembalo moderno e non su copie antiche, poiché l’ampiezza dell’orchestra coprirebbe i suoni del solista.

Si contrappone in maniera netta e inequivocabile la Patetica di Čajkovskij. Una sinfonia che, potrebbe dirsi, fa ormai parte del DNA dell’Orchestra Sinfonica di Milano La “Patetica” è il testamento spirituale di Cajkovskij, che moriva infatti pochi giorni dopo la prima esecuzione, avvenuta il 18 ottobre 1893 sotto la sua direzione. Resta senza dubbio il suo capolavoro sinfonico, in cui raggiunge, come mai raggiunse in precedenza, una splendida differenziazione trai singoli tempi, rendendone ciascuno un quado fedele e umanizzato della sua personalità travagliata e conflittuale. A partire dal primo movimento – Adagio.

Allegro non troppo – , un brano inquieto e pieno di tormenti e indugi, attestati dalle indicazioni agogiche che mutano continuamente, quasi testimoniando l’intima incertezza del compositore, fino all’ultimo tempo, il famosissimo Adagio lamentoso, che sboccia come un fiore già appassito dopo il terzo movimento, l’Allegro molto vivace, in cui il clima inebriante, quasi eccessivamente festoso, sembra però nascondere una sottile sofferenza, messa a tacere dall’atmosfera esultante. Forse per la prima volta nella storia, a conclusione di una sinfonia non troviamo un tempo allegro, ma un tempo lento che esprime una sconsolazione con una efficacia espressiva di rara fattura. Quanto a efficacia espressiva, non è da meno il secondo movimento, l’Allegro con grazia in 5/4.

Conferenza introduttiva
Giovedì 19/01 alle ore 18.30 si terrà una conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata dell’Auditorium di Milano. Relatori Ioana Hadarig e Valentina Trovato, intitolata “Novecento di Poulenc – L’addio di Čajkovskij”: “Tre circostanze fanno il particolare interesse del Concerto di Poulenc: l’audace ritorno al clavicembalo, strumento “antico”, nella Parigi delle avanguardie storiche (1928); il riconoscimento della grande Wanda Landowska, che ne fu prima esecutrice alla Salle Pleyel; la commissione ricevuta da una figura caratteristicamente proustiana come la principessa di Polignac, mecenate di molti compositori e artisti. Una ventata di novità costituì alla sua epoca (1893) anche la Patetica, ultima opera di Čajkovskij, soprattutto per l’impiego di quei “pianissimo” che aprono e chiudono la Sinfonia. La tradizione tardoromantica europea fece proprio questo elemento espressivo, contribuendo  così a rendere universale il genere sinfonico.” Ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 €
(galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org