A pochi giorni dal Conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco, Donald Trump pubblica sui suoi canali social un’immagine generata con intelligenza artificiale che lo ritrae in abiti papali: veste bianca, mitra e crocifisso dorato, in posa benedicente. Nessun commento a corredo, ma il messaggio è chiaro: una provocazione.
La foto è apparsa il 3 maggio su Truth Social e sugli account ufficiali della Casa Bianca, scatenando reazioni durissime. Tra chi grida alla blasfemia e chi accusa Trump di voler politicizzare il momento delicato della Chiesa cattolica, il dibattito si infiamma.
Solo pochi giorni fa, il presidente USA aveva dichiarato: “Mi piacerebbe essere Papa. Sarebbe la mia prima scelta”, aggiungendo di sperare nell’elezione del cardinale Timothy Dolan, figura vicina alle sue posizioni conservatrici.
La morte di Papa Francesco il 21 aprile ha aperto un vuoto e un periodo di riflessione.
L’episodio riaccende il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nella comunicazione politica. Fin dove può spingersi un leader nell’utilizzo di strumenti digitali che alterano l’immaginario collettivo? Quali sono i limiti etici, soprattutto quando si toccano temi sacri o sensibili come la religione?
In un momento di lutto e attesa, l’immagine di Trump vestito da Papa sembra voler confondere i ruoli tra potere spirituale e potere politico, tra realtà e rappresentazione. Ed è forse proprio questo il nodo più critico: l’uso dell’AI non come strumento artistico o narrativo, ma come leva per provocare, polarizzare e consolidare una narrazione personalistica.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.