Come Fosse Amore: divertente commedia con piacevoli frammenti di metateatro, al Martinitt fino al 14 maggio

E’ in scena dal 28 aprile al Teatro Martinitt di Milano,  lo spettacolo di Marco CavallaroCOME FOSSE AMORE“, con Marco Cavallaro e con: Ludovica Bei, Francesca Anna Bellucci, Alessia Francescangeli,  Viviana Colais e Peppe Piromalli.  Regia di Marco Cavallaro.

Per altre informazioni sullo spettacolo, date orari e prezzi,  vedi il  nostro articolo di presentazione.

LA RECENSIONE
Spettacolo divertente, ma non scontato nelle sue rivelazioni di strategie sentimentali. “Il fine giustifica i mezzi” e l’amore giustifica anche esercizi di sottile “adescamento” di signorine alla ricerca della relazione ideale.

L’artefice di questo progetto è Ettore (Marco Cavallaro, attore e autore), anch’egli sofferente di pene d’amore e di vita. Lo circondano 4 donne: Martina (Alessia Francescangeli),  psicologa e consulente amorosa delle altre 3, mentorata da Sigmud Freud, che ascolta passivamente i suoi monologhi deliranti sull’amore; le altre  sono gli strumenti per la messa a punto di un gioco di squadra, nel quale non sanno di essere le giocatrici.

L’incipit è un vino rosso forte, forse troppo, da far perdere a Martina la sobrietà e l’agenda, sulla quale sono annotati particolari “piccanti” delle sue 3 assistite. E poi l’incontro tra Ettore e Martina in quell’enoteca gestita da Luigi (Peppe Piromalli), eccentrico single convinto dopo 4 matrimoni finiti male.

E’ amore al primo sorso… di vino e di attrazione. Ettore vuole sfondare il muro difensivo di Martina, cosa possibile solo in un modo: farla reinnamorare dell’amore, attraverso i sentimenti espressi in una giusta relazione dalle sue pazienti. Egli sarà la rappresentazione di ciò che Roberta (Francesca Anna Bellucci), Laura (Margherita Russo) e Giselle (Ludovica Bei) vorrebbero in un uomo/donna, con il rispetto dei rispettivi interessi e delle più nascoste velleità. Porterà ciascuna di loro in un ballo coinvolgente e fatto su misura per far scattare la scintilla.

Martina vede gli occhi delle 3 donne, i loro sguardi appassionati; sente i loro resoconti da batticuore: decide di dare a se stessa una seconda possibilità, aprendosi verso Ettore… ruoli veloci, situazioni sovrapposte e dialoghi in modalità differenti a seconda della donna in causa, portano Ettore, il povero Ettore, a farsi scoprire. Perderà Martina? Non è possibile riscattare un lieto fine? Venite a scoprirlo!!!

Istrionico e camaleontico, Cavallaro si trasforma e occupa la scena con tutti i suoi personaggi, sostenuti da Luigi, grillo parlante della coscienza.

Piacevoli i frammenti di metateatro che mettono a confronto diverse realtà, avvalendosi di racconti in diretta e in differita: ottima inquadratura di una regia multitasking.

Le difficoltà con le componenti dell’arredo presente sul palcoscenico non sono state degne di nota in negativo, anzi!! Hanno giocato a favore di una complicità di scena e recitazione da parte di un gruppo affiatato di “colleghi d’arte”. Le parti divelte dagli spostamenti meccanici della scenografia hanno convogliato la trama dell’infrangersi degli amori e della loro ristrutturazione in modo simbolico ed esilarante.

Commedia recitata da copione e da improvvisazioni vincenti… Bravi!!!