Lo scorso 13 giugno ci ha lasciato un uomo straordinario: José “Pepe” Mujica. Era l’ex presidente dell’Uruguay. Un Presidente umile, che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare la gente e che molti lo scambiavano per un barbone.
Mujica viveva in una piccola fattoria con una sola stanza da letto, insieme alla moglie e al loro inseparabile cane a tre zampe, Manuela. Ha fatto della sobrietà, della coerenza morale e dell’onestà intellettuale il suo stile di vita. Da Presidente donava il 90% del suo stipendio in beneficenza, convinto che un capo dovesse essere prima di tutto un esempio.
Era solito dire: «Non sono il presidente più povero, perchè il vero povero è colui che ha bisogno di tanto per vivere».
Rifiutò ogni lusso e privilegio, continuando a vivere come aveva sempre fatto: nella sua casa di campagna, tra i fiori, i libri, i suoi cani e le sue riflessioni. Sotto la sua guida, l’Uruguay compì passi da gigante, diventando un modello per molte nazioni. E fino all’ultimo giorno, Mujica ha continuato a lottare per gli ultimi, per chi non ha voce.
In un mondo dominato dall’apparenza, dal possesso e dall’ingordigia, dove tutti vogliono prendere e nessuno sembra più disposto a dare, Mujica è stato un simbolo di speranza. Un faro di umanità, sobrietà e gentilezza.
Un uomo semplice, con un’intelligenza straordinaria e una coerenza rara, che lo ha reso unico al mondo. Ha dimostrato, con la vita prima ancora che con le parole, che la semplicità è la vera ricchezza.
Grazie, Pepe, per essere stato luce in un mondo di tenebre. Buon viaggio e che la terra ti sia lieve!
E se tutti i politici del mondo — compreso il Papa, anch’egli uomo politico prima ancora che capo spirituale — prendessero esempio da Mujica? Come sarebbe il mondo?
Difficile immaginarlo. Ma ancora più difficile è credere che possa davvero accadere, in un’epoca in cui prevale l’avidità e il desiderio di accumulare ricchezze, spesso dimenticando i più deboli.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.