‘Vicini di casa’: ironia graffiante e provocazioni estreme per una commedia senza bussola

Debuttata il 6 maggio 2025 al Teatro Manzoni di Milano (repliche fino al 18 maggio), la commedia “Vicini di casa” (durata 1 e 15 minuti), prodotta da Nidodiragno/CMC Produzioni, Cardellino srl e Teatro Stabile di Verona in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi, porta per la prima volta in scena nel capoluogo lombardo la pungente commedia Sentimental del catalano Cesc Gay, qui adattata con cura da Pino Tierno e diretta da Antonio Zavatteri.

Il palco ospita due coppie: Anna e Giulio (Amanda Sandrelli e Gigio Alberti), insieme da anni, intrappolati nella routine e nel calo del desiderio, e Laura e Toni (Alessandra Acciai e Alberto Giusta), nuovi e rumorosi vicini di casa, disinvolti e provocatori, che irrompono nella loro esistenza con una proposta destabilizzante.


La regia di Zavatteri è precisa nel costruire un crescendo di tensione e risate,
giocando con i ritmi del dialogo e i contrasti tra le coppie. Le scene di Roberto Crea e le luci di Aldo Mantovani restituiscono un ambiente domestico credibile e inquietante, dove l’intimità si trasforma in spettacolo.

Il fulcro resta però la recitazione. Amanda Sandrelli colpisce per misura e intensità: la sua Anna è fragile e lucida, dolente e ironica, consapevole che qualcosa nella sua vita sta sfuggendo. Gigio Alberti tratteggia un Giulio perfettamente “traccheggiatore”, in lotta tra ciò che è e ciò che avrebbe voluto essere. Bravissimi anche Alessandra Acciai e Alberto Giusta, incarnazioni vivide di una coppia disinibita che si diverte a scuotere gli equilibri altrui senza mai perdere il controllo.

Qui il trailer video

Il testo — brillante, ma non sempre misurato — è ricco di umorismo, doppi sensi e provocazioni, ma spesso spinge l’acceleratore su un linguaggio e su dinamiche sessuali che sfiorano la volgarità gratuita. In più punti si ha l’impressione che si voglia far passare  il messaggio di usare l’ironia per mascherare l’incapacità di affrontare davvero la realtà, lasciando che il pubblico  rida delle nevrosi dei personaggi,  senza però trovare un vero senso.


E qui sta il nodo più problematico di Vicini di casa:
la mancanza di una vera bussola morale. Non si tratta di chiedere una morale edificante, ma almeno un punto di vista critico. La commedia sembra invece crogiolarsi nell’idea che l’unica via di salvezza dal grigiore coniugale sia la trasgressione spinta. Un messaggio che, soprattutto per chi guarda da una prospettiva familiare o educativa, può risultare disturbante, se non proprio corrosivo.


Spassosa per molti, irritante per altri, Vicini di casa divide.
È una commedia scritta bene, recitata benissimo, ma dal retrogusto amaro, con una libertà di costume che scivola pericolosamente verso la depravazione più che verso l’emancipazione. Una risata ci seppellirà? Forse. Ma non sempre è chiaro se stiamo ridendo per intelligenza o solo per imbarazzo.

Come sempre però, “provare per credere” dunque, non solo non scoraggiamo, ma nè consigliamo la visione, a patto che sia un pubblico consapevole per  poter formare la propria personale opinione, che potrebbe essere totalmente diversa dal nostro punto di vista.

BIGLIETTI
Prestige € 37,00 – Poltronissima € 34,00 – Poltrona € 26,00 – Poltronissima under 26 anni € 18,00
Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3686108
telefonicamente 027636901
circuito Ticketone

Foto di Laila Pozzo