La primavera è la stagione ideale per scoprire il Salento e vivere esperienze uniche. Erchie, Francavilla Fontana, Mesagne e Torre Santa Susanna sono borghi ricchi di tradizioni, arte e cultura.
Il viaggio è stato sperimentato con successo da una delegazione di giornalisti italiani e internazionali che hanno aderito al 69mo Educational per giornalisti organizzato dalla rivista Spiagge, diretta da Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it) con il patrocinio dei Comuni di Erchie, Francavilla Fontana, Mesagne e Torre Santa Susanna, che hanno creato assieme ad altri borghi vicini, la rete dei Comuni Tesori del Salento.
I giornalisti hanno scelto di soggiornare a Palazzo Savino (www.palazzosavino.it) by Epoca Collection una dimora storica nel cuore del centro storico di Mesagne, magistralmente restaurata dalla famiglia Vece, che l’ha aperta all’ospitalità, da appena un anno. Dal roof-top -allestito come un giardino pensile, si può ammirare la facciata della chiesa madre e la bellezza del panorama di Mesagne.
Ma andiamo insieme alla scoperta dei piccoli borghi.
TORRE SANTA SUSANNA, CITTA’ DELLA POESIA, LA CHIESA DI SAN PIETRO DI CREPACORE E IL GRANDE FRANTOIO IPOGEO
Il nostro viaggio inizia a Torre Santa Susanna. Appuntamento davanti alla Chiesa di Santa Maria (o San Pietro) di Crepacore con il sindaco, Michele Saccomanno, l’assessore al turismo, Lucrezia Morleo, il consigliere comunale Mimmo Leccese, la vicepresidente della Pro Loco, Santina Vapore e la guida italiano inglese, Maria Pia D’Apolito.
A stupire tutti è la calorosa accoglienza del sindaco e del suo staff che, in perfetto stile salentino, porge il suo benvenuto con le famose zeppole di San Giuseppe, dolci fritti o al forno a forma di rosa, farciti di crema e con un ricamo di crema e cioccolato sulla sommità. L’accoglienza non poteva essere più dolce e così si fa l’ingresso nel gioiello prezioso che è la Chiesa di San Pietro di Crepacore.
Edificata tra tra il VI e il VII secolo sorge lungo il Limitone dei Greci, il muro che per anni ha segnato il confine tra il Regno dei Longobardi e quello dei Bizantini. All’interno della chiesa che si sorregge su colonne romane si possono ancora oggi ammirare alcuni affreschi raffiguranti San Pietro e Gesù, circondato dagli Apostoli nell’Ultima Cena.
“A scoprire questa chiesa, negli anni ’60, fu il grande archeologo Francesco D’Andria”, dice la vicepresidente della Pro Loco, Santina Vapore, “che ne mise in luce la sua unicità nel panorama della storia dell’arte. Un unicum viene considerato infatti l’affresco dedicato a San Pietro, in cui, il committente, il re longobardo, Gae Derisio, viene dipinto della stessa grandezza naturale del Santo. Arrivano studiosi e viaggiatori stranieri da ogni parte d’Italia e del mondo per visitare e studiare questa chiesa, famosa anche per le sue cupole in asse”.
Ogni anno, in agosto, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Saccomanno, organizza il Concorso internazionale di Poesia che richiama poeti da ogni parte d’Italia e del mondo.
LA STRAORDINARIA STORIA DELLA CHIESA DI SAN PIETRO DI CREPACORE A TORRE SANTA SUSANNA
https://youtu.be/uO4u6SKT5yw
ENTRIAMO ALL’INTERNO
https://youtu.be/k_qoy2sTKFE
TORRE E I FRANTOI IPOGEI
Di origini bizantine è anche il frantoio ipogeo, tra i più grandi del Salento, che, interamente restaurato, si può ammirare sotto il centro storico del borgo. E’ l’unico che custodisce un cenobio, un luogo di culto, con le arcate e i sedili di pietra, finemente decorati e lavorati davanti al grande vascone con la macina di pietra. Torre Santa Susanna era ricca di frantoi ipogei, paragonabili a veri e propri pozzi petroliferi, da dove non veniva estratto petrolio, ma l’olio lampante che serviva per illuminare le vie di Londra, Parigi, Mosca. Chi ne possedeva uno era ricco come uno sceicco. Tutto questo sino all’avvento del petrolio e poi dell’elettricità, quando i frantoi iniziarono a specializzarsi solo nella produzione di olio extravergine di oliva per usi alimentari.
La storia dei frantoi ipogei e della produzione dell’olio può essere scoperta nel MUSEO DELL’OLIO MOLO, sopra il frantoio ipogeo, in piazza Umberto I, inaugurato nel 2019 con la presentazione della Guida Slow Food agli Extravergini di Oliva, che ha censito ben 548 aziende per un totale di 750 etichette. Il convegno ha ribadito il primato di questa cittadina nella produzione dell’olio extravergine di oliva.
