Previsioni della vendemmia 2023 per il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa

31 luglio, Cirò Marina – La vendemmia 2023 per il Consorzio Di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, ad un primo bilancio complessivo, si prospetta essere buona per quanto riguarda la qualità delle uve, con volumi in leggero calo. Dopo le perdite subite a causa della peronospora e il caldo eccezionale delle ultime settimane di luglio, l’emergenza è rientrata e le uve dovrebbero poter raggiungere la maturazione ottimale.

La situazione generale è stata finora molto complicata” dichiara Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissale piogge eccezionali di maggio e giugno hanno causato l’esplosione delle fitopatie, prevalentemente della peronospora. I danni sono stati importanti in alcuni vigneti, mentre in altri il diffondersi della malattia è stato meglio gestito. Le piogge costanti però hanno reso difficili gli interventi in vigna e la quantità delle uve si è compromessa già da questo periodo dell’anno. Nella seconda metà di luglio ci preoccupava l’eventualità del diffondersi di ulteriori malattie, quali lo oidio della vite. Le temperature eccezionali però hanno fermato il diffondersi di tali fitopatie. Fortunatamente il caldo non è stato tale da causare il collasso delle piante che hanno retto le alte temperature piuttosto bene. Dalla fine del mese di luglio le temperature sono tornate su valori stagionali nella norma.

Attualmente, le uve in pianta dovrebbero essere finalmente nelle condizioni ottimali per portare a termine il processo di maturazione. La loro qualità è buona, nonostante i quantitativi siano inferiori rispetto agli anni passati: un calo che si inserisce di per sé all’interno di un trend di riduzione di volumi, a causa dei cambiamenti climatici che stanno interessando anche il cirotano.

La vendemmia comincerà a partire dalla prima settimana di agosto, con i vitigni internazionali. Le varietà autoctone invece verranno vendemmiate approssimativamente nei primi giorni di settembre. Tra i vitigni autoctoni, il Gaglioppo, dimostra ottime capacità di resistenza e adattamento alle alte temperature, risultando il vitigno dalla resa più soddisfacente.