Oggi, 2 dicembre, è arrivata la notizia che in molti aspettavano: Toomaj Salehi, rapper iraniano e simbolo di lotta per la libertà di espressione, è stato rilasciato dopo oltre un anno di detenzione. L’artista era stato incarcerato con l’accusa di “propaganda contro il governo” e “corruzione sulla terra”, una delle accuse più gravi e frequentemente utilizzate contro gli attivisti dal regime iraniano.
Lo scorso 18 ottobre, durante il Premio Tenco 2024, a Toomaj Salehi è stato conferito il prestigioso Premio Yorum. Il premio, istituito nel 2020 in collaborazione con Amnesty International Italia, è dedicato agli artisti che rischiano la vita per difendere i diritti umani attraverso la loro arte. Il nome si ispira alla band turca Grup Yorum, perseguitata dal regime di Erdogan, alcuni dei cui membri persero la vita in seguito a scioperi della fame contro la repressione.
A ritirare il premio per Toomaj è stata Parisa Nazzari, attivista impegnata nel movimento Woman Life Freedom for Peace and Justice e nota per il suo instancabile supporto alla causa iraniana. Durante la cerimonia, anche il rapper italiano Kento ha voluto esprimere solidarietà a Toomaj, presentando il singolo “Free Toomaj”, un tributo alla resistenza e al coraggio del rapper.
La strada verso la libertà di Toomaj è stata tortuosa. Arrestato per le sue critiche al regime iraniano, è stato condannato a morte nell’aprile 2024 da una corte rivoluzionaria a Isfahan. Tuttavia, la sentenza è stata annullata dalla Corte Suprema iraniana lo scorso giugno. Nonostante ciò, Salehi ha continuato a subire torture e abusi in carcere, come ha raccontato coraggiosamente in un videomessaggio pochi giorni dopo una breve liberazione su cauzione nel novembre 2023. Il gesto gli è costato un nuovo arresto.
Il rilascio definitivo arriva anche grazie alla mobilitazione internazionale e a gesti estremi di solidarietà. Tra questi, il suicidio del giornalista dissidente Kianoosh Sanjari, che aveva avvertito che avrebbe sacrificato la propria vita per la liberazione di Toomaj e di altri prigionieri politici. A seguito della sua morte, l’attivista Hossein Ronaghi ha iniziato uno sciopero della fame cucendosi le labbra, mantenendo la promessa di continuare la sua protesta finché le richieste del collega non fossero state accolte.
Toomaj stesso, nonostante fosse in carcere, aveva implorato Ronaghi di interrompere lo sciopero, dimostrando ancora una volta il suo straordinario senso di responsabilità verso coloro che lo sostengono.
La reazione del Club Tenco
Il Club Tenco, tramite i suoi canali social, ha commentato con entusiasmo la notizia del rilascio, scrivendo:
“La notizia che stavamo aspettando è arrivata. Toomaj Salehi, il rapper iraniano #PremioYorum 2024, è stato rilasciato!”
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.