‘Ti va di sposarmi?’ in scena fino al 31 marzo al Martinitt: una storia romantica e stravaganti avventure sentimentali

La commedia in scena al Martinitt ha come protagonisti Sara e Valentina, interpretate rispettivamente da Roberta Garzia e Danila Stalteri (anche regista dello spettacolo), che sono due amiche quarantenni le quali, nonostante abbiano caratteri molto diversi, condividono non solo la casa ma anche una sfortunata abitudine: quella di scegliere sempre gli uomini sbagliati.

Altre info sullo spettacolo, date, orari e prezzi, vedi articolo di presentazione.

La trama letta sul volantino direi che è chiara ma diventa abbastanza incomprensibile in scena: inizia tutto in un bar in cui le due amiche lavorano, dove Sara incontra e frequenta Santo, già segretamente fidanzato con un’altra e, di conseguenza, adultero e che vuole derubare la ragazza dei vini pregiati che commercia. Sì, perché Sara lavora in un bar, ma commercia anche vini da centinaia di migliaia di euro anche se non riesce a sbarcare il lunario. Alla fine, acquisisce anche un ristorante e ne diventa proprietaria. In poco più di novanta minuti di spettacolo cambia ben tre lavori. Valentina canta in questo famoso pub ma fa anche la cameriera per alcuni catering e gestisce forse un’agenzia di collaboratori per eventi. Dico “forse” perché appunto non è molto chiaro. Il tutto diventa molto poco credibile e si fa fatica a seguire il susseguirsi delle scene.

Il linguaggio è puro e semplice e l’andamento al romanesco rende l’atmosfera più familiare e calda. Mentre i registri sono troppi e creano confusione: momenti in cui si canta, momenti in cui si balla, situazioni comiche da stand up, situazioni di serietà su discorsi fin troppo profondi per una commedia del genere.

Una nota positiva è la presenza del personaggio di Maria, brillantemente interpretato da Alessandra Sarno, che mette allegria: una signora delle pulizie impicciona e divertente. Ha solo due scene complete purtroppo per lei, ma valgono l’intero spettacolo.

Il tentativo della regista di ampliare il genere oltre la semplice commedia romantica non ha avuto successo a causa della mancanza di coerenza e della superficialità nel trattare temi come quello della famiglia, intesa principalmente come legami affettivi anziché di sangue. Le esemplificazioni, se non fatte correttamente, hanno un effetto contrario: confondono e non consolidano i principi su cui si basano.

In compenso gli attori sono davvero bravi e la loro carriera conferma assolutamente il successo che hanno e hanno avuto.

Al “Ti va di sposarmi?” forse risponderei di no, ma ad una vacanza a Cerignola con Maria non saprei davvero rinunciare.