Dall’8 al 13 aprile 2025, Luca Bizzarri e Francesco Montanari tornano in scena con “Il medico dei maiali”, testo e regia di Davide Sacco, al Teatro Carcano di Milano. Una commedia nera e grottesca che fonde satira politica, dramma e umorismo pungente per raccontare la fragilità delle istituzioni, la voracità del potere e l’assurdo che si annida nella storia.
Prodotta da Ente Teatro Cronaca e LVF – Teatro Manini di Narni, l’opera ha vinto il Premio Nuove Sensibilità 2.0 nel 2022, e arriva ora in una messa in scena che promette di scuotere e divertire il pubblico milanese con una trama avvincente e colpi di scena degni di una tragedia shakespeariana in chiave contemporanea.
Una favola politica dal tono beffardo
Tutto inizia con la morte improvvisa del re d’Inghilterra, proprio durante l’inaugurazione di un albergo in Scozia. A causa del maltempo, il medico ufficiale non può raggiungere il luogo, e così la responsabilità ricade sull’unico “dottore” disponibile: un veterinario specializzato in suini. Da qui prende avvio una serie di eventi surreali e carichi di significato simbolico.
Il veterinario – interpretato con ironia e acume – comprende che il re non è morto d’infarto, ma decide di non svelare la verità. La sua posizione ambigua lo rende il perno di una scacchiera politica impazzita, dove ogni mossa sembra ribaltare il senso del potere e dell’etica.
Un principe “stupido” e l’illusione della rivoluzione
A complicare la vicenda arriva il principe ereditario – vestito da nazista per una festa durante il gay pride – che confessa la propria inadeguatezza al ruolo. È in questo vuoto di leadership che il veterinario tenta il colpo di scena: convincere il giovane principe a sciogliere la monarchia autoaccusandosi della morte del padre. Ma ciò che sembra un piano sovversivo e visionario si trasforma presto in una spirale di cinismo.
Il potere, si sa, è contagioso. Il ragazzo timido e goffo diventa in pochi istanti un despota crudele, pronto a calpestare chiunque, fino al gesto più estremo e paradossale: l’assassinio accidentale del “medico dei maiali”.
Il potere e la bestialità umana
Davide Sacco, nella sua nota di regia, pone una domanda inquietante: cosa succede quando cade un re e crollano le certezze? La risposta sta in una riflessione spietata sulla natura umana, pronta a trasformarsi in bestia non appena il controllo vacilla. Il palcoscenico diventa una metafora del mondo contemporaneo, dove i ruoli si ribaltano, i servi si ribellano e il concetto stesso di autorità viene smontato pezzo dopo pezzo.
Con un cast che comprende anche David Sebasti, Mauro Marino e Luigi Cosimelli, lo spettacolo si muove abilmente tra dialoghi brillanti, situazioni paradossali e una regia tesa come una corda pronta a spezzarsi. Un testo di grande attualità, che diverte, inquieta e lascia spazio alla riflessione.