13 settembre 2024 – Il Tribunale di Firenze ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire un importo di 300mila euro la vedova e il figlio orfano di T.N., nato e vissuto a Impruneta (Fi), morto per un mesotelioma pleurico dovuto all’esposizione all’amianto nel corso del servizio di leva nell’Esercito Italiano.
Dopo un rifiuto del Ministero i familiari del militare si sono rivolti all’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha ottenuto la pronuncia del Tribunale che ha accertato, tramite una CTU tecnico-ambientale, l’elevata esposizione ad amianto del militare, già riconosciuto vittima del dovere.
“Si tratta dell’ennesima sentenza di condanna a carico del Ministero per il decesso di un militare dell’EI per elevata e non cautelata esposizione a fibre e polveri d’amianto e multipli cancerogeni che conferma l’allarmante dato epidemiologico sulle delle malattie e i decessi dei militari delle Forze Armate Italiane” – denuncia Bonanni, che sottolinea – “ci chiediamo le ragioni per le quali la Difesa neghi i diritti delle vittime nonostante le numerose pronunce di condanna dell’Autorità Giudiziaria, e auspichiamo l’intervento del Capo dello Stato per evitare queste sperequazioni che costringono i familiari, dopo l’odissea della malattia del congiunto e del lutto, ad affrontare anche continue azioni giudiziarie per far valere un proprio diritto”.
L’ONA ha istituito un servizio di assistenza per le vittime del dovere con il numero verde 800 034 294, e tramite il sito https://onanotiziarioamianto.it/vittime-del-dovere-tutela-legale/