La 25esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, si avvia verso la conclusione con un evento speciale a St. Moritz, in Svizzera, presso l’Hotel Reine Victoria. Venerdì 9 agosto, a partire dalle 21:00, si terrà una serata indimenticabile che chiuderà questa edizione del festival. La serata inizierà con un prologo letterario di Tahar Ben Jelloun, scrittore franco-marocchino di fama internazionale, noto per i suoi contributi alla letteratura sull’immigrazione e l’identità. Dopo la lettura di un testo inedito sulla timidezza, Ben Jelloun dialogherà con Anna Maria Lorusso.
L’evento sarà arricchito dalla performance musicale di Raphael Gualazzi, celebre per il suo stile unico che fonde jazz, blues e pop. Al suo fianco, la talentuosa cantautrice Emma Morton, la cui voce profonda e stile eclettico promettono di creare una serata di magia musicale.
Il festival, quest’anno dedicato al tema della Timidezza (e i suoi contrari), ha attraversato 26 città, raggiungendo oltre 80.000 persone in tutta Italia e anche oltre confine, con tappe a Budapest e St. Moritz. Con più di 70 eventi e oltre 200 ospiti, La Milanesiana ha offerto un ricco programma di letture, spettacoli, concerti e mostre che hanno esplorato il concetto della timidezza attraverso varie discipline, dalla letteratura alla musica, dal cinema alla scienza, dall’arte alla filosofia.
Un altro aspetto distintivo del festival sono stati i prestigiosi premi assegnati. Il Premio Rosa d’Oro de La Milanesiana è stato conferito a Anne Carson e Laura Morante, riconoscendo il loro impatto nel mondo della letteratura e del cinema. Paolo Fresu ha ricevuto il Premio SIAE / La Milanesiana per la sua eccezionale carriera musicale, mentre Mathieu Belezi è stato insignito del Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle per la sua innovativa scrittura. Altri premi hanno celebrato personalità come Antonio Rezza e Flavia Mastrella, e Enrico Ghezzi per il loro contributo al teatro e al cinema.
La Rosa, simbolo del festival fin dalla sua prima edizione, è stata quest’anno reinterpretata dall’artista Franco Achilli, arrossendo in sintonia con il tema della timidezza. L’arte visiva ha avuto un ruolo centrale anche con 12 mostre, tra cui spiccano esposizioni come “Le rose di Stefano di Stasio” e “Linus. Tutti i numeri dal 1965 al 2024”, che hanno arricchito ulteriormente il programma culturale del festival.
Quest’anno, La Milanesiana ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di unire e coinvolgere diverse forme d’arte e pensiero, proponendosi come uno degli eventi culturali più significativi del panorama italiano ed europeo. L’appuntamento finale a St. Moritz sarà un degno coronamento di un’edizione che ha saputo stimolare riflessioni profonde e offrire momenti di autentica bellezza e ispirazione.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.