Mare limpido e trasparente, reso ancora più cristallino dalle sorgenti di acqua dolce, conosciute sin dall’Antica Grecia, spiagge morbide e bianche da sogno, calette, scogliere basse sorvegliate da castelli medioevali, siti archeologici sul mare, piscine naturali. Torrette con bagnino anche sui tratti di spiaggia libera, raccolta differenziata, spiagge attrezzate per i diversamente abili e un sistema di depurazione delle acque nere all’avanguardia: sì, con le piante, attraverso la fitodepurazione nell’invaso di Carleo, vicino San Foca, tanto che il Comune di Melendugno è stato definito dal Sole24ore tra i paesi più green d’Italia.
Sono questi i parametri che hanno portato il Comune di Melendugno alla riconferma per il quindicesimo anno consecutivo della Bandiera Blu, un ambito riconoscimento internazionale che proietta tutta la costa nel tam tam mediatico mondiale.
Stamattina a Roma il sindaco, Maurizio Cisternino e la consigliera comunale delegata all’Ambiente, Patrizia Gerardi, hanno partecipato alla cerimonia e hanno ritirato la preziosa bandiera, che sventolerà anche quest’anno nei luoghi simbolo del turismo nelle marine di Melendugno.
A conferirlo come noto la Fondazione per l’Educazione Ambientale (FEE Foundation for Environmental Education), attraverso severi criteri di selezione che non riguardano solo la qualità delle acque, ma anche il livello dei servizi offerti.
Soddisfatto il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, tra i primi promotori della complessa e difficile procedura che ogni anno deve essere avviata per ottenere la Bandiera Blu: “Ricevere ancora una volta la Bandiera Blu è motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutta la nostra comunità. Questo risultato non è un punto d’arrivo, ma uno stimolo a fare sempre meglio, nella consapevolezza che il nostro patrimonio ambientale è un bene prezioso da custodire ogni giorno”.
“Siamo contenti per questo importante risultato”, dice l’assessore al turismo Francesco Stella. “Il nostro Comune è divenuto meta ambita da parte di viaggiatori di tutto il mondo. Crescono infatti la presenza e gli arrivi da parte di viaggiatori stranieri interessati non solo al turismo balneare, ma anche al turismo culturale enogastronomico, naturalistico. Le nostre marine sono, ormai da anni, divenute le mete predilette anche da parte dei camminatori, che le scelgono soprattutto in primavera”.
Sottolinea la consigliera delegata all’Ambiente, Patrizia Gerardi: “Questo riconoscimento premia l’impegno costante che abbiamo profuso nella tutela dell’ambiente e nella promozione della sostenibilità, coinvolgendo cittadini, scuole, operatori turistici e associazioni. Melendugno è un esempio di come si può coniugare turismo e rispetto per la natura”.
“E’ stata una grande vittori di squadra”, ribadiscono gli Amministratori. “Un sentito ringraziamento va alla ditta Sogeco, nella persona di Alvaro Petrachi e ai suoi collaboratori, per la loro infinita disponibilità e il loro quotidiano impegno per dare lustro al nostro territorio. Un grazie speciale va a chi, ogni giorno, contribuisce a mantenere alto il livello della nostra offerta turistica e ambientale: cittadini, operatori balneari, volontari, forze dell’ordine, studenti, associazioni e tutti coloro che hanno a cuore la terra che abitiamo. La Bandiera Blu è di tutti noi. Continuiamo a meritarla”.
DA TORRE SPECCHIA A TORRE SANT’ANDREA
UN CRESCENDO DI EMOZIONI
Ma andiamo a scoprire insieme le Marine di Melendugno. Si parte dalle calette di Torre Specchia Ruggeri, bagnate da un mare limpido e cristallino e ancora poco “scoperte” dai turisti. Anche in pieno agosto, esse assicurano pace e tranquillità. Arriviamo poi a San Basilio – Caciulara una spiaggia molto lunga, con le dune ricoperte di gigli selvatici, macchia mediterranea, acacie e pini per arrivare poi alla famosa Le Fontanelle, chiamata così perché dalla parete rocciosa sgorgano sorgenti di acqua dolce. Qui è nato il primo lido d’Italia che permette di fare il bagno a persone diversamente abili, anche con patologie importanti. Il Lido è IO POSSO, fondato dal compianto poliziotto Gaetano Fusco con la moglie Giorgia, conosciuto ormai in tutto il mondo.
Dopo aver ammirato il Porto turistico dove sono ormeggiate tantissime barche a vela, alcune delle quali offrono anche week end e settimane di navigazione sulle sponde della vicina Grecia, arriviamo alla spiaggia de Li Marangi, chiamata così perché, un tempo, naufragò una nave carica di arance con tutto il suo carico.