“Il Comune di Torre Santa Susanna – dice il sindaco Michele Saccomanno – è da secoli un luogo simbolo della lavorazione dell’oro verde. Nei suoi frantoi, infatti, veniva lavorato oltre il 60% delle olive di tutta la regione. L’obiettivo è di puntare sul turismo educativo e sostenibile con positive ricadute occupazionali”.
E Torre Santa Susanna ha tutte le carte in regola per attrarre turismo tutto l’anno. Caratterizza il centro la colonna di Santa Susanna, la protettrice del paese, che, con una mano tiene lontana la peste (in ricordo del suo Miracolo) e con l’altra protegge il borgo, simboleggiato da una Torre. A pochi passi c’è da ammirare lo scenografico Santuario di Santa Maria di Galaso, in via Galaso, costruito su più piani con il suo bellissimo altare barocco in foglia oro, così elegante e raffinato da essere prediletto dagli sposi per i matrimoni. I recenti restauri hanno riportato alla luce l’affresco della Madonna Bizantina, segno che la chiesa potrebbe essere stata costruita su un’antica cripta. Da ammirare il Presepe scolpito in pietra leccese e incorniciato in un altare laterale. Secondo alcuni studiosi venne realizzato da Gabriele Riccardi, il famoso architetto e scultore leccese, vissuto nell’età aurea del barocco leccese (tra il 500 e il ‘600), al quale si attribuisce anche il presepe del Duomo di Lecce.
TAPPE GOLOSE IN CANTINA
Arriva mezzogiorno, è tempo di una tappa golosa e gustosa. Il consiglio è di fermarsi nel Wine Shop della Cantina La Pruina un’azienda familiare, guidata da Pietro D’Apolito con la moglie Marianna Lanzillotti, i figli Teo (enologo laureato presso l’Università di Pisa) e Maria Pia con i rispettivi consorti, Valentina Antonini e Giovanni Sandro Moretto. “La cantina”, dice Sandro Moretto, “è nata nel 2012. Sin da subito abbiamo ottenuto riconoscimenti di livello internazionale. 99 sono i punti assegnati dal famoso enologo Luca Moroni al Primitivo dop di Manduria. E quest’anno c’è una novità il bianco di Negroamaro “Non T’Aspetti”, anch’esso premiato con un bel 99 punti by Luca Moroni”.
La promozione di un territorio non può esaurirsi nel far conoscere la sua storia, la sua arte, la sua cultura, ma anche nel promuovere le aziende di eccellenza. Ne è convito il sindaco Saccomanno: “Quando si parla di cultura, parliamo di cultura del vino e dell’olio, cultura reale, popolare, che crea la base per la crescita di un territorio. La storia di una comunità è fatta dai propri prodotti. Qui olio e vino sono eccellenti”.
CANTINA TENUTE BELLAMARINA
Restiamo in tema e, a due passi dalla via Appia, divenuta Patrimonio mondiale dell’Umanità Sito Unesco, andiamo a scoprire la cantina Tenute Bellamarina, circondata da ben 70 ettari di vigneti coltivati in biologico, che, in Primavera, richiamano gli Aironi bianchi. E’ uno spettacolo vederli volare, mentre le viti si stanno per risvegliare, con i primi germogli.
Dice Imma Dimastrodonato: “Siamo in biologico da più di 30 anni. E dal 2022 abbiamo voluto premiare i sacrifici di tanti anni di viticoltura, realizzando la nostra Cantina nel cuore dei vigneti: Tenute Bellamarina vicina alla Masseria Bellamarina. Produciamo cinque etichette bio: il bianco Salento Igp, Galè, un fiano di Puglia, vinificato in purezza, il rosato di Negroamaro Salento Igp, Rosamaro, il rosso, Primitivo Salento Igp, Zis, i rossi barricati biologici Neramaro (negroamaro Salento Igp) e Primerum, (Primitivo di Manduria dop). Ad essi va ad aggiungersi lo spumante UndiciUndici, che nasce dal blend di Primitivo e Negroamaro”.
La cantina, premiata a Milano con il Premio Made in Italy, Eccellenze d’Italia e seguita dall’enologo Vito Luccarelli, è guidata dalla famiglia composta da Imma Dimastrodonato, il marito Cosimo Caforio e la figlia Francesca Caforio. Si avvale di tecnologia 4.0. Vi si accede attraverso il wine tasting. La sua grande sala è particolarmente adatta all’organizzazione di eventi e convegni. La bottaia, scavata nella roccia custodisce i vini che maturano in barriques di rovere francesi e americane.
