Rompiamo il Silenzio: uno spettacolo coraggioso del ‘teatro degli oziosi’ contro la violenza sulle donne

Ieri sera, 24 novembre, presso il Politeatro di Viale Lucania 18 a Milano,  in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la compagnia “Il teatro degli oziosi” ha portato in scena lo spettacolo “Rompiamo il silenzio”, con la regia di Edmondo Capecelatro.

Un appuntamento amaro di ricordi, monologhi, testimonianze, canzoni (solisti Saria Vassallo e Yuri La Cava), danze (africana di Madeleine Mibita Nna e rappresentativa a cura del balletto del Centro d’arte di Vigevano) con una realtà antica, quanto contemporanea, che tocca indistintamente tutte le etnie e tutte le generazioni.

Molte, troppe le spiegazioni di una tragedia che ha colpito un numero incalcolabile di donne… troppe parole e pochi fatti!! “Rompiamo il silenzio” spacca la macabra pagina di un libro di storia.

Non si tratta “solo” della cronaca, ahimè quotidiana, di stupri, violenze, aggressioni fuori e dentro casa (che dovrebbe essere la “tana” sicura), delitti con morti strazianti e urla nel silenzio.

L’argomento “ violenza sulle donne” riguarda un universo di aspetti: bambine abusate per anni, spesso nell’omertà della paura; ragazzine costrette alla prostituzione anche dai propri genitori come eco della povertà e del disagio; violenze di gruppo perpetuate sulle più deboli, anche in ambiente scolastico; donne che, tornando dal lavoro o da una serata piacevole vengono aggredite e stuprate sotto casa… e picchiate, derubate, non solo dei propri averi, ma anche della dignità. Per non dimenticare le tradizioni abominevoli mantenute da madre a figlia nelle zone dell’Africa, dove piccole ragazzine vengono danneggiate nella loro femminilità con l’infibulazione.

Non “solo” violenza individuale: esistono situazioni di violenze “politiche” su tutte quelle donne che, in paesi in cui la discriminazione di genere, sparge sangue femminile in ogni occasione di avversione al regime. Agli avversari uomini spettano le botte, le torture, la segregazione… alle ribelli donne, qualcosa in più: lo stupro ripetuto e straziante per annichilire quella forza che governa e sostiene coloro che hanno saputo gridare alla giustizia.

Non mancano quei “crimini di guerra” che, della violenza sessuale, fanno il modo per “imbastardire” la razza, per portare in una etnia generazionale, il genoma di un conquistatore che, come bottin0 di guerra, porta via la verginità di bambine e la purezza familiare delle donne.


Molti attori e attrici per specchiarsi in ognuna di queste realtà. Le parti recitate fanno seguito a canzoni conosciute e non per racchiudere in un anello quel dolore che non è un ricordo di qualcosa di passato e finito.

“Il teatro degli oziosi” non perde un colpo nel sottolineare anche le reazioni attorno a queste verità: chi tace, chi copre, chi autorizza, chi incolpa la donna con la gonna troppo corta, chi ascolta e guarda immobile, chi interviene in aiuto.

Bravi. Molto! Per non dimenticare che oggi è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, in memoria delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche uccise nella Repubblica Domenicana nel 1960-

L’attenzione del pubblico è rimasta alta e partecipante… condividere tramite il teatro apre la porta alla diffusione di valori che potranno cambiare la storia.

Il finale che ha dedicato una rosa a molte delle donne straziate dalla violenza è stato un modo delicato per salutarle e dare loro l’onore rubato.

Si desidera esprimere un sentito ringraziamento all’istituzione del Municipio 4 di Milano per il suo sostegno prezioso e il patrocinio offerto a Rompiamo Il Silenzio, dimostrando un interesse concreto e verso iniziative che promuovono la consapevolezza e la sensibilizzazione su questi temi. La partecipazione attiva all’evento dell’Assessora Marina Melloni ha reso ancora più tangibile la presenza dell’istituzione.

È importante sottolineare che all’interno del Municipio 4, la stessa giornata ha visto svolgersi una toccante cerimonia di inaugurazione di una panchina rossa, durante la quale sono stati recitati alcuni monologhi tratti da Rompiamo Il Silenzio. Questo evento aggiuntivo ha ulteriormente arricchito l’esperienza complessiva, creando un legame significativo tra la tematica dell’iniziativa e le attività locali.

Si desidera esprimere, inoltre,  profonda gratitudine anche alla Console Generale della Repubblica Dominicana a Milano, Dottoressa Arleni Pena Del Orbe, e all’Ambasciatrice di Funglode, Nury Vilorio, una stimata attivista comunitaria, che con la loro partecipazione attiva e il loro impegno hanno notevolmente arricchito l’evento, contribuendo a renderlo ancora più significativo e coinvolgente.

Grazie, infine,  a tutti gli uomini che faranno della loro forza un mezzo per sostenere la donna e non per renderla serva, schiava e oggetto di violenza… E saranno uomini grandi.