Approdiamo a Lido Coiba, dove l’associazione SunRise presieduta dalla scrittrice e giornalista, Maria De Giovanni, offre fisioterapia in acqua per le persone diversamente abili con l’aiuto di un’esperta equipe di Medici e Psicologi tutti volontari. Seguendo la direzione Sud, arriviamo a Roca Vecchia. Sebbene Roca sia famosa per la Grotta della Poesia, definita dal National Geographic la piscina naturale più bella al mondo, possiamo definire Roca un sistema di piscine che permettono di fare il bagno in un mare quasi sempre calmo. Le prime due piscine collegate con il mare aperto, si incontrano già in prossimità del Lido Rokamel. Esse vennero realizzate da un villeggiante di Calimera di nome Pascariello. Si arriva poi al placido porto di Roca (che è solo un piccolo scalo d’alaggio per inesistenti barche) dove ci si può tuffare e scoprire correnti di acqua sulfurea! Poi arriviamo alla famosa Portu Lignu chiamata così perché il mare è quasi sempre calmo come una tavola (ligneo) e Nfocaciucci per arrivare infine al sito archeologico di Roca Vecchia dove sorgono le due piscine naturali: la Poesia Grande e la Poesia piccola, che era un antico santuario amato dai naviganti dell’Antica Grecia e dai Fenici per pregare dio Tutor e per rifornirsi di acqua dolce (AP in greco vuol dire Acqua).
Siamo ora davanti alla Baia di Torre dell’Orso con la sua chioma accarezzata dalla pineta e i due famosi scogli delle Due Sorelle che sembrano avere il volto di donna. Secondo la leggenda essi emersero misteriosamente dalle acque, non appena annegarono due bellissime fanciulle, attratte dal richiamo del mare.
Infine, eccoci davanti agli scenografici Faraglioni di Sant’Andrea: lu Pepe a forma di Arco, che i turisti hanno ribattezzato “Arco degli Innamorati” e l’Italia a forma di Stivale. Scendendo giù, nel piccolo villaggio dei pescatori, si può ammirare infine il faraglione a forma di Sfinge. Dall’ultimo gradino a Sud, del villaggio di Torre Sant’Andrea, salendo in alto verso la scogliera a picco sul mare, inizia il territorio di Otranto, da cui Melendugno dista solo 16 chilometri. Tra calette ancora poco conosciute, piscine naturali e morbide e bianche spiagge, siti archeologici sul mare, le marine di Melendugno sono un diamante dalle mille sfaccettature, su cui sventola, a ragione, da ben 15 anni, la Bandiera BLU.
Nelle foto le Marine di Melendugno e il sindaco, Maurizio Cisternino con la consigliera delegata all’Ambiente Patrizia Gerardi, oggi a Roma per ritirare la Bandiera Blu.

Carmen Mancarella, giornalista professionista da 38 anni, è direttrice responsabile della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge e della casa editrice Mancarella editore collegata al sito www.mediterraneantourism.it. Vive e lavora nel Salento.
Laureata in Scienze Politiche ha imparato l’ABC del giornalismo occupandosi di cronaca bianca, nera e giudiziaria, per La Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano di Puglia, Leccesera e la Repubblica.
Nel 2001, partendo dalla bellezza della propria terra, il Salento ha indirizzato la sua professione verso il giornalismo turistico e la promozione territoriale, fondando la rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge, un atto d’amore verso il Salento.
Collabora con Bell’Italia, In Viaggio e Di Più del gruppo Cairo editore. Ha scelto e proposto storie e location per le importanti trasmissioni tv Bell’Italia in Viaggio de La7, Linea Blu e Linea Verde Orizzonti per RAI UNO, Gulliver di Alma Travel TV.
Ha scritto tre libri: Le orme di Giovanni Paolo II nel Salento (2005), 16 Storie di Successo (2019) e Experience Marketing (2021).
Più volte premiata dai Comuni di cui ha curato la promozione, ha organizzato 19 eventi-conferenze stampa a Milano, sette a Berlino e tre a Parigi e ben 70 educational per giornalisti nel Salento (cinque in Calabria) ospitando qualcosa come oltre mille giornalisti, esperti in eventi, moda e turismo.
Alla sua storia professionale è stato dedicata una tesi di laurea in Valorizzazione dei Sistemi turistici presso UniCal (2017), tesi divenuta un libro: Strategie di comunicazione per una destinazione vincente. Il caso Puglia di Ana Maria Stan (2021).
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