UNA SCUOLA DI VOLO IN CANTINA LUNGO LA VIA APPIA, SITO UNESCO
Presto la cantina ospiterà una pista per elicotteri e velivoli leggeri e una scuola di volo che sarà curata dall’istruttore Diego Provinzano dell’Associazione Bellamarina Fly con l’intento di sviluppare il turismo enogastronomico, che predilige partire dalle cantine e dalle aziende d’eccellenza per andare alla scoperta dei territori.
MESAGNE, LA PICCOLA LECCE
Il sole si avvia al tramonto. Un raggio festoso e potente si distende sin sull’antico basolato, attraversando il portone di ingresso del castello normanno svevo. Siamo a Mesagne, definita la piccola Lecce. Ne visitiamo la possente torre, le prigioni, l’elegante giardino pensile e il grande salone, divenuto oggi, sala convegni. Entriamo nel Museo Archeologico “Granafei” Mater che custodisce i preziosi reperti archeologici rinvenuti nelle tombe principesche della cittadina. Tra tutte spicca la tomba di via San Pancrazio, decorata di rosso pompeiano, che custodiva i vasi con i dipinti più originali: una danza bacchica con gli amorini che cavalcano il dio Dioniso, trasformato in pantera. A forma di pantera è anche un boccale, che è tra i più originali tra i reperti del popolo messapico, il popolo che abitava la Terra tra i due Mari, come li definiva lo storico greco Erodoto. Alleati di Atene, essi erano amanti dell’arte greca.
Nel museo si possono ammirare corone in oro, pregiati vasi e anche la trozzella, il vaso a due anse che caratterizza la civiltà messapica, con cui le donne attingevano l’acqua alle cisterne. Un percorso studiato per non i non vedenti, “Touch the history” permette di toccare una riproduzione fedele dei reperti, cosa che piace non solo alle persone non vedenti, ma anche ai bambini e a tutti i visitatori. Simbolo del Mater è il cavalluccio, un giocattolino messapico trovato nella tomba di un bambino.
Adiacente al castello si eleva in tutta la sua elegante bellezza piazza Orsini, con la sua chiesa dalla facciata barocca dedicata a Sant’Anna. Un pannello permette di ascoltare la sua descrizione assieme a tutti i punti salienti della città. Mesagne, dal centro storico a forma di cuore, è infatti città sostenibile e accessibile.
Attraversando le antiche vie si resta affascinati dall’eleganza dei palazzi e dalla bellezza delle chiese, come la chiesa madre. Mesagne assomiglia molto a Lecce, la capitale del barocco, tanto che molti la definiscono la Piccola Lecce. Cammina, cammina arriviamo sino al Palazzo di Città, un antico e grande convento, la cui scalinata monumentale è decorata con stemmi nobiliari e maschere apotropaiche abbellite da grappoli d’uva, in omaggio alla fertilità della terra salentina.
Ad accoglierci c’è il sindaco on. Antonio Matarrelli, che è anche presidente della Provincia di Brindisi: “Negli ultimi anni abbiamo dato una svolta alla città investendo molto nella cultura. La nostra strategia è stata premiata. Infatti Mesagne è in controtendenza rispetto al resto d’Italia: è in crescita demografica perché molte famiglie hanno deciso di trasferirsi qui e si registra anche un certo benessere economico perché sempre più privati decidono di aprire attività imprenditoriali nella nostra cittadina. E’ risaputo: per ogni euro investito in cultura, ne ritornano altri 4”.
L’Amministrazione comunale ha così investito sulla valorizzazione del patrimonio storico culturale e sui grandi eventi, come le grandi mostre “Caravaggio e il suo tempo” e “G7, 7 Secoli di Arte Italiana”, che, organizzate dal raggruppamento di imprese Miceexperience, guidata dall’imprenditore Pierangelo Argentieri, sono state ospitate al piano superiore del castello. I visitatori sono stati più di 100mila e ora si prepara l’apertura di una nuova mostra sui grandi sull’Impressionismo, che sarà inaugurata a breve.
La città ha festeggiato il ritrovamento di un importante tratto della via Appia, all’ingresso del sito archeologico di Muro Tenente che condivide con Latiano. E’ divenuta quindi core zone della Regina delle Vie, dichiarata di recente Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco (è il sessantesimo sito italiano) .
