Al Senato nasce l’Alleanza per i Giovani Biomedici: formazione, volontariato e mobilità internazionale

Un nuovo modello di formazione partecipata prende vita dalla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani grazie all’iniziativa di Agorà e Sinergitaly, con il plauso del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

Il 13 maggio 2025 si è tenuto presso la prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica, l’evento “Il caso di Agorà – Scienze Biomediche”, promosso dall’associazione Agorà in collaborazione con Sinergitaly e APAMRI. Una giornata intensa dedicata alla promozione di nuove opportunità di formazione per i giovani nel settore della ricerca sanitaria.

Un segnale forte dal Senato per i giovani talenti
L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali delle senatrici Gisella Naturale (M5S) e Anna Maria Fallucchi (FDI), che hanno ribadito l’importanza di unire formazione accademica, esperienza sul campo e volontariato. Moderato dal giornalista Beniamino Pascale, responsabile comunicazione di Agorà, l’evento ha posto l’accento su un modello innovativo di formazione dal basso.

Riccardo Di Matteo, presidente di Sinergitaly e Console Onorario della Repubblica Ceca per la Puglia, ha sottolineato:

«Abbiamo voluto dare un segnale forte dal Senato affinché la ricerca biomedica metta davvero i giovani al centro. Con Agorà condividiamo una visione: creare occasioni concrete, accessibili e internazionali per i talenti del nostro Paese».

Agorà: un modello virtuoso di formazione dal basso
Nata a Foggia, ma con uno sguardo rivolto all’Europa, l’associazione Agorà Scienze Biomediche si distingue per il suo impegno gratuito e volontario nella formazione di futuri ricercatori. Offre laboratori didattici, programmi di mentoring e collaborazioni con università e centri di ricerca nazionali e internazionali.

Il presidente Antonio Tucci ha affermato:

«Agorà è molto più di un’organizzazione no-profit: è una casa della scienza, una fucina di talenti e un punto di riferimento per chi crede che la conoscenza possa davvero cambiare il mondo».


Un protocollo per la mobilità accademica e la formazione europea
Nel corso dell’incontro è stato firmato un protocollo d’intesa tra Agorà e Sinergitaly, rappresentati rispettivamente da Antonio Tucci e Riccardo Di Matteo, con l’obiettivo di rafforzare i percorsi di formazione e scambio internazionale. L’accordo prevede:

  • Percorsi di mobilità Italia–Repubblica Ceca per studenti selezionati;

  • Scambi culturali e scientifici con università e centri di ricerca europei;

  • Attività di volontariato come strumento educativo e formativo.

Il tema centrale dell’accordo è “Il potere del volontariato”, inteso come pilastro della crescita personale e professionale dei giovani studenti nel campo biomedico.


Il sostegno delle istituzioni
L’iniziativa ha ricevuto il plauso del Sottosegretario alla Salute, On. Marcello Gemmato, che in un messaggio ufficiale ha dichiarato:

«Sostenere percorsi di crescita per studenti ad alto potenziale significa investire in modo lungimirante sul capitale umano. Iniziative come questa trasmettono ai più giovani l’idea di una sanità profondamente umana, fondata su dedizione, ascolto e prossimità».

Gemmato ha anche evidenziato l’urgenza di rendere attrattive le professioni sanitarie per le nuove generazioni, rafforzando il legame tra scuola, università e mondo del lavoro, in un momento storico in cui il SSN affronta sfide complesse.

Una rete in crescita per il futuro della biomedicina
Tra gli intervenuti alla tavola rotonda finale, anche l’On. Carla Giuliano, che ha ribadito:

«Investire nella formazione biomedica significa offrire ai giovani strumenti concreti per contribuire al futuro del nostro sistema sanitario».

Hanno preso parte al dibattito docenti, tutor scientifici e accademici tra cui Sara Lovisa (Humanitas University di Milano) e Salvatore Pece (Università degli Studi di Milano), confermando il valore scientifico e istituzionale del progetto.

Concludendo l’evento, Riccardo Di Matteo ha rilanciato:

«Sinergitaly continuerà a sostenere con convinzione iniziative che mettono al centro merito, responsabilità e spirito di iniziativa. Il Sud può diventare un p unto di riferimento per la ricerca biomedica europea, se dotato delle giuste opportunità».