Il giovane milanese amato dai coetanei sarà il primo “santo del web”. Nel numero di aprile de Il Segno, un’indagine sul suo culto giovanile e sulle nuove forme di spiritualità.
Il prossimo 27 aprile 2025, a Roma, Carlo Acutis verrà proclamato santo. Scomparso a soli 15 anni nel 2006 per una leucemia fulminante, il giovane milanese ha lasciato un’impronta profonda nella spiritualità contemporanea. Venerato da milioni di fedeli in tutto il mondo – da Londra all’Argentina – Carlo è diventato un punto di riferimento soprattutto per i più giovani, che vedono in lui un modello autentico e vicino alle loro vite.
Nel numero di aprile, Il Segno approfondisce le ragioni di questo culto, ascoltando sia le voci di esperti come monsignor Ennio Apeciti, consultore del Dicastero per le Cause dei Santi, sia le testimonianze di adolescenti in pellegrinaggio ad Assisi, sulla tomba di Carlo. Un viaggio tra spiritualità digitale, reliquie e preghiere notturne animate dai ragazzi stessi.
Accanto a questo focus, il mensile racconta anche storie di resistenza cattolica al nazifascismo, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione. “Ribelli per amore” sono i protagonisti di un contributo importante ma ancora poco conosciuto, con l’intervento di Mariapia Garavaglia, presidente dell’Anpc, che riflette sull’attualità della democrazia in tempi di guerra.
Un altro reportage si concentra sulla burocrazia invisibile che colpisce migliaia di cittadini a Milano: italiani e stranieri che, senza residenza, restano ai margini dei servizi e dei diritti, rischiando la povertà.
Completano il numero:
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l’analisi del professor Raul Caruso sulla corsa europea al riarmo;
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le nuove azioni di Caritas Ambrosiana e Progetto Arca contro la povertà alimentare;
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l’intervista a Riccardo Valentini, premio Nobel per la Pace con l’IPCC, sul legame tra spreco alimentare e cambiamento climatico.
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