L’uomo che oscurò il Re Sole: un vero capolavoro teatrale in scena al Franco Parenti – Recensione

Al Teatro Parenti  fino al 23 aprile, Alessio Boni e Alessandro Quarta raccontano “L’uomo che oscurò il Re Sole – Vita di Molière”, un omaggio per i quattrocento anni dalla nascita dell’autore che si inserisce nel tributo iniziato con “Il Malato Immaginario” a ottobre 2022 e che proseguirà̀ con “Il Misantropo “nel prossimo autunno.

Per altre informazioni sullo spettacolo, date orari e prezzi, vedi il nostro articolo di presentazione.

LA NOSTRA RECENSIONE
“L’uomo che oscurò il Re Sole” è un racconto in musica della vita del commediografo che riuscì, con la sua abilità e intelligenza, a togliere luce al proprio Re.

Alessio Boni e Alessandro Quarta danno vita ad un connubio di parole e musica, il suono di Quarta si fonde con le parole di Boni. La drammaturgia e la regia portano la firma di Francesco Niccolini che riesce a ripercorrere, con abilità, l’altalenante vita di Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière. Una vita che si destreggia tra fallimenti, amori, successi, caparbietà e ribellione.

La scena è quasi spoglia, vestita da pochi oggetti e contornata da velluti rossi e corpetti, catapultando lo spettatore negli anni del ‘600, o meglio, nel teatro di quel tempo. Alessio Boni, con i suoi cambi tonali e la versatilità dei registri vocali utilizzati, ci accompagna nella vita del commediografo dai primi anni, all’esplosione del successo dopo anni di fallimenti, fino alla sua morte. Una morte degna di un attore teatrale, ossia in teatro, recitando “Il Malato Immaginario”.

Il racconto esalta la recitazione e il teatro, Boni, con minuzia e meticolosità, ondeggia su interpretazioni differenti, regalando momenti di austerità, satira, comicità, leggerezza e severità. Dall’altro lato, Alessandro Quarta, con l’uso del violino, del pianoforte e del clavicembalo segue la voce e il testo, diventando co-protagonista dello spettacolo. Il suono diventa parte del racconto, si fonde con esso e lo esalta, trasmettendo emozione e passione.

“L’uomo che oscurò il Re Sole” si rivela nella sua bellezza teatrale, regalando una sintesi drammatica della vita di Moliere. Uno spettacolo che riceve l’applauso del pubblico, rapito dal concerto di arte che dipinge in maniera perfetta il teatro.