Maternigo Valpolicella e Doc Superiore e il Maternigo Amarone Docg: il sapore e la storia della ‘terra madre’

“Grazie mamma” si può dire in tanti modi, anche con il linguaggio dei vini che hanno una storia da raccontare, come il Maternigo Valpolicella Doc Superiore e il Maternigo Amarone della Valpolicella Docg Riserva di Tedeschi.

Già nel nome del cru da cui nascono – Maternigo significa “terra della madre” – c’è il ricordo della maternità, poiché nei secoli passati in questa area sorgeva una struttura per l’accoglienza di ragazze partorienti.

Nella Tenuta Maternigo la scelta dei terreni dove piantare i vigneti è stata fatta dopo un’accurata zonazione e caratterizzazione dei suoli; ogni pianta è costantemente monitorata e le uve sono selezionate e lavorate per ottenere la massima espressione del cru. Per la famiglia Tedeschi il Maternigo Valpolicella Doc Superiore e il Maternigo Amarone della Valpolicella Docg Riserva sono come dei figli, curati e cresciuti con amore per permettergli di esprimere il meglio di sé.

Maternigo Valpolicella Doc Superiore e il Maternigo Amarone della Valpolicella Docg Riserva sono ottenuti da uve raccolte sulle colline della zona doc sotto i Monti Lessini, tra 290 e 480 metri s.l.m. Il Valpolicella è prodotto nel vigneto Impervio, chiamato così per la forte pendenza, dove le marne bianche e gialle danno origine a un vino di grande equilibrio e rara intensità aromatica, con note di ribes rosso, amarena, ciliegia, oltre a sentori di pepe che contribuiscono ad aumentarne la freschezza.

L’Amarone nasce invece dal vigneto Barila, selezionato per la sua produzione di uve particolarmente ricche in struttura e con un’alta concentrazione di composti aromatici naturali: dalle note di frutti rossi ai sentori floreali mediterranei, alle fresche note di eucalipto che esaltano le intense percezioni di cannella e chiodi di garofano.

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