L’ESPERIENZA DEL PICCOLO CINEMA KEN LOACH E IL WELFARE CULTURALE
Nel cuore del centro storico, in piazza Commestibili, batte forte il cuore di alcuni giovanissimi, che guidati dalla loro responsabile e ideatrice, Floriana Pinto, hanno dato vita al “Piccolo Cinema Ken Loach”. Si ispirano al grande regista britannico Kean Loach, famoso per i suoi film-capolavoro sul sottoproletariato. Spiega la dottoressa Pinto: “Sono gli stessi ragazzi e ragazze a scegliere i film che desiderano vedere e che propongono con ingresso gratuito, ai loro coetanei e al resto della città. Prediligono molto quelli sulla tecnica cinematografica. Molti di loro infatti sognano, un giorno, di stare dietro le quinte e realizzare film, sia come tecnici che come registi. Solo due vorrebbero diventare attori”.
L’esperienza del Piccolo Cinema ha rivitalizzato la città, tanto che la Regione Puglia ha riconosciuto il progetto di valore e lo ha inserito nella programmazione del welfare culturale meritevole di finanziamento pubblico.
Oggi Mesagne è una città pilota nel campo del turismo e del benessere sociale e culturale.
MESAGNE E LA PROVINCIA DI BRINDISI AL SALON MONDIAL DU TOURISME
https://www.youtube.com/watch?v=PpJrmvwvtt4&t=4s
MESAGNE, PICCOLO CINEMA KEN LOACH
https://youtu.be/-I9JtsFCeH8
Indirizzi utili
Dove dormire
Palazzo Savino by Epoca Collection
Via Geofilo 1
72 023 Mesagne (BR)
Tel. 345 0679220
www.palazzosavino.it
VISUALIZZA IL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=HGxr-l-vylA
Agriturismo ristorante Tredicina
Contrada Tredicina
72 021 Francavilla Fontana (BR)
Tel. 0831 81 09 18
LE RICETTE DELLO CHEF PAPPADA’
NELL’AGRITURISMO TREDICINA
https://youtu.be/BvSPUWXmRNE
B&B La Fitolacca
Via Paisiello 12
73 100 Lecce (LE)
Tel. + 39 389 124 21 12
www.lafitolaccabnb.com
Dove acquistare prodotti tipici e degustarli
Cantina Tenute Bellamarina
Contrada Bellamarina
Tel. 0831 1625334
www.tenutebellamarina.com
LA VENDEMMIA IN CANTINA TENUTE BELLAMARINA
https://www.youtube.com/watch?v=dRMSkdVwwxg&t=3s
PRIMAVERA IN TENUTE BELLAMARINA CON I POTATORI
https://www.youtube.com/shorts/OMJwq4dkoKE
Cantina La Pruina
La Pruina Vini
Via Attilio Calabrese 51
72 028 Torre Santa Susanna (BR)
Tel. +39 348 3630005
www.lapruinavini.com
ENTRA NELLA CANTINA LA PRUINA
https://www.youtube.com/watch?v=d_R5G8LtTg0&t=3s
Pizzeria Container Pizza
Via San Cesario 114/c
73 100 Lecce
Tel. +39 392 530 71 87
www.containerpizza.it
CONTAINER PIZZA UN ANGOLO DI GIAMAICA A LECCE
https://www.youtube.com/watch?v=uTlC82fj4J8
PIZZA E’ AMORE IN COINTAINER PIZZA
https://www.youtube.com/shorts/YwfwYjKP7uc

Carmen Mancarella, giornalista professionista da 33 anni, è direttrice responsabile della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge e della casa editrice Mancarella editore collegata al sito www.mediterraneantourism.it. Vive e lavora nel Salento.
Laureata in Scienze Politiche ha imparato l’ABC del giornalismo occupandosi di cronaca bianca, nera e giudiziaria, per La Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano di Puglia, Leccesera e la Repubblica.
Nel 2001, partendo dalla bellezza della propria terra, il Salento ha indirizzato la sua professione verso il giornalismo turistico e la promozione territoriale, fondando la rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge, un atto d’amore verso il Salento.
Collabora con Bell’Italia, In Viaggio e Di Più del gruppo Cairo editore. Ha scelto e proposto storie e location per le importanti trasmissioni tv Bell’Italia in Viaggio de La7, Linea Blu e Linea Verde Orizzonti per RAI UNO, Gulliver di Alma Travel TV.
Ha scritto tre libri: Le orme di Giovanni Paolo II nel Salento (2005), 16 Storie di Successo (2019) e Experience Marketing (2021).
Più volte premiata dai Comuni di cui ha curato la promozione, ha organizzato 19 eventi-conferenze stampa a Milano, sette a Berlino e tre a Parigi e ben 65 educational per giornalisti nel Salento (cinque in Calabria) ospitando qualcosa come oltre mille giornalisti, esperti in eventi, moda e turismo.
Alla sua storia professionale è stato dedicata una tesi di laurea in Valorizzazione dei Sistemi turistici presso UniCal (2017), tesi divenuta un libro: Strategie di comunicazione per una destinazione vincente. Il caso Puglia di Ana Maria Stan (2021).
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