Debutto milanese di grande intensità per la nuova produzione firmata STM Scuola del Teatro Musicale, in attesa della replica internazionale a Madrid l’8 maggio.
MILANO – 17 aprile 2025. È andato in scena ieri 17 aprile 2025 nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti lo spettacolo AnMARCORD, omaggio teatrale a Federico Fellini che ha conquistato il pubblico milanese con una narrazione poetica, intima e sorprendentemente fresca del maestro riminese.
Prodotto dalla STM Scuola del Teatro Musicale nell’ambito del progetto europeo GRAND TOUR AFAM – finanziato da Next Generation EU e inserito nel PNRR – AnMARCORD ha segnato il suo debutto assoluto(**) prima di volare a Madrid l’8 maggio presso il Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura.(**)
La pièce, diretta da Marco Iacomelli e Massimiliano Perticari su drammaturgia di Rodolfo Ciulla, non si limita a riprendere le atmosfere del celebre Amarcord, ma si addentra nella materia viva della memoria felliniana: un territorio liminale tra realtà e immaginazione, tra infanzia e visione artistica.
A tenere insieme i fili di questo viaggio teatrale è stato un protagonista d’eccezione: Pietro Ubaldi, attore, doppiatore e voce iconica del cinema e della televisione. Ubaldi ha dato corpo e anima a un Fellini adulto che osserva il suo passato. Ma con sensibilità e profondità Pietro Menassi ha saputo incarnare il giovane Federico e l’adolescente sognatore, mentre il Federico bambino curioso è stato interpretato dal piccolo attore Riccardo De Palo.
Tutti è tre gli attori hanno dato vita al grande personaggio della nostra storia del cinema, restituendo al pubblico uno spettro emozionale vastissimo. La loro prova attoriale è stata un vero e proprio tour: ogni passaggio tra le età, ogni sfumatura psicologica, ogni sussurro nostalgico è stato calibrato con maestria, commuovendo e facendo sorridere con la stessa naturalezza.
Attorno a Ubaldi e ai due giovani attori Menassi e De Palo, un ensemble di 21 giovani attori e attrici, tutti diplomati o allievi della STM, ha costruito un universo vivissimo, popolato da figure archetipiche e al contempo profondamente umane:
Non semplici comparse, ma protagonisti corali, capaci di evocare con energia e precisione i tanti volti e fantasmi che abitano la Rimini degli anni Trenta: il maestro autoritario, la donna procace e misteriosa, il compagno di giochi, la madre apprensiva, il venditore ambulante, il prete, il giocoliere…
qui di seguito i loro e nomi e i ruoli:
Gabriel Ridolfi, Marcello – Giulia Colombo, Ida – Jacopo Spunton, Urbano – lena Sisti, Funambola – Matteo Morigi, Don Balosa / Carlo Lucchesi – Francesco Romeo, Titta – Matilde Gerbi, Bianca – Gabriele Bertolino, Dolci – Lorenzo Dibenedetto, Bagarone Beatrice Bonardi, Margherita – Savio Perri, Spazzino / Ensemble – Elena Maria Borromeo, Ensemble – Margherita Contardi, Ensemble – Rebecca Di Pace, Ensemble – Jacopo Ferrari, Ensemble – Daniele Guida, Ensemble – Luigi Nigro, Ensemble – Francesca Taggi, Ensemble
La loro presenza scenica ha contribuito a rendere lo spettacolo dinamico, coinvolgente e visivamente ricco, grazie anche a un uso suggestivo di immagini proiettate, musiche evocative e movimenti scenici ispirati al circo e alla commedia dell’arte. La STM conferma, con questa produzione, il proprio ruolo come vivaio di nuovi talenti del teatro italiano, capaci di confrontarsi con materiali complessi e di portare in scena una drammaturgia colta e stratificata.
Il cuore pulsante di AnMARCORD è la memoria: quella reale, documentata, e quella ricreata, sognata, immaginata. Il titolo stesso – un gioco linguistico che richiama e al tempo stesso si distanzia da Amarcord – sottolinea l’ambiguità di ciò che viene raccontato. Ciò che lo spettacolo riesce a fare con grande intelligenza è non dare risposte, ma stimolare domande: su cosa significhi ricordare, su come nasce l’immaginario artistico, su quanto del nostro passato sia vissuto davvero e quanto invece costruito a posteriori.
AnMARCORD è un esperimento teatrale riuscito, poetico e potente, capace di dialogare con la storia del cinema, con l’infanzia, con l’arte stessa.
Un’opera che non si accontenta di omaggiare Fellini, ma lo interroga, lo reinventa, lo restituisce al presente. Un plauso a Pietro Ubaldi per un’interpretazione memorabile, e a tutti i giovani attori della STM per la loro prova di talento e maturità artistica.
Curtain call della serata del 17 aprile 2025 al Franco Parenti di Milano.
(**)NOTA
La replica di Milano è presentata
Con il patrocinio del Comune di Milano
La replica di Madrid è presentata
Sotto l’egida Ambasciata d’Italia Madrid
Con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Madrid
Con la collaborazione del TAI Escuela Universitaria de Artes di Madrid
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.