Pesci ad Aprile al teatro San Babila: il trio dei Centouno conquista il pubblico

Il Teatro San Babila di Milano ha ospitato sul suo palco lo spettacolo “Pesci ad Aprile”, una brillante commedia scritta da Flavio Moscatelli, Luca Latino ed Ezio Passacantilli, e diretta da Leonardo Buttaroni che, con ironia e intelligenza,  offre risate e diversi punti di riflessione. Oggi si è tenuta l’ultima replica registrando sold out.

Per altre info sullo spettacolo, vedi il nostro articolo di presentazione.

RECENSIONE:
Luca è pronto per il grande giorno: manca solamente una settimana al fatidico SÌ. Il matrimonio si avvicina e gli amici, Flavio e Ezio, sono al suo fianco per supportarlo. I ragazzi si riuniscono per iniziare i festeggiamenti del celebre addio al celibato. Sono ore intense, Luca è in preda all’ansia e agli attacchi di panico e l’unica cosa che riesce a fare è rimuginare sulla sua scelta a tal punto da voler mandare all’aria tutto. Ma gli amici non lo lasciano nel momento del bisogno: lo convincono a “godersi” queste ore di festeggiamenti che poi si riveleranno essere le più sconvolgenti e sorprendenti della loro intera esistenza.

La regia di Leonardo Buttaroni, curata con attenzione ai dettagli, costruisce un perfetto equilibrio tra comicità e introspezione. Il ritmo è serrato, con cambi di scena fluidi che mantengono alta l’attenzione del pubblico. Le scelte registiche puntano a una messinscena dinamica, sfruttando al meglio lo spazio scenico per creare situazioni esilaranti ma anche momenti di forte impatto emotivo. L’uso sapiente di luci e suoni accompagna i cambi di tono, amplificando l’effetto delle battute e sottolineando le tensioni emotive tra i protagonisti.


Il trio di attori, parte della compagnia Centouno, regala una performance straordinaria
, alternando perfettamente comicità e introspezione. Luca, interpretato con grande sensibilità, trasmette in modo autentico l’ansia e il tormento interiore di chi sta per compiere un grande passo. Flavio ed Ezio, nei ruoli degli amici fedeli e scanzonati, danno vita a momenti di irresistibile leggerezza, ma senza mai cadere nella banalità.

Le interazioni tra i tre attori sono naturali e ben calibrate, segno di un lavoro attento sulla chimica tra i personaggi. Il pubblico si trova immerso in una girandola di emozioni, tra risate fragorose e riflessioni più intime. L’ingresso della “professionista” aggiunge ulteriore pepe alla narrazione, portando a una serie di colpi di scena che tengono alta la tensione fino all’ultimo minuto.

Tra ansia, paura e confusione, la prima parte dello spettacolo si sviluppa tra confessioni profonde e rimpianti, proiettando i protagonisti (e il pubblico) verso un futuro incerto. Ma è proprio questa incertezza a rendere il tutto ancora più avvincente.

Le ore passano e anche i momenti più bizzarri si trasformano in dolci ricordi e riflessioni personali. Tra risate e lacrime, gioia e tensione, quella che doveva essere una semplice festa si trasforma in qualcosa di più profondo: un viaggio interiore dove ciascun protagonista dovrà mettersi a nudo e confrontarsi con le proprie paure e ambizioni.

Lo spettacolo è pieno di colpi di scena che portano il pubblico a ridere di gusto per più di 100 minuti. Nel bene o nel male, il trio di amici rimane unito e coeso, cercando di lasciarsi alle spalle i propri limiti e le proprie paure per affrontare la vita con consapevolezza.

La regia e l’interpretazione degli attori rendono Pesci ad Aprile uno spettacolo imperdibile, capace di far divertire ma anche di far riflettere. Una prova di talento che conferma la bravura del trio Centouno, conquistando il pubblico con una performance intensa e coinvolgente.