2 – 7 maggio – sala Bausch
Il ballerino e l’ideale
di e con Simone Faloppa
in collaborazione con Rita Pelusio & Domenico Ferrari
consulenza coreutica Valentina Bordi
scena Claudio Cremonesi
vestiario & ambienti sonori Circolo Alekseev
disegno luci Massimo Mennuni
produzione Circolo Alekseev
con il sostegno di Pem-habitat teatrali, Centro di residenza della toscana (armunia-capotrave/kilowatt), Campo teatrale/unprotected
si ringraziano Francesca Biffi, Luca De Marinis, Umberto Terruso, Giulia Viana
Tutti i movimenti e le stagioni di lotte civili subiscono repressioni, piangono i loro morti e hanno i loro capri espiatori giudiziari. La mia generazione è stata repressa nel sangue dei fatti di Seattle e del G8. La generazione del maggio ’68 venne dilaniata da 247 aggressioni neofasciste e 147 attentati dinamitardi nel solo 1969: era l’alba della strategia della tensione.
Cinquantadue anni fa, l’Italia visse l’equivalente traumatico americano dell’assassinio di Kennedy: la bomba in piazza Fontana. Neanche tre giorni dopo la strage di Stato, era già mediaticamente pronto il colpevole perfetto, ‘il mostro dinamitardo’ da dare in pasto ai pennivendoli e ai benpensanti: il ballerino anarchico Pietro Valpreda. Insieme ad altri quattro ragazzi romani, tra i 19 e i 25 anni, venne prelevato e schiaffato in isolamento nel carcere di Regina Coeli.
Rimase in carcere trenta mesi, privo di un regolare processo, vittima di un castello di accuse premeditate, montate a farsa. Dietro le sbarre provarono a seppellirlo vivo e suicidarlo. Eppure, lui scrisse disperatamente pile di quaderni, registrando tutti i particolari e gli elementi probanti della sua innocenza, per non dimenticare niente. E danzò, per tenere i muscoli e la mente in allenamento.
Simone Faloppa
TEATRO ELFO PUCCINI,
corso Buenos Aires 33, Milano
– Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30
– Durata: 1 ora 10 –
Prezzi: intero € 34 / <25 anni >65 anni €18 / online da € 16,50
– Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021