‘Roma d’estate’ è il nuovo singolo di Antonino in uscita il 26 maggio per Universal Music Italia

“ROMA D’ESTATE” è il nuovo singolo di Antonino, distribuito da Universal Music Italia, in uscita venerdì 26 Maggio in radio e in digitale.

Roma d’estate‘ è un brano mid tempo a due anime, una chitarra gitana accompagna Antonino dalle strofe per poi esplodere nel ritornello con un mix di indie e suoni mediterranei regalandoci un reef di forte impatto. Una voce potente, un timbro romantico, prodotto da Luca Mattioni e scritto dallo stesso Antonino con Luca D’Aversa e Marta Venturini.

«Il mio precedente singolo “Comunque sia” è stato il primo capitolo del mio nuovo percorso musicale – racconta Antonino-.

Ho aperto il nuovo anno cantando l’amore con una canzone in cui ho spiegato il mio personale punto di vista sull’amore, seppur totale a tratti idilliaco, ma vero e sincero.

Il secondo capitolo è “Roma d’estate”, un luogo immaginario, una sorta di presa di coscienza, un limbo in cui ti accorgi che in una relazione tutto ciò sembrava solido diventa superficiale, prendi una posizione netta, impari per forza di cose a guardare avanti.

“Roma d’estate” è la mia ribellione, il momento in cui si impara a dire “No Grazie” l’attimo esatto in cui si smette di pensare a “Noi”, al plurale, ma si diventa Tu e Io, due perfetti estranei.

E quindi “A te i Diamanti …A me due passi e guardo avanti”

Ho cominciato a scrivere “Roma d’estate” in pieno Lockdown quando di Roma potevo solo immaginare come fossero i tramonti e le strade deserte, svuotate dei sentimenti proprio come me in quel momento.

Nella scrittura al mio fianco due brillanti e talentuosi autori romani, Luca D’Aversa e Marta Venturini che tra una video call e l’altra mi hanno affiancato nella rifinitura di questo brano per me preziosissimo.

Ho affidato la produzione di “Roma d’estate” a Luca Mattioni, lo stesso produttore che ho scelto per “Nottetempo” il mio album del 2016.

Luca Mattioni ha colto lo spirito di questa canzone ha saputo immaginare e vestire questo brano con un sapore gitano e con l’attenzione e il tatto di chi conosce questo lavoro a fondo».