L’attrice e cantante napoletana è la madrina d’eccezione dell’apertura ufficiale. Tra celebrazioni, musica e ospiti internazionali, il Padiglione Italia si conferma protagonista assoluto dell’Expo.
Osaka, 13 aprile 2025 – È stata Serena Autieri, attrice e cantante tra le più amate del panorama italiano, a inaugurare ufficialmente il Padiglione Italia all’Expo di Osaka 2025 in qualità di madrina. Alla cerimonia di apertura, spostata all’interno della struttura a causa del maltempo, hanno partecipato numerose figure istituzionali e culturali di rilievo: tra loro il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia, e Monsignor Rino Fisichella, in rappresentanza della Santa Sede, ospitata all’interno dello stesso padiglione.
“Rappresentare l’Italia e la sua cultura in un’occasione così importante è un privilegio che mi riempie di orgoglio”, ha dichiarato un’emozionata Autieri, che ha sottolineato come il padiglione italiano voglia essere “un ponte tra l’Italia e il mondo, dove tradizione e innovazione si incontrano”.
Durante l’evento, Serena Autieri ha cantato l’Inno di Mameli e un emozionante accenno di “Nel blu dipinto di blu”, accompagnata dalla Banda dei Carabinieri. In serata ha poi interpretato celebri brani della tradizione italiana e napoletana – tra cui “Funiculì Funiculà”, che in Giappone viene persino insegnata nelle scuole primarie – ricevendo lunghi applausi da un pubblico visibilmente coinvolto.
L’Expo di Osaka 2025, che si svolgerà fino al 13 ottobre, è dedicata al tema “Progettare la società futura per le nostre vite” e mira a valorizzare innovazione, sostenibilità e cooperazione internazionale. Il Padiglione Italia, progettato dall’architetto Mario Cucinella, è ispirato alla Città Ideale del Rinascimento, e ripropone in chiave contemporanea i luoghi simbolici della vita urbana italiana: piazza, portici, teatro e giardino all’italiana.
Secondo i sondaggi condotti da due emittenti televisive nipponiche, il padiglione italiano è già il più atteso e apprezzato, con un milione di visitatori previsti. L’Italia, ancora una volta, si conferma ambasciatrice d’eccellenza della bellezza, dell’arte e dell’identità culturale nel mondo.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.