Teatro Fontana – ITACA: due spettacoli di Niccolò Fettarappa Sandri, a partire dal 9 marzo

Apocalisse tascabile

Nei mesi di marzo e aprile torna al Teatro Fontana ITACA, rassegna pensata per dare voce e visibilità a nuove formazioni che presentano fresche visioni e drammaturgie originali. ITACA vuole restituire e documentare il modo di pensare-fare teatro da parte delle esordienti generazioni di artisti e le istanze di racconto del presente che emergono sempre più accanto ai linguaggi più sperimentali.In quest’ottica si inseriscono i due titoli firmati da Niccolò Fettarappa Sandri, giovane attore, autore e regista emergente che da un paio di stagioni si sta affermando sulla scena nazionale, suscitando interesse di pubblico e critica. Entrambi gli spettacoli offrono con tragicomica ironia uno sguardo disincantato sul mondo di oggi, mettendo a confronto la generazione under 30 con il nuovo sistema capitalista, il mondo del lavoro e la società dei consumi.

9, 10 MARZO APOCALISSE TASCABILE
Ideato e scritto da Niccolò Fettarappa Sandri
– Regia di Niccolò Fettarappa Sandri, Lorenzo Guerrieri
– Con Niccolò Fettarappa Sandri, Lorenzo Guerrieri
Produzione Sardegna Teatro in collaborazione con Carrozzerie N.o.t

I due interpreti, registi al contempo, benché giovani, hanno dimostrato un talento del mezzo scenico già maturo. Si muovono con agilità e padronanza sul palco, riempiendo tutti gli spazi e imponendo una presenza scenica priva di incertezze o esitazioni. P. Pietricola, SiparioFinalista al Premio Rete Critica 2022, Vincitore del Premio InBox 2021, premiato dalla Giuria del Nolo Fringe Festival 2021 e dalle Giurie Unite Direction Under 30, Italia dei Visionari 2021 e Dominio Pubblico 2020, lo spettacolo esprime la disperazione di una generazione di giovani esclusa, senza prospettive. Al centro un neolaureato, accompagnato da un bizzarro Angelo dell’Apocalisse, si fa strada nei decadenti sobborghi romani per annunciare l’imminente fine del mondo.  Il progetto apocalittico voluto da Dio sembra però fallire. E la triste notizia annunciata non pare affatto scuotere chi già si dedica con mortuaria solerzia alla propria quotidiana estinzione. Apocalisse Tascabile è un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica ricompone l’infelice mosaico di una città in putrefazione, specchio di una defunta condizione umana. La fine del mondo è così incarnata dall’annuncio profetico di questi due smaliziati apostoli under 30 che portano sulla scena con autoironia la rabbia di una generazione esclusa, così giovane e già così defunta.

Ma, in tutto questo, c’è anche un doppiofondo:la fine è anche occasione per risvegliare quella “debole forza messianica” che secondo Benjamin si deposita in ogni generazione, in attesa d’essere portata alla luce per scardinare il mondo.

VENERDì 10 MARZO ORE 18.30
Presentazione del libro Apocalisse Tascabile,
di Niccolò Fettarappa Sandri
Ronzani editore
Modera l’incontro con l’autore Maddalena Giovannelli, docente e fondatrice della rivista Stratagemmi_prospettive teatrali.

quando lavoro sono felice11, 12 MARZO
SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa realizzato con il sostegno di Ferrara Off APS residenza produttiva Carrozzerie – n.o.tproduzione La Corte Ospitalecon il sostegno di MiC e Regione Emilia-RomagnaMenzione speciale Forever Young 2021/2022 –La Corte Ospitale.

  • Una riflessione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi di lavoro con se stessi, sulla disperazione. Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro? Quanto si riesce a resistere in una conversazione prima di informarsi sul mestiere svolto dalla persona con cui stiamo parlando? Queste sono alcune delle domande da cui parte il dialogo tra i due attori in scena. Solo quando lavoro sono feliceè lo spettacolo giusto per chi ama il proprio capo, per chi lo odia, per chi è il capo di se stesso e si ama e si odia, per chi lavora troppo, per chi lavora troppo poco, per chi sta aggiornando il curriculum, inventando lavori, per chi sta pensando di sbattere finalmente la porta e andare via. Per la nostra generazione, i confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro self è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuovafrontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere. Il capo di Lorenzo Maragoni si chiama Lorenzo Maragoni. Lorenzo Maragoni pretende da Lorenzo Maragoni reperibilità assoluta: deve rispondere alle mail di lavoro anche di venerdì sera, nel mezzo di una conversazione avvenuta per caso in un bar. Lorenzo ama se stesso, ma solo come collega. Si frequenta durante il lavoro, durante pranzi o pause di lavoro, durante aperitivi di lavoro. A volte si sta simpatico, a volte meno, proprio come un collega. Il capo di Niccolò Fettarappa si chiama Niccolò Fettarappa. Niccolò Fettarappa lascia che Niccolò Fettarappa si svegli alle undici e mezza, ma poi lo rimprovera perché lo ha lasciato dormire fino alle undici e mezza. Niccolò Fettarappa, il capo di Niccolò Fettarappa, sogna il successo, riconoscimenti e alte quotazioni in borsa. Niccolò Fettarappa, invece, rinuncerebbe volentieri a qualsiasi cosa, pur di poter continuare a dormire. Questi contrasti interni, fanno sì che l’azienda Fettarappa viva in uno stato di confusione cronica, in bilico tra febbrile ambizione e indolenza. In scena, Niccolò e Lorenzo parlano dei loro rispettivi capi: Niccolò e Lorenzo. Ma in scenaci sono anche i rispettivi capi di Niccolò e Lorenzo: Niccolò e Lorenzo, che parlano di Niccolò e Lorenzo.

INFORMAZIONI
DATA E ORARIO
Gio-ven ore 20.30
Sab ore 19.30
dom ore 16.00
DURATA SPETTACOLO
60 minuti
PREZZI
Intero ITACA 19 €Under30 15 €Over 65 / Under 14 11 € Giovedì sera 19 €Convenzioni 18 €Scuole di teatro 12 € Prevendita e prenotazione 